Vivere a Melbourne è il tuo sogno? Oggi cercherò di farti conoscere meglio la capitale dello Stato del Victoria, Melbourne.
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COSA VUOI SAPERE?
- Vivere a Melbourne è il tuo sogno?
- La storia di Melbourne
- Cosa vedere a Melbourne
- 10 attrazioni gratuite a Melbourne
- Cosa fare a Melbourne
- Tre gite attorno a Melbourne
- I migliori ristoranti all’aperto di Melbourne
- Il clima di Melbourne
- Trasporti pubblici di Melbourne
- Cosa fa di Melbourne una delle città più vivibili al mondo
- Eventi e Numeri utili
- Post del forum su Melbourne
Vivere a Melbourne è il tuo sogno?
Melbourne è conosciuta come la capitale culturale dell’Australia. La città ha una notevole impronta europea ma ha anche il pregio di cambiare il suo stile e i suoi colori con estrema facilità, seguendo i trend e le influenze del momento. Ricca di edifici neogotici, cattedrali maestose, banche imponenti, grandi negozi, sofisticate boutique, gallerie d’arte e teatri, presenti dietro ogni angolo, Melbourne è, senza dubbio, una città magica. Nascosta tra questi palazzi, si snoda una fitta rete di stradine piene di vita che promuovono la cultura dei caffè e delle ricercate boutique per lo shopping. Eppure Melbourne non sarebbe la stessa senza lo sport; eventi quali la Melbourne cup o il calcio giocato presso lo stadio Melbourne Cricket Ground fanno parte del tessuto sociale della città.
Seconda per importanza dopo Sydney, (con cui ancora oggi si contende il primato di città più importante) Melbourne occupa la costa sud orientale del paese ed è la seconda città più popolata del continente. La città si divide in due zone distinte:
– The City of Melbourne: è il centro governativo e commerciale della città occupato soprattutto da uffici e dalle sedi delle grandi multinazionali;
– La grande Melbourne: è l’area metropolitana costituita da trenutuno municipalità; è in questa zona residenziale che abita la maggior parte dei quattro milioni di abitanti della città.
Fondata nel 1835 dal colonizzatore John Batman, Melbourne ha subito assunto il profilo di grande città. Grazie alle risorse accumulate in seguito alla ricerca dell’oro nello stato del Victoria, è stato possibile migliorare la città, costruendo eleganti palazzi pubblici, implementando il tessuto stradale e il trasporto pubblico, tramite una fitta rete di tram, e abbellendo la città con larghi viali e monumenti in stile vittoriano. Negli anni questa città è cresciuta a dismisura, non solo in termini di ricchezza, ma anche in grandezza, diventando una città variegata e ricca di interessi in ogni settore a tal punto da essere soprannominata in modi diversi, dai suoi abitanti. Ecco alcune “definizioni locali” della città di Melbourne:
- Città Giardino: per gli ampi spazi verdi disseminati in ogni angolo della città;
- Capitale culturale: città dove hanno sede molti dei principali musei e dei centri di cultura di tutto il Paese e che ogni anno organizza numerosi e importanti festival di ogni genere. In merito all’impegno profuso dalla città nei confronti dell’arte e della cultura, l’Unesco ha conferito un premio a Melbourne dichiarandolaCittà Letteraria;
- Città dello sport: per i numerosi eventi sportivi che la città ospita, tra cui il Gran Premio di Formula 1 e gli Australian Open di Tennis. Nel 1956 Melbourne è stata scelta come sede per le Olimpiadi.
Nonostante la sua popolazione di aggiri attualmente sui 4.100.000 abitanti, con una crescita costante negli ultimi anni, l’ottimo stile di vita di Melbourne si è mantenuto tale, con una rigorosa attenzione per il buon cibo, per il caffè, per l’arte e la cultura. Qui potrai, infatti, trovare delle ottime pietanze nei graziosi pub disseminati in ogni angolo della città, oppure potrai gustare piatti ricercati, lasciando fluire lo sguardo sulla bellezza del panorama marino di fronte il Southbank. Questa zona, dedicata allo shopping e ai ristoranti caratteristici lungo lo Yarra River, è diventata una vera e propria estensione del centro cittadino, mentre i Docklands rappresentano la parte più recente della città, sorta sull’acqua.
Ma allora perché dovresti venire a Melbourne? La verità è che ci sono mille ragioni per visitare questa splendida città, a cominciare dallo shopping, proseguendo poi col cibo, per i suoi giardini cittadini e l’architettura, l’arte, la musica, per l’amore per lo sport, calcio, cricket e tennis. La città offre una colorata moltitudine di divertimenti e opportunità di intrattenimento e magari il punto di partenza per scoprire la Mornington Peninsula, a solo un’ora da Melbourne.
Ecco alcune considerazioni sul clima e temperature. Se non ami il caldo torrido che caratterizza alcune zone dell’Australia, Melbourne potrebbe essere la città giusta per te; qui, infatti, il clima è meno caldo delle altre città australiane, ma anche più variabile. Considera anche che molti italiani emigranti hanno scelto questa città come loro destinazione, dal momento che qui si trova una delle maggiori comunità italiane dell’intero continente australiano. Moltissimi ristoranti ed esercizi commerciali, infatti, sono gestiti da cittadini italo-australiani che ormai sono pienamente inseriti, a pieno titolo, nell’economia del Paese.
Per raggiungere la città hai diverse opzioni: la più comoda è prendere un aereo e atterrare all’aeroporto di Tullamarine, situato a pochi chilometri dal centro città. Quest’aeroporto è il secondo per numero di voli, dopo quello di Sydney e collega Melbourne con il resto del paese, ma anche con le principali destinazioni internazionali.
La storia di Melbourne
Nata lungo il fiume Yarra intorno al 1835 da un insediamento di pastori in cerca di praterie fertili, la città di Melbourne ha attraversato diverse vicissitudini nel corso dei secoli, dalla nascita come cittadina rurale, alla crescita delle ampie aree urbane, dall’inurbamento e sovraffollamento delle strade, alla febbre dell’oro. Ascese e declini che hanno portato Melbourne a essere oggi la seconda città più popolata d’Australia (dopo Sydney) e un indiscusso centro culturale internazionale.
La regione tutt’intorno alla Melbourne che conosciamo oggi, è stata abitata per migliaia di anni, ma la città effettiva è esistita per solo una parte di questo tempo. Quello che segue è un breve racconto degli sforzi e delle sofferenze dei primi colonizzatori fino alla storia della città nel ventunesimo secolo.
La cultura aborigena
Per oltre 50.000 anni i primi abitanti di Melbourne e dello stato del Victoria sono stati i Kooris, cacciatori e raccoglitori semi-nomadi con un profondo legame con la terra, vivevano una vita piuttosto confortevole, minacciata solo da periodi di scarsità di risorse. Per ripararsi dal freddo, i Kooris realizzavano capanne di torba, accendevano fuochi e indossavano ampi mantelli di pelle di opossum. Per divertirsi, giocavano a un gioco in cui due squadre rivali cercavano di prendere una palla rotonda fatta di pelle di opossum che era calciata in aria (una sorta di precursore del football australiano).
Anche la popolazione aborigena del Victoria aveva una vita sociale molto organizzata, una cultura tradizionale sofisticata e una ricchezza linguistica, testimoniata dal fatto che erano parlate ben dieci diverse lingue da oltre trenta gruppi dialettali o sub-linguistici.
Nella regione di Port Philip, cinque diversi gruppi condividevano territori adiacenti, un linguaggio comune, una cultura integrata e un sistema di credenze, formando una nazione, o meglio, una confederazione conosciuta come “Kulin”. Periodicamente, gruppi di Kulin andavano in cerca di cibo nelle aree intorno a quella che oggi è Melbourne e sebbene lo stile di vita aborigeno si sia evoluto per migliaia di anni, queste popolazioni erano impreparate all’invasione dei Gubba (bianchi).
I primi colonizzatori
Le relazioni tra l’Europa e l’Australia iniziarono all’inizio del diciassettesimo secolo, quando spedizioni portoghesi, spagnole e olandesi mapparono alcune parti della costa, sebbene il clima proibitivo e l’apparente sterilità della terra scoraggiassero le potenze dell’ovest dal riporre troppa attenzione sul Paese che gli olandesi ribattezzarono “Nuova Olanda”. Dopo il viaggio della spedizione britannica capitanata da James Cook nel 1770, la quale reclamò la costa orientale per Re Giorgio III, nel 1788 il primo insediamento europeo su suolo australiano fu stabilito con l’arrivo della Prima Flotta nella Botany Bay, vicino all’attuale Sydney.
Il primo inglese a cercare di popolare l’area di Melbourne, il Capitano David Collins, salpò da Londra e approdò presso la Port Philip Bay nel 1803, nel punto in cui sorge oggi Sorrento, nella Mornington Pensinsula. Meno di un anno più tardi, dopo aver dichiarato la zona inadatta a causa della sua mancanza di sorgenti d’acqua, Collins abbandonò l’insediamento e trasferì il suo gruppo di uomini e condannati nella Terra di Van Diemen (l’attuale Tasmania). Più o meno allo stesso tempo, un gruppo guidato da Charles Grimes, Ispettore Generale del Nuovo Galles del Sud, si imbatté nel fiume Yarra e fece sosta per il pranzo, laddove ora sorge l’omonima città.
Attraverso lo stretto di Bass, un gruppo di pastori della Terra di Van Diemen, inclusi John Batman, Thomas e John Henty, in cerca di pascoli favorevoli, aveva richiesto il permesso alle autorità di Londra e Sydney, di pascolare le proprie bestie sul continente. L’iniziativa era stata stimolata anche dalle allettanti descrizioni di lussureggianti terreni, riportate loro da cacciatori di balene attivi nello stretto di Bass.
Ma la proposta dei pastori fu rifiutata poiché entrambe le autorità di Londra e di Sydney ritenevano che si sarebbe rivelata troppo dispendiosa. Stanco di essere ignorato, Edward Henty (il figlio di Thomas) trasferì la sua famiglia e cominciò a occupare Portland Bay sulla costa sud-occidentale, stabilendo in questo modo il primo insediamento permanente dell’area.
John Batman, un uomo dal fisico poderoso, ex fuorilegge, continuò a maturare il suo piano di un insediamento di pastori in Victoria. Nel maggio 1835, insieme a un consorzio di allevatori, dipendenti pubblici e mercanti, ebbe l’idea di acquistare terreni dagli aborigeni. Con un gruppo di uomini a bordo della Rebecca, raggiunse Indented Head sulla penisola di Bellarine, nella baia di Port Philip, e continuò a camminare intorno alla Baia di Corio, annotando che le campagne lì erano “oltre ogni più rosea aspettativa”. Dopo aver raggiunto lo sbocco di un fiume (che più tardi sarebbe diventato lo Yarra), continuò lungo uno dei suoi immissari fino a incontrare la popolazione locale dei Dugitalla, con i quali il 6 giugno del 1835, firmò uno dei suoi trattati. Batman affermò di aver ottenuto 240.000 ettari (600.000 acri), che pagò con beni vari (coltelli, arnesi e bigiotteria) per un valore di 200 sterline, promettendo un simile pagamento ogni anno. Gli storici di oggi sostengono che gli aborigeni credessero che Batman stesse semplicemente consegnando loro dei doni come segno di cortesia in occasione della visita, mentre Batman era convinto di stare acquistando la terra.
Batman tornò nella terra di Van Diemen il 9 giugno, lasciando un piccolo gruppo a Indented Head per presidiare il territorio che aveva “comprato”. Alcuni giorni più tardi, mentre soggiornava presso il Launceston Hotel, proclamò di essere “il più grande proprietario terriero del mondo”. Tuttavia la sua sbruffonata fu subito mitigata dal rifiuto degli ufficiali di Hobart e Sydney di riconoscere l’insediamento senza il permesso dell’autorità coloniale britannica. Fino all’arrivo di nuove istruzioni, gli insediamenti a Port Philip (allora parte del Nuovo Galles del Sud) dovevano essere considerati abusivi.
Nonostante la battuta d’arresto, i piani per l’insediamento proseguirono rapidamente e per la fine di giugno, Batman e i suoi uomini avevano formato un sindacato, chiamato la Port Philip Association, per trasferire gli allevamenti nel continente. Ma, allo stesso tempo, c’era anche un altro gruppo, guidato dal visionario John Pascoe Fawkner, che giocò il ruolo più importante nell’insediamento di Melbourne. Figlio di un condannato e membro del gruppo del Capitano David Collins che era sbarcato a Sorrento, Fawkner aveva vissuto nella Terra di Van Diemen come fornaio, libraio, editore di un giornale (pubblicò il primo giornale di Melbourne, il Melbourne Advertiser) e come gestore di un pub al Launceston Hotel. Nell’aprile del 1835, acquistò la goletta Enterprize per traghettare un nuovo manipolo di pionieri a Port Philip. Il viaggio era stato programmato per il 4 agosto di quell’anno, ma dopo aver finanziato il piccolo gruppo che lo avrebbe accompagnato, Fawkner fu costretto ad annullare tutto a causa di suoi problemi finanziari. L’Enterprize, sotto il comando del Capitano John Lancey, salpò senza di lui, raggiunse il fiume Yarra il 29 agosto e attraccò su una barriera naturale di roccia sul letto del fiume, vicino all’attuale William Street, dove l’approvvigionamento d’acqua era garantito. Fawkner e la sua famiglia arrivarono l’11 ottobre mentre Batman – la cui popolarità come vero fondatore della città continua ancora oggi – il 9 novembre.
Lo sviluppo della città
Nel settembre 1836, arrivarono gli ordini che acconsentivano all’insediamento (sebbene la compravendita di Batman fosse stata dichiarata non valida), scatenando un monumentale furto di terre, tanto grande quanto grande stava diventando il numero di colonizzatori che arrivavano dalla Terra di Van Diemen e dal Nuovo Galles del Sud e di immigranti che dalla Gran Bretagna affluivano nella nuova località. Sir Richard Bourke, governatore generale del Nuovo Galles del Sud, vi fece visita nel 1837, scegliendo il luogo su cui fondare la città. Era accompagnato dall’Ispettore Generale Robert Hoddle, noto per aver tracciato il progetto per l’ampia griglia della città di Melbourne in un paio d’ore, annotando “nel 1837, il Governatore Bourke entrò nella mia tenda e mi diede la sua lista dei nomi delle strade”. Fino a quel momento, Melbourne aveva avuto diversi nomi (erano stati considerati Dutti-Galla, Doutta Galla, Batmania, Bearbrass, Bearport, Barehup, Bareheep e Bareberp), prima che fosse deciso nel 1837 di intitolare la città a William Lamb, secondo Visconte Melbourne e Primo Ministro della Gran Bretagna.
Nel 1839, Charles La Trobe giunse ad amministrare il distretto, che uno scrittore aveva definito come “senza dubbio la regione più ubriaca sulla faccia della terra”. Studente precoce e collezionista di farfalle, La Trobe trascorse quindici anni in ufficio, portando Victoria all’autonomia e stabilendo molte attività pubbliche come la Victoria State Library e altre istituzioni culturali, cercando di creare una democrazia stabile e trasformare una rozza cittadina di frontiera in una fiorente città coloniale.
Sotto la sua guida, Melbourne cominciò rapidamente a prendere forma. Lo sviluppo fu concentrato sulla sponda settentrionale del fiume, poiché quella a sud era un’instabile pianura alluvionale – di conseguenza solo dagli anni ’70 sono stati costruiti degli edifici su quel lato. La popolazione della città crebbe rapidamente, e tale era l’affollamento delle strade che molte persone venivano incornate o schiacciate a morte dai carri, dai buoi e dai cavalli. Nel 1840 il numero di abitanti raggiunse quota 10.000. Anche gli aborigeni cominciarono a spostarsi nella città, poiché era stata sottratta loro la terra e venivano attratti sempre più da tabacco e alcolici. Considerati dagli europei come un popolo degenerato, gli aborigeni svolgevano i lavori più umili, commerciando articoli come piume e pelli, oppure erano impiegati nella pastorizia. Sebbene in maniera meno violenta di altri insediamenti in Australia (principalmente grazie al trattato di John Batman e al Protettorato di Port Philip, che stabilì delle leggi per proteggere gli aborigeni), i massacri per mano dei colonizzatori bianchi, così come le pozze d’acqua infette e malattie tutte europee come la dissenteria e il morbillo, causarono una decrescita della popolazione degli aborigeni di Melbourne, da circa 15.000 nel 1834 a sole 2.000 persone nel 1850. L’abuso di alcolici contribuì a far diminuire la popolazione, e a metà del 1850 c’erano ormai pochi aborigeni rimasti in città.
Nel 1842, Melbourne fu dichiarata una cittadina e cinque anni dopo, una città. Il Distretto di Port Philip si separò dal Nuovo Galles del Sud (del quale faceva ancora parte) nel 1849 e, due anni dopo, ruppe ufficialmente dallo Stato e dichiarato una colonia indipendente, solo nove anni prima che venisse scoperto l’oro.
La corsa all’oro
La scoperta dell’oro vicino a Ballarat, cambiò irrevocabilmente il volto di Melbourne. A causa della sua forte connotazione rurale, la città si era precedentemente sforzata di risultare attraente per gli immigranti, ma la corsa all’oro vide centinaia di navi con a bordo cercatori di fortuna che confluivano lì da tutte le parti del mondo. Melbourne fu trasformata in una metropoli convulsa, tentacolare e sempre più violenta, stipata di negozi sgargianti, bordelli, scavatori improvvisati, opportunisti e disperati. Molti migranti non rimanevano a lungo in città ma si spostavano rapidamente in cerca d’oro e il loro allontanamento privò Melbourne dei lavoratori più essenziali, costringendo persino il Governatore La Trobe a occuparsi personalmente di nutrire e strigliare i suoi cavalli, in mancanza di personale.
Nel frattempo i mercanti di Melbourne erano impegnati a ricavare profitto da coloro che tornavano dai giacimenti auriferi dopo poco più di un anno. La popolazione della città esplose letteralmente e Melbourne divenne il porto più sviluppato e più ricco di tutto l’impero Britannico. Tuttavia, la crescita richiedeva un prezzo: senza infrastrutture, le strade della città si ricoprirono di sporcizia in quantità impressionanti, e non era inusuale per gli abitanti della città camminare immersi fino alle caviglie nel fango o negli escrementi, in pieno centro cittadino. Sir Charles Hotham, che divenne governatore del Victoria nel 1854, due anni prima della sua morte in ufficio, scrisse a proposito del luogo: “E’ un buco vergognoso, e non mi potrà mai piacere”.
Tra le altre cose, l’anno 1854 vide anche la prima edizione del giornale The Age e l’inizio della rete ferroviaria del Victoria, con servizio passeggeri e merci tra Flinders Street e Port Melbourne. Nello stesso anno si verificò anche la ribellione di minatori a Ballarat, meglio nota come la Ribellione Eureka; lo sciopero dei minatori rappresentò un enorme passo nel cammino verso la libertà e verso la democrazia per lo stato nascente.
Ascesa e declino
Dagli anni ’60 agli anni ’80 del 1800, nella “Meravigliosa Melbourne” regnavano ottimismo e prosperità. La città, alimentata dalla ricchezza procurata dall’oro e da un’industrializzazione priva di vincoli, rubò a Sydney il titolo di città finanziaria d’Australia. Nelle strade di Melbourne furono introdotte le linee ferroviarie e i tram a filo, furono installati i telefoni e furono giocate le prime partite di football notturna al Melbourne Cricket Ground (MCG). Grazie ai profitti della corsa all’oro furono realizzati grandiose infrastrutture pubbliche, come il Royal Exhibition Building (costruito proprio per ospitare la Melbourne International Exhibition del 1880-81) e la Melbourne Town Hall; le zone suburbane da St Kilda a Collingwood cominciarono a svilupparsi, e un’ampia fetta del centro cittadino fu prelevata e trasformata in parchi pubblici e giardini. Sempre rispettosi nei confronti della “Madre Patria”, la popolazione benestante di Melbourne si modellò per somigliare il più possibile alla classe media della società inglese, adottandone le mode, gli arredi, il gusto, lo stile e il modo di parlare affettato, mentre riempivano i loro giardini con cespugli e alberi importati e le loro abitazioni di arredi raffinati e oggetti di lusso.
Negli anni ’90 del 1800, la fase ascendente di Melbourne iniziò a declinare, poiché la città era stata minata da una serie di scioperi, che avevano prodotto una devastante depressione sociale ed economica e dato inizio a quelli che sarebbero poi stati definiti i “grigi anni novanta”. Quella che una volta era una prosperità liberale, fomentata da dubbie speculazioni finanziarie, aveva ora attirato forza lavoro dalle terre, diminuendo la produzione primaria. Con le terre diventate invendibili e il prezzo del grano crollato, le compagnie andarono in bancarotta e persero le loro fortune nell’arco di una notte.
Il ventesimo secolo
Al cambio di secolo Melbourne si riprese e tornò alla sua consueta stabilità finanziaria. In seguito all’unificazione delle sei colonie d’Australia nel 1901, la città divenne la capitale politica del Paese (la prima sessione del nuovo parlamento fu tenuta nel Royal Exhibition Building) e rimase tale finché la città di Canberra, costruita specificamente come vera capitale, mettendo fine all’indecisione tra Sydney e Melbourne, non fu completata nel 1927. La stabilità continuò durante la Prima Guerra Mondiale e oltre, finché la prosperità della città non minata dalle conseguenze della Grande Depressione degli anni ’30. A causa di un crescente livello di disoccupazione, molte persone furono messe a lavorare alla costruzione di una serie di opere pubbliche, inclusa St Kilda Road, lo Shrine of Remembrance e la Great Ocean Road.
Superato questo momento critico, ancora nel corso degli anni ’30, Melbourne si riprese economicamente e iniziò un intenso periodo di sviluppo industriale. Magazzini e aziende manifatturiere si spostarono fuori dalla città e nelle zone suburbane, mentre le famiglie legate a queste industrie si spostarono in sobborghi in cerca di lavoro e abitazioni più economiche. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale, Melbourne continuò il suo programma di sviluppo, avviando un’enorme pressione a favore dell’immigrazione, nel tentativo di attrarre ondate di rifugiati e migranti da ogni zona del mondo. Il loro arrivo contribuì a trasformare Melbourne da una città stagnante, culturalmente provinciale, stereotipo della società inglese in un sofisticato crogiuolo di cultura internazionale. Mentre i sobborghi più interni diventavano sempre più affollati e scarseggiavano gli alloggi, a Melbourne si costruivano migliaia di case nei sobborghi per persone meno abbienti. Il movimento verso l’esterno, meglio noto come inurbanizzazione, continuò fino agli anni ’60, quando i nuovi sviluppi del centro-città e la rivitalizzazione di sobborghi più interni come Carlton e Fitzroy ad opera di un crescente numero di bohémien e intellettuali di Melbourne, ma anche di ulteriori ondate di migranti, non contribuirono a invertire la tendenza.
Senza dubbio il picco di celebrità per Melbourne in questo periodo furono i Giochi Olimpici del 1956. Dopo un’iniziale apprensione sull’abilità organizzativa della città per un evento di simili proporzioni (al tempo con una popolazione di soli 1,6 milioni, la città era considerata piuttosto provinciale), i “giochi dell’amicizia”, come divennero noti, furono un successo clamoroso; non solo portarono alla trasformazione del Melbourne Cricket Ground nel più grande e più famoso stadio d’Australia, ma regalarono a Melbourne un’immensa popolarità nel mondo.
Il progresso continuò fino agli anni ’90, quando l’Australia cadde in recessione. Melbourne, in particolare, toccò il fondo come mai era successo prima: la disoccupazione crebbe a livelli da record, le fabbriche chiusero, il mercato immobiliare collassò e alcune delle più grandi istituzioni finanziarie della città crollarono. Il governo laburista fu incapace di gestire le finanze dello Stato, portando a una perdita di fiducia da parte dell’elettorato, che nel 1992 elesse una coalizione conservatrice nazional-popolare sotto la guida di Jeff Kennett.
Jeff Kennett al potere
Audace e occasionalmente villano, il premier di Victoria Jeff Kennett esercitò un controllo quasi completo del Parlamento e impostò la sua politica sul rinvigorimento di Melbourne attraverso pesanti investimenti nelle infrastrutture. Soprannominato “il Mitterrand del sud”, fu capace di dimostrare che Melbourne era una città formata da una “classe lavoratrice” e, a sostegno di ciò, elargì nuovi investimenti a favore del Melbourne Museum e della Federation Square. Per finanziare questi lavori il governo operò tagli selvaggi al budget per la salute e per l’educazione. Kennett finì sotto accusa anche per la cultura del gioco d’azzardo a Melbourne, per aver molestato i media (una volta spalò della sabbia su un gruppo di reporter), e per aver operato cambiamenti all’ufficio dell’uditore generale, che aveva precedentemente indagato su ufficiali del governo per dubbie procedure e abusi legati alle carte di credito. Nonostante l’approccio all’economia di Kennett in stile Thatcher e la propensione a farsi nemici in vari settori della comunità, la sua popolarità come premier rimase alta, e fu ampiamente riconosciuto allo stesso tempo, come uno dei politici migliori d’Australia sia a livello statale che a livello federale. Il suo governo attivista continuò a celebrare la cultura dello Stato, la diversità razziale e religiosa e a esprimere il suo dissenso contro l’emergente One Nation Party – una nuova forza xenofobica nella politica australiana – che gli valse ammiratori su entrambi i fronti della tribuna politica.
La popolazione aborigena di Melbourne, dagli anni ’50 del 1800, è gradualmente cresciuta, con oltre 8.000 aborigeni che vivevano nella città all’inizio del nuovo millennio. Le organizzazioni della comunità a livello statale, le scuole, i centri legali e sanitari, si sono, infatti, guadagnati a poco a poco la stima degli aborigeni e hanno contribuito ad aumentare l’occupazione. In più, la legislazione federale e del Victoria ha assegnato agli aborigeni il controllo di alcune parti del patrimonio storico e alcuni siti culturali. Nel 1998, il Concilio della Città di Melbourne ha riconosciuto le sofferenze patite dagli aborigeni del Victoria, siglando un formale atto di scuse durante il National Sorry Day.
Un nuovo millennio
Nel settembre 1999, cavalcando arrogantemente i sondaggi e contando su una massiccia maggioranza parlamentare, Kennett riuscì a perdere “un’elezione imperdibile” a vantaggio dell’emergente Steve Bracks, esponente del Partito Laburista. L’inaspettata sconfitta di Kennett fu in gran parte dovuta al fatto che il suo governo avesse ignorato la parte rurale del Victoria (una volta aveva memorabilmente descritto Melbourne come il cuore vitale dello Stato e le cittadine rurali come “l’unghia del piede”). Bracks ereditò un’economia ottimistica, servizi efficienti, con un livello di disoccupazione estremamente basso e, all’insaputa di Kennett, una consistente eccedenza di budget di quasi 1,8 miliardi di dollari, che procedette rapidamente a spendere nelle regioni rurali di Victoria. Allo stesso tempo concentrò gli sforzi del suo partito per il miglioramento delle aree della salute e dell’educazione. Bracks continuò, inoltre, il lavoro del premier precedente, incoraggiando nuovi sviluppi nella città, avviando un progetto lungo il fiume, chiamato Docklands, che avrebbe letteralmente trasformato la sponda.
Rieletto nel 2002, il governo di Bracks ha poi dovuto fare i conti con un’economia sofferente, agitazioni sindacali e un calo d’immigrazione, ma è comunque riuscito nella riqualificazione della rete dei trasporti e nell’incoraggiamento di iniziative ambientaliste. Nonostante non abbia mostrato alcun criterio in più di un’occasione, così come aveva fatto il suo predecessore nei confronti di alcune parti della comunità, sembra, per il momento, che gli abitanti di Melbourne vogliano che mantenga la sua posizione.
Vivere a Melbourne: cosa vedere
Essendo Melbourne una città dalla spiccata componente culturale, stai certo che non mancheranno importanti siti di interesse culturale e sociale da visitare.
Da non perdere
Di fronte all’imponente piazza di Federation Square si trova una delle attrattive principali della città: la National Gallery of Victoria, che racchiude al suo interno una collezione di tutte le principali arti figurative, dalla pittura, alla scultura, alla moda. Decisamente caratteristiche sono le opere degli artisti aborigeni conservate nella collezione.
Sull’altro lato della piazza sorge, invece, il palazzo dell’Australian Centre for the Moving Image, costruito come tributo verso ogni forma di arte in movimento, e dove verrai accolto da svariate proiezioni di video e film di ogni genere.
Spostandoti verso la parte settentrionale della città incontrerai la Parliament House con i propri giardini annessi. Il palazzo può essere visitato tramite percorsi guidati gratuiti, per i quali, tuttavia, occorre prenotare.
Una visita al Melbourne Museum è d’obbligo, anche per chi non è un grande appassionato di musei; si tratta di un museo modernissimo che ti porterà alla scoperta della storia dello Stato del Victoria in modo tutt’altro che tradizionale.
L’antica prigione
Le imponenti mura dell’antica prigione dell’Old Melbourne Gaol sono diventate la sede di un rinomato complesso museale. Proprio qui fu giustiziato il famosissimo Ned Kelly, fuorilegge australiano che ha ispirato anche un film con Mick Jagger. Oggi all’interno delle piccolissime celle della prigione si possono osservare le rappresentazioni, in calchi di gesso, dei loro vecchi abitanti.
L’Eureka Tower
Altro edificio di rilievo della città è la sede del municipio, recentemente ristrutturata utilizzando materiali il più possibile eco sostenibili. Se non soffri di vertigini raggiungi, invece, la cima dell’Eureka Tower da cui godrai di un panorama mozzafiato su tutta la città (scopri la storia della rivolta di Eureka nell’articolo su Ballarat).
Lo sport cittadino
Gli appassionati di sport non possono rinunciare ad una visita al Melbourne Cricket Ground, considerato uno tra gli impianti sportivi più grandi al mondo e vero tempio dello sport australiano. Se stai visitando la città proprio quando non ci sono partire in programma, potresti comunque partecipare ad una delle visite guidate che ti porteranno all’interno dello stadio e ti permetteranno di ammirarne tutti i più piccoli dettagli. Altro tempio dello sport cittadino è il circuito di Albert Park dove si disputa il Gran Premio di Formula 1. Ricorda che in città si tiene anche il torneo degli Australian Open di tennis.
Appena fuori città
Allontanandosi leggermente dal centro della città, si può visitare la National Gallery of Victoria International o l’Australian Centre for Contemporary Art, che ospitano collezioni di opere di artisti nazionali e internazionali.
Se vuoi trascorrere una giornata all’aria aperta, e magari stai pensando ad un piccolo picnic o barbecue, prendi una barca e recati a Herring Island dove troverai i più begli esemplari di animali e piante tipici di queste zone, come i particolari opossum e i coloratissimi pappagalli.
Centro economico della città
Il distretto economico centrale di Melbourne (noto come CBD, ovvero Centra Business district) si estende dalla banchina settentrionale fino al fiume Yarra. Una fitta rete di infrastrutture si sviluppa lungo un anello che circonda il centro economico, servito da treni, mentre diversi tram servono la parte alta e bassa della città, snodandosi nelle diverse strade, mettendo in comunicazione tutti i centri commerciali, i mercati e le altre aree per lo shopping della zona.
Una stazione, un pub e una cattedrale
Flinders Street Station è la stazione dei treni più grande del CBD di Melbourne. Di fronte alla stazione ci sono altri tre importanti luoghi storici: la Federation Square, la St Paul’s Cathedral e lo Young and Jackson Hotel. Lungo la Swanston Street puoi ammirare la St. Paul’s Cathedral, costruita nel 1891. I mosaici al suo interno valgono davvero una visita della cattedrale.
Federation Square
Il più importante progetto edilizio di Melbourne da decenni prevede una piazza centrale pavimentata con 7500 metri quadrati di coloratissime pietre di sabbia Kimberley, circondate da bar, caffè, ristoranti e negozi. Giù al fiume, la Federation Wharf ospita al suo interno il Rentabike e un punto per le partenze per le crociere sul fiume. Le attrazioni assolutamente da vedere della Federation Square si trovano presso lo Ian Potter Centre: National Gallery of Victoria Australia e l’Australian Centre for the Moving Image.
Melbourne Aquarium
A fianco al fiume Yarra, potrai provare a navigare sulle profondità dell’oceano, nuotare in uno specchio d’acqua tra le rocce o in ambienti ricchi di mangrovie, osservare le meduse, o immergerti rinchiuso in delle gabbie per incontrare faccia a faccia squali e pastinaca. Potrai anche vedere i pinguini King e Gentoo, oltre ad altre creature dell’Antartico nella mostra “Antartica”, che si tiene all’incrocio tra King e Flinders st.; (03) 9923 5999; aperto dalle 9,30 alle 18,00 dal lunedì al venerdì.
Immigration Museum
Questo museo racconta alcuni dei tratti più caratteristici dell’Australia a partire dalla sua colonizzazione e consente ai suoi visitatori di avventurarsi in veri e propri viaggi, a partire dai suoi inizi tumultuosi per proseguire con le varie culture e i vari popoli che si sono susseguiti negli anni. Investiga anche le diverse politiche di governo sull’immigrazione che nel tempo sono cambiate, analizzando soprattutto i loro effetti sulla vita in Australia. Lo trovi in 400 Flinders St; (03) 9927 2700; aperto dalle 10,00 alle 17,00 dal lunedì alla domenica.
Koorie Heritage Trust
Passeggiare in questo centro significherà per te realizzare cambiamenti drastici, violenti e totalmente irreversibili che sono avvenuti in questa cultura nel corso dei 40.000 anni precedenti molte esibizioni vi accompagneranno attraverso le tradizioni, lo stile di vita e la storia delle popolazioni aborigene del sud est dell’Australia. Ci sono anche delle esibizioni temporanee di opere prodotte da artisti locali aborigeni. 295 King St; (03) 8622 2600; aperto dalle 9,00 alle 17,00 dal lunedì al venerdì; ingresso dietro donazione.
Queen Victoria Market
Questo mercato famoso si estende per circa sette ettari all’ombra di un grande capanno. Qui troverai sui banchi carni di tutti i tipi, frutta, verdura, tante erbe diverse, ma anche vestiti e bigiotteria, per la gioia della popolazione locale e dei turisti. Ogni sabato questo mercato è affollatissimo! E l’entrata principale si trova all’angolo tra Elizabeth e Victoria st; (03) 9320 5822; aperto dalle 6,00 alle 14,00 il martedì e il giovedì, dalle 6,00 alle 17, 00 il venerdì, dalle 6, 00 alle 15,00 il sabato, dalle 9,00 alle 16,00 la domenica. I mercoledì sera in estate, non perdete il Suzuki Night Market con musica dal vivo, cibo internazionale e bancarelle di abiti e altri oggettini.
Vivere a Melbourne: 10 attrazioni gratuite
Ci sono moltissime cose da vedere a Melbourne, nello stato del Victoria; quella che segue è una selezione delle dieci attrazioni imperdibili, per le quali non dovrai spendere un soldo.
City Circle Tram
Oltre che essere un mezzo per raggiungere gratuitamente una serie di attrazioni turistiche del centro di Melbourne, il City Circle Tram fornisce un servizio “hop on, hop off” per luoghi come Federation Square, Old Treasury Building, Parliament House e Princess Theatre. C’è persino una voce registrata che fornisce alcune informazioni quando si passa, o ci si ferma in un luogo di una certa importanza storica, culturale o architettonica. Il City Circle Tram gratuito è stato recentemente affiancato dal Melbourne City Tourist Shuttle, un servizio di bus navetta “hop on hop off” che effettua un altro circuito cittadino di Melbourne.
Flinders Street Station
Flinders Street Station è un importante punto di riferimento nel centro di Melbourne ed è anche un popolare luogo di incontro. Con la sua architettura vittoriana e le impressionanti grandi facciate con gli orologi, la Flinders Street Station di Melbourne fu costruita nel tardo XIX secolo. Si dice che sia la stazione ferroviaria suburbana più operativa dell’emisfero sud. La sua suggestiva architettura vittoriana mantiene un legame con il passato della città, pur trovandosi gomito a gomito con la contrastante Federation Square, simbolo del XXI secolo.
Federation Square
Federation Square si trova proprio lungo il percorso del City Circle Tram, sul lato opposto della strada rispetto a Flinders Street Station. Sia Flinders Street Station che Federation Square hanno stili architettonici distinti e contrastanti. In Federation Square vale la pena perdersi curiosando in giro per negozi e gallerie che ti porteranno dritto allo Ian Potter Centre.
Ian Potter Centre – National Gallery of Victoria
Lo Ian Potter Centre si trova in Federation Square ed è la sede della collezione d’arte australiana della National Gallery of Victoria, che si dice sia la più vasta al mondo. L’ingresso alla collezione permanente è gratuito, mentre per le mostre speciali potrebbe essere richiesto il pagamento di un biglietto d’ingresso.
Autralian Centre for the Moving Image
Se sei nei pressi di Federation Square, visita l’Australian Centre for the Moving Image con la sua Screen Gallery e un’ampia collezione di oggetti relativi all’arte cinematografica australiana, tra cui film, video, televisione, installazioni interattive e animazioni digitali. La Screen Gallery è aperta da lunedì a venerdì dalle 10 alle 17 e di sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18; l’ingresso è gratuito.
National Gallery of Victoria
Situata in St Kilda Road in un edificio recentemente ristrutturato, la National Gallery of Victoria (la cui collezione australiana si trova in Federation Square presso lo Ian Potter Centre) raccoglie le più grandi collezioni internazionali dello stato del Victoria, insieme alle opere di alcuni dei più grandi nomi dell’arte internazionale. L’ingresso alla National Gallery of Victoria è gratuito, ma alcune mostre speciali, molto visitate, potrebbero essere a pagamento.
Royal Botanic Garden
I Royal Botanic Gardens di Melbourne sono dei giardini meravigliosi estesi per oltre 35 ettari di superficie, che ospitano migliaia di piante provenienti da tutta l’Australia e da tutto il mondo. Goditi una passeggiata attraverso questo mare verde variegato di piante, arbusti e alberi. Sono disponibili delle camminate guidate gratuite, oppure passeggiate con audioguida. Aperto tutti i giorni da aprile a ottobre dalle 7:30 alle 18 e da marzo a novembre fino alle 19:30.
Queen Victoria Market
Il Queen Victoria Market è il più grande mercato all’aperto dell’emisfero sud e offre prodotti agricoli freschi e una varietà di merce tale da trasformarlo in un moderno bazar da mille e una notte. È un punto di riferimento storico a Melbourne, nonché un’istituzione della città da più di 120 anni.
Crown Casino Complex
Si potrebbero spendere molti soldi al casinò, ma visitare il Crown Casino Complex, con la sua interessante raccolta di negozi, gallerie, ristoranti e caffè, è totalmente gratuito. Fai una passeggiata lungo il fiume, sulla Southbank Promenade, tenendoti il fiume Yarra sulla sinistra e i caffè all’aperto sulla tua destra.
Melbourne Beaches
Spesso ci si dimentica che Melbourne non è solo una città attraversata da un fiume. A sud del centro della città di Melbourne si trovano numerose spiagge lungo l’arco della Phillip Bay, come St Kilda Beach e Brighton Beach, facilmente raggiungibili con il tram dal centro della città.
Vivere a Melbourne: cosa fare
Anche Melbourne, come le più importanti città australiane, è ricca di eventi e attrazioni perfette sia per gli adulti che per i bambini, sia per la gente locale che per i turisti.
Chinatown
Particolarmente suggestiva è una passeggiata per le vie di Chinatown. Sarebbe perfetto andarci a gennaio quando vengono messi in scena i festeggiamenti per il Capodanno. Ma se non sarai così fortunato, accontentati di passeggiare lungo i suoi vicoli, dove predomina il caratteristico colore rosso, e assaggiare qualche piatto della cucina locale in uno dei tantissimi ristoranti e bar che si susseguono lungo le strade del quartiere.
Il mercato cittadino
Spostandoti verso nord dalle strade del quartiere cinese della città, arriverai al Queen Victoria Market, il mercato più famoso della città. Qui troverai ogni tipo di bene alimentare, dalla frutta e verdura provenienti dalle campagne dislocate appena fuori città, a un’ampia scelta di carne, pesce e ottimo vino. Ti consiglio di andarci all’ora di pranzo, così da poter mangiare di veramente tipico, scegliendo uno dei banchi, oppure rimanere nella zona limitrofa, dove si trovano moltissimi bar e ristoranti di ogni genere.
I parchi della città
Se hai voglia di fare due passi nel verde, invece, c’è un’ampia gamma di parchi e giardini tra cui scegliere, per esempio il Birrarung Marr o gli Falstaff Gardens, che sorgono su una collina che un tempo ospitava un antico cimitero. Qui troverai i rarissimi eucalipti rossi di fiume, una visita che vale davvero la pena di fare fotografare perché sono alcuni degli ultimi esemplari rimasti.
Se sei appassionato di cultura aborigena, non puoi perderti il Koorie Hermitage Trust, dove potrai sentire la storia di questo popolo e toccare con mano alcune riproduzioni di utensili e oggetti essenziali per queste popolazioni.
I più piccoli apprezzeranno l’acquario cittadino che ospita animali molto pericolosi come le razze e gli squali. L’acquario non è particolarmente grande quindi evita, se riesci, i periodi di grande affollamento, come le vacanze scolastiche, quando il tunnel da cui si osserva la vasca viene invaso da bambini e studenti. Altra attrazione molto apprezzata è quella del Royal Melbourne Zoo, una struttura moderna e funzionale che ti permetterà di vedere specie animali provenienti da tutte le terre del mondo.
Altre attrazioni di Melbourne
Se ami le biblioteche fai una tappa anche in quella di Melbourne, la State Library of Victoria, per osservare l’imponente sala lettura ottagonale racchiusa da un’immensa cupola.
Gli appassionati del gioco d’azzardo, infine, potranno fermarsi al Crown Casinò aperto 24 ore su 24. All’interno della sua struttura troverai anche negozi, ristoranti e locali notturni, per poter passare piacevolmente l’intera serata.
Da ultimo, ma non meno interessante, specialmente se sei un fan dello sport, ti consiglio di visitare il National Sports Museum, all’interno del famosissimo stadio di cricket, il Melbourne Cricket Ground.
Vivere a Melbourne: tre gite consigliate
A pochi passi da Melbourne, ci sono almeno tre destinazioni che vale la pena visitare a fronte di un breve viaggio. Ognuna delle tre mete che ti propongo qui di seguito è più appagante della precedente, secondo il mio modesto parere. Ma lascio a te la scelta!
Phillip Island
Quest’isola dista all’incirca due ore di automobile da Melbourne e la ragione per cui è nota è la popolazione di pinguini minori blu che vive in questa zona. Queste creature creano la propria dimora sulle spiagge dell’isola e vi ritornano puntualmente al calar della notte dopo una giornata in mare (cosa che puoi ammirare gratuitamente anche a St. Kilda, senza lasciare la città). Immagina quanta folla di turisti arriva in massa con gli autobus per assistere all’evento… Ma non ti preoccupare, ho un suggerimento per te, in modo tale che tu possa goderti la bellezza del luogo, senza sentirti soffocato dalla massa.
Arriva all’ora di pranzo e fermati a mangiare in uno dei tanti fish & chips che incontrerai lungo la Phillip Island Road, strada principale della città e la più importante dell’isola, Cowes. Esplora le spiagge, i fondali bassi e il molo alla fine della strada; fai attenzione e tieni gli occhi aperti, non si sa mai che ti capiti di incrociare una foca che sta ispezionando i piloni di calcestruzzo del porto. Poi torna indietro verso il Koala Conservation Centre. Ad un costo contenuto, tutti i visitatori possono camminare attraverso gli alberi su un percorso rialzato e ammirare i koala da vicino nel loro habitat naturale. Anche i Nobbies valgono una visita: passeggia lungo la passerella di legno che costeggia gli scogli, circondati da un tappeto verde che sfuma nelle turbinose acque cerulee del mare sottostante. Non perdere tempo al visitor centre, ma piuttosto cerca di identificare qualche nido qua e là e, qualche serpente nero dal ventre rosso e, ovviamente, qualche otaria orsina nei pressi delle Seal Rocks. I binocoli sono indispensabili.
I pullman pieni di turisti a questo punto dovrebbero essere in procinto di arrivare portando con sé stuoli di turisti desiderosi di vedere i pinguini. Se vuoi, puoi tornare indietro per goderti lo spettacolo, ma sappi che l’isola ha anche molto altro da offrire, nel caso in cui non fossi il tipo a cui piace il birdwatching in mezzo alla folla.
La Yarra Valley
Non andare nella Yarra Valley solo per il vino. Di certo l’area è sede di alcuni splendidi e notevoli vigneti che valgono certamente una sosta, Yarrawood Estate, Yering Station, Domaine Chandon e Coldstream Hills, sono solo alcune di una moltitudine di vinerie che accolgono con gioia i visitatori nelle loro singolari cantine e a far visita ai loro meravigliosi terreni. Assicurati però che ti rimanga tempo anche per altre attività. Allo Yarra Valley Dairy l’odore maleodorante del concime potrebbe essere intenso, quanto quello del formaggio, tuttavia il bancone degli assaggi in un negozio rustico è un luogo molto davvero grazioso per fare uno spuntino con formaggio di capra fatto in casa.
La Punt Road Wines è la sede della Napoleon Cider Company, dove i sidri alla pera e alla mela sono una interessante distrazione dall’uva. L’Healesville Sanctuary è un posto in cui i visitatori si mescolano liberamente ai wallabies, agli uccelli della foresta pluviale, ai pipistrelli della frutta; molti recinti sono aperti cosicché i visitatori possano camminarvi attraverso e incontrare da vicino canguri e koala. Sempre ad Healesville, la White Rabbit Brewery è un luogo di culto per i modaioli. A qualche metro di distanza l’Innocent Bystander serve pizza a un prezzo ragionevole, accompagnato perfettamente da un rinfrescante bicchiere di Moscato rosa alla spina.
La Great Ocean Road
La strada che si snoda lungo la riva e attraversa la foresta pluviale tra Torquay e Port Campbell, nel Victoria, è di una bellezza indescrivibile. In alcuni punti le montagne cariche di foreste e i campi popolati da pecore si incontrano con le spiagge sabbiose. A Torquay sugli scogli s’infrangono le onde, segnando l’inizio della strada che è considerata uno dei paradisi dei surfisti.
A Lorne e Apollo Bay è possibile trovare degli alloggi vicini alle spiagge, mentre Port Campbell è collocato tra alcuni dei paesaggi più mozzafiato dello Stato, inclusi i Dodici Apostoli, il London Bridge e le formazioni rocciose di Loch e Ard Gorge. Una camminata tra gli alberi, le felci e le antiche foreste di faggi a Maits Rest è una rapida gita da fare, ma che consente di passare attraverso la lussureggiante foresta pluviale per arrivare infine alla Otway Lighthouse Road, dove è possibile vedere i koala nel loro ambiente naturale. È possibile fermarsi nei principali punti panoramici della strada anche in una sola giornata, ma una sosta a Port Campbell rende la passeggiata più rilassante e consente di assaporare meglio la bellezza del luogo. Il B&B Sounds of the Sea è un posto eclettico e alla mano, dove trascorrere una notte piacevole e mangiare un’abbondante colazione a Port Campbell. La Forrest Brewing Company è un’ottima scelta per fermarsi a pranzo sulla via di ritorno per Melbourne.
I migliori ristoranti all’aperto di Melbourne
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World Restaurant and Bar
4/2 Riverside Quay, Southbank
La location superlativa e l’orario di apertura (dalle 7,30 del mattino a veramente molto tardi) rendono questo posto uno dei migliori e più conosciuti locali che attraggono molti turisti per la colazione, il pranzo, la cena o per qualche drink con gli amici. La terrazza sul fiume rende il World perfetto per quattro chiacchiere in compagnia.
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Left Bank
Southbank Boulevard, Southbank
Comodo per la posizione, perché molto vicino al Crown Casino ed Entertainment Complex sulla banchina meridionale di Yarra, il Left Bank è un luogo alla moda dove prendere un caffè, bere qualcosa o fermarsi per una cena e ascoltare buona musica dal vivo.
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The Truffula Seed
Shell House, 1 Spring Street
Gestito da profondi conoscitori del caffè, il Truffula Seed è uno dei primi bar-espresso dove l’attenzione per l’eco-sostenibilità e il riciclaggio la fanno da padrone: qui l’ecologia e la creatività sono le star. Dal caffè naturale al latte prodotto nelle fattorie locali, tre appetitosi dolci vegani e uno stravagante arredo realizzato con materiali di recupero, ciò che conta è che sia 100% naturale. Come non amare lo spirito del luogo?
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Cumulus Inc
45 Flinders Lane
Andrew McConnell, l’uomo che ha creato luoghi rinomati di Melbourne come Three One Two, Cutler and Co and Golden Fields, è il talento che ha dato vita anche al Cumulus Inc. Il raffinato ritrovo è un paradiso epicureo all’avanguardia.
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The Melbourne Supper Club
1st/161 Spring Street
Il nome può non essere subito facilmente riconoscibile, ma il Melbourne Supper Club è stato il precursore dei locali rinomati nel mondo dove bere un cocktail con amici.
- Saké Restaurant
Hamer Hall, 100 St Kilda Road
Con uno shochu stellare e un menù quasi impensabile per un posto fuori dal Giappone, Saké è la scelta ideale per gli amanti del cibo giapponese. Stai tranquilli, il cibo è davvero ottimo!
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Ponyfish Island
Southgate Pedestrian Bridge/Southgate Avenue
Il bar più insolito in una città ricca di angoli eccentrici, è senza ombra di dubbio, il Ponyfish Island. L’ambiente elegante gestito da titani dell’ospitalità come Grant Smile, Andrew McKinnon and Jerome Borazio sorvola il Yarra Pedestrian Footbridge, tra Southbank e Flinders Street Station, ed è raggiungibile tramite una scala molto singolare.
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Hihou
Level 1, 1 Flinders Lane
Nel nuovo angolo di Simon Denton potrai dare sfogo a tutta la vostra “giapponefilia”, perché è qui che le decorazioni, dai bagni, alle vetrine, sono la riproduzione esatta e precisa di quelli giapponesi, così come le bevande e i cocktail che richiamano l’essenza del Paese del Sol Levante.
- Eau De Vie
1 Malthouse Lane
Un posto dove eleganza, magia e gustosi drink si sposano sapientemente: EDV vanta una miriade di baristi che amano intrattenere i clienti con acrobazie e lanci degni di Roger Federer.
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Riverland Bar
Vaults 1-9, Federation Wharf, Federation Square
Uno dei bar storici e più conosciuti, dove gli ospiti vengono attratti da vere e proprie acrobazie, è il Riverland Bar, dove tutto si svolge in un’atmosfera accogliente; aperto per colazione, pranzo e cena.
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Transit Cocktail Lounge
Tenancy 29, Level 2, 2 Swanston Street
Jazz dal vivo, un bar sul tetto e la vista che si estende su Fed Square rendono il Transit Cocktail Lounge una vera calamita per chiunque si trovi in città.
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Bear Brass
3 Southgate Avenue, Southbankt
Un’attività da non perdere a Melbourne? Pranzare e bere qualcosa con gli amici al Bear Brass, centro nevralgico del Southgate Arts & Leisure Precinct.
Le migliori librerie di Melbourne
Questo è l’articolo ideale per gli amanti della lettura e delle biblioteche, ma non solo. Mentre la terra di sotto (l’Australia) è famosa per soddisfare al meglio chi ama la vita all’aria aperta, quelli di noi, che preferiscono rilassarsi con un buon libro, hanno una variegata selezione di posti dove poter scegliere un buon libro. A questo punto ecco le più celebri librerie preferite in Australia.
The Paperback Bookshop
60 Bourke Street
Icona tra le librerie indipendenti sin dagli anni Sessanta.
Perimeter Books
748 High Street, Thornbury
Raffinato rivenditore di brevi storie e di libri dedicati all’arte.
Kay Craddock Antiquarian Bookselllers
The Assembly Hall Building, 156 Collins Street
Il luogo ideale per trovare libri rari e i testi sullo stile di C.S. Lewis, J. R. R. Tolkien-types.
Metropolis Bookshop
Level 3, Curtin House, 252 Swanston Street
Metropolis è il posto ideale dove scovare titoli difficili da trovare, qui sono contenuti libri di nicchia, introvabili nel resto di Melbourne.
Hares & Hyenas
63 Johnston Street, Fitzroy
Forse la migliore libreria sul pianeta.
Vivere a Melbourne: la musica dal vivo
Melbourne è rinomata per la passione che nutre per la musica dal vivo. Fitzroy è uno dei maggiori centri dove è possibile ascoltare musica di artisti di strada ad alto livello, in locali come il Bar Open e l’Evelyn che ospitano gruppi musicali per gran parte della settimana. Ancora più a nord c’è il Northcote Social Club, che organizzacon serate di esibizioni locali e internazionali. Nel lato sud della città si trova l’Esplanade Hotel (The Esply) su St Kilda, un vero paradiso a Melbourne per gli amanti della musica rock, mentre a Richmond c’è il Corner Hotel, dove si esibiscono artisti locali. Se ami il jazz, prova il Bennetts Lane Jazz Club, alla fine di Little Lonsdale Street. Il Toff, situato nella zona storica di Curtin House, ospita esibizioni di musica locale e internazionale dal pop al country. Rappresentazioni ed esibizioni di più grandi dimensioni hanno luogo anche in altri locali in giro per la città. Basterà che tu prenda una delle pubblicazioni che troverai gratuitamente disseminate per la città, Beat o Inpress, oppure un “EG” dal The Age tutti i venerdì, per essere sempre aggiornato.
Eventi sportivi
Il Cricket catapulta tutta Melbourne in una febbre estiva. Gli incontri One Day International and Test vengono disputati presso l’MCG, mentre il famoso Boxing Day Test regala al Natale di Melbourne un importante momento di sport.
A gennaio Melbourne ospita gli Australian Open, uno dei quattro più importanti incontri di tennis Grand Slams. Il luogo in cui si svolgono è il Melbourne Park, che ospita il Rod Laver Arena e l’Hisense Arena, entrambi scenari di importanti eventi sportivi e concerti durante tutto l’anno.
Infine l’Australian Formula One Grand Prix si tiene a marzo ed attrae un numero impressionante di persone. Le vetture di Formula 1 si misurano in un’importante corsa intorno all’Albert Park Lake, che per il resto dell’anno è frequentato dagli amanti dello jogging o dei pattini a rotelle.
Vivere a Melbourne: il clima
“Quattro stagioni in un solo giorno” è un modo di dire molto familiare a tutti gli abitanti di Melbourne. Potrebbero, infatti, esserci 38°C di mattina per poi scendere improvvisamente ai 20°C nel pomeriggio, e il tempo il giorno successivo potrebbe tornare nuovamente alle stelle. In generale, comunque, l’inverno è freddo, le temperature massime durante il giorno in questo periodo si aggirano intorno agli 11-12°C, mentre e in primavera è relativamente umido. Gennaio e febbraio sono caldi, con temperature ovunque tra i 20 e i 30°C. Infine la stagione preferita dalla gente del posto è l’autunno, quando il tempo è relativamente secco e stabile.
MAX °C | MIN °C | mm di pioggia | Giorni di pioggia | |
Gennaio | 25 | 14 | 48 | 5 |
Febbraio | 25 | 14 | 47 | 5 |
Marzo | 23 | 13 | 50 | 6 |
Aprile | 20 | 10 | 57 | 8 |
Maggio | 16 | 8 | 56 | 9 |
Giugno | 14 | 6 | 49 | 9 |
Luglio | 13 | 5 | 47 | 9 |
Agosto | 14 | 6 | 50 | 10 |
Settembre | 17 | 7 | 58 | 10 |
Ottobre | 19 | 9 | 66 | 10 |
Novembre | 21 | 11 | 59 | 8 |
Dicembre | 24 | 12 | 59 | 7 |
Vivere a Melbourne: i trasporti pubblici
Usare i trasporti pubblici a Melbourne è un ottimo modo per girare la città. Il tram CityCircle è gratuito e copre tutti i Docklands. I tram partono ogni dodici minuti tra le 10,00 e le 18,00 da domenica a mercoledì, e fino alle 9,00 dal giovedì al sabato. Altri servizi (a pagamento) arrivano fino ai quartieri più esterni, con una buona copertura, in particolare nella parte orientale, e verso i quartieri a sud est e nella parte orientale della città. Puoi trovare una mappa di tutti servizi a bordo di diversi tram.
Qualora raggiungano la vostra destinazione, i treni sono generalmente la scelta più veloce; i dettagli dei servizi possono essere trovati in ognuna delle cinque stazioni nel CBD (Central Business District).
I pullman tendono a coprire le zone che i treni e i tram non servono. Il Melbourne City Tourist Shuttle è un servizio gratuito, che permette di salire e scendere sul pullman tutte le volte che si vuole in tutte le tredici destinazioni chiave della città. Il servizio è attivo ogni trenta minuti tra le 9,30 e le 16,30 e includono diversi bollettini informativi al loro interno. Dettagli delle tratte e delle fermate possono essere trovare sul sito www.thatsmelbourne.com.au, oppure si può ritirare una brochure dal Melbourne Visitor Information Centre sulla Federation Square.
Il sistema di trasporto pubblico di Melbourne ha modificato da poco i biglietti cartacei Metcard a quelli plastificati delle tessere odierne, le Miky card. Le miky card sono acquistabili prima di viaggiare sul treno, sui tram o sulle reti dei pullman. Il prezzo del vostro viaggio dipende su quale delle “due” zone avrete bisogno di viaggiare. Per i biglietti o per altre informazioni attinenti al trasporto pubblico, ti consiglio di visitare il sito www.metlinkmelbourne.co.au.
Fare la svolta a uncino
Per coloro che amano guidare, una delle caratteristiche di Melbourne è la disposizione ad uncino delle sue strade, secondo un processo di movimento verso la sinistra della strada per poi tornare di nuovo sulla destra, evitando perciò i binari del tram, ma questo è un discorso che affronteremo più in basso. Se desideri usare le strade a pedaggio CityLink o EastLink, sono richiesti o un’e-TAG o un pass giornaliero (non ci sono caselli, ma i pass giornalieri possono essere controllati con il telefono, prima o dopo il viaggio).
Conoscere il problema e prepararsi ad affrontarlo
La normalità del traffico australiano vorrebbe che quando giri a destra, tu lo faccia partendo dalla corsia a destra del vostro flusso di percorrenza. Quindi quando sei a Melbourne e incroci con lo sguardo un segnale di “svolta a uncino”, devi rapidamente trasferirti nella corsia di sinistra, compito spesso impossibile quando il traffico è intenso. Generalmente questo tipo di svolte “insolite” si presentano in situazioni particolari, come quando la corsia è condivisa ad esempio con i binari di percorrenza di un tram, collocati sul lato destro della strada. Il segnale lo trovi proprio di fronte mentre ti dirigi verso l’incrocio. Se ti trovi su una strada senza delle linee del tram al tuo fianco, potresti riuscire ad evitare la “svolta a uncino” e girare a destra partendo dalla corsia destra della strada da cui provieni. Se sei un novellino delle “svolte a uncino”, capisco bene che la cosa potrebbe confonderti e, al limite, essere un po’ esasperante e potresti anche rischiare di perdere la tua svolta, se ti sei posizionato nella corsia sbagliata.
Come fare la svolta a “uncino”
Quando devi fare una svolta a destra e vedi il segnale di “svolta a uncino” davanti a te, spostati il più in fretta possibile sulla corsia di sinistra. Quando la luce del semaforo diventa verde, vai avanti su questa corsia di sinistra finché non puoi svoltare tranquillamente nella corsia corretta della strada sulla quale desideri immetterti. A questo punto bloccherai il traffico alla tua sinistra, ma avrai ragione perché ti sei fermato quando il semaforo era rosso. Quando il semaforo diventa verde, gira rapidamente a destra nella strada in cui vuoi immetterti. Il traffico che avevi bloccato in precedenza alla vostra sinistra, allo scattare del verde vi verrà dietro. La manovra potrebbe non essere proprio semplicissima per i visitatori di Melbourne appena arrivati: per facilitarti la vita segui i passi che ti abbiamo suggerito per eseguire la manovra a uncino sii prudente e non avere fretta.
Melbourne: la città più vivibile al mondo.
I parametri che orientano la scelta
Sono ormai ben tre anni consecutivi che Melbourne si aggiudica la palma di “città più vivibile del mondo”, mentre New York non entra nemmeno tra le prime cinquanta città presenti nell’elenco. Ma cosa esattamente fa di Melbourne una città tanto vivibile? Come si fa a determinare il grado di vivibilità di una città? Quali sono i parametri? Gli stessi membri dello staff dell’EIU (Economist Intelligence Unit) ammettono che il concetto di “vivibilità” non è facilmente definibile. Generalmente il criterio orientativo è quello di prendere in considerazione la città che presenta meno svantaggi e minacce per la vita degli individui che vi abitano anno dopo anno. Tuttavia è importante sottolineare che la città più vivibile non è necessariamente la migliore al mondo. Probabilmente se chiedi a cento persone di dirti qual è la loro città preferita, ti daranno cento risposte differenti e questo perché i parametri che rendono una città straordinaria sono complessi da calcolare e non sempre sono compatibili con quelli che la rendono “vivibile”. Per esempio i giovani potrebbero preferire una città ricca di divertimenti notturni, mentre una persona più matura nell’età potrebbe avvertire l’esigenza di più spazi verdi e oasi di pace.
Dal momento che risulta davvero arduo conciliare queste due visioni, l’EIU cerca di basarsi su qualcosa di più tangibile e obiettivo per redigere le proprie classifiche. All’inizio si era pensato di definire la “vivibilità di una città” partendo dal punto di vista dei non residenti, ma presto le classifiche si sono trasformate in uno strumento delle città per pubblicizzare sé stesse in concorrenza con altre realtà metropolitane. Naturalmente tale impegno ha un effetto positivo anche sull’attività governativa, poiché le città, per salire nella classifica, si impegnano concretamente a migliorare i livelli della qualità della vita. In sostanza l’EIU prende in considerazione le 140 città più grandi del mondo e le mette a confronto, stabilendo alcune categorie: stabilità, sanità, educazione, infrastrutture, cultura e ambiente. In base a questi parametri, nel 2013, le città inglesi sono risultate quelle più vivibili, occupando ben otto tra i primi dieci posti in classifica. Alla luce di questi risultati, però, non sono mancati nemmeno i detrattori, convinti che il risultato non possa che essere anglocentrico, essendo l’ente organizzatore inglese. Ironicamente il New York Times nel 2010 ha scritto che “l’Economist identificava la vivibilità di una città col fatto che in essa si parlasse inglese”. A essere sinceri ci sono molte città non inglesi nella classifica, a partire da Vienna che si colloca al secondo posto, fino a Santiago del Cile che, nell’altro emisfero, si colloca al sessantatreesimo posto. Bisogna, però, anche ammettere che le prime posizioni sono quasi tutte occupate da città australiane e canadesi. Effettivamente i due paesi mostrano alcuni attributi in comune, oltre alla lingua inglese, che, secondo gli esperti della EIU le rendono straordinariamente vivibili. Sono entrambi molto grandi e ricche, hanno una bassa densità di popolazione e città di media grandezza, una combinazione vincente quando si parla di qualità della vita, secondo le relazioni dell’EIU. Le città che presentano questa conformazione, infatti, hanno bassi livelli di criminalità, infrastrutture funzionali e numerose possibilità di svago. In confronto le grandi città come New York (posizione numero 56), Londra (55), Parigi (16) e Tokyo (18), tendono a essere vittime del proprio successo: attraggono, questo è vero, molte persone per via del loro fascino scintillante, ma questo, in definitiva, si risolve in un tasso maggiore di criminalità, una congestione dei trasporti e mancanza di stabilità per via del terrorismo. Le grandi città americane, in particolare, piombano in fondo alla classifica, nonostante l’apparente somiglianza con le loro controparti canadesi, sia per via di un tasso più alto di criminalità, sia a causa della difficoltà nell’accedere ai servizi pubblici per la salute. Inoltre le città americane di media grandezza tendono ad avere meno attività culturali rispetto alle loro omologhe europee e anche questo fattore le fa cadere ai piedi nelle classifiche.
Non sto dicendo che le dimensioni di una città sono direttamente proporzionali alla forza della sua offerta culturale (molte città cinesi di dimensioni gigantesche con una densità di popolazione da brivido, non sono certo ai primi post per l’accessibilità alla cultura), tutt’altro. L’EIU ha stimato che la percentuale di vivibilità è aumentata complessivamente dello 0,6 per cento negli ultimi cinque anni, in funzione di una maggiore stabilità e sicurezza in alcune aree del mondo. D’altro canto sono state espulse dalla classifica città come Damasco, a seguito dello scatenarsi del conflitto in Siria, e molte città della penisola araba e dell’Europa sono crollate in fondo alla classifica per via delle numerose proteste che le hanno tormentate negli ultimi anni.
Se si considera di anno in anno, i livelli di vivibilità sembrano stabili. Se, invece, si prendono in esame periodi di tempo più lunghi, emergono trend ben precisi. Ad esempio tra 2000 e il 2010, una stoccata alla vivibilità era stata inferta dalla minaccia del terrorismo, mentre in questa decade la peggior minaccia contro la possibilità di vivere bene sono i conflitti civili in generale. Delle ottantasei nazioni che sono state prese in considerazione negli ultimi cinque anni, solo trenta hanno mostrato risultati positivi, vale a dire di crescita verso un migliore livello di vivibilità e tra esse vi sono sorprendentemente alcuni paesi in via di sviluppo, come la Colombia e l’Algeria. Un terribile declino, invece, ha colpito città come Tripoli, in Libia, Il Cairo, in Egitto, Amman, in Giordania e Panama City a Panama. Resta da vedere per quanto tempo Melbourne riuscirà a mantenere il suo titolo di città più vivibile del mondo.
Nel 2010 è riuscita a spodestare Vancouver dal trono che occupava da ben dieci anni, grazie alla congestione verificatasi nella città canadese per via di nuovi progetti di costruzione. Nulla garantisce che dopo aver portato a termine i lavori, la cui conclusione è prevista per la fine del 2014, Vancouver non possa riprendersi il titolo.
Cosa fa di Melbourne una delle città più vivibili al mondo
Se ancora ti stai chiedendo se Melbourne valga davvero la pena di essere visitata durante il tuo viaggio alla scoperta dell’Australia, considera che è stata nominata dalla rivista americana “The Economist”, in ben tre occasioni, la città più vivibile del mondo. Il perché di questa scelta? Poco traffico, ampi spazi verdi, vivacità sociale e culturale sono solo alcuni dei motivi per cui è stata selezionata e preferita a tante altre candidate e per cui risulta a pieno titolo una delle città più amate di tutto il continente australiano. Ecco la testimonianza di chi ha lasciato tutto, è approdato a Melbourne e l’ha definita “la città ideale”.
P.K. ha lasciato la città di Cork nel 2010 per cercare lavoro dopo l’esplosione della bolla immobiliare in Irlanda, con il conseguente esaurimento del settore delle costruzioni. Si è trovato dall’altro lato del globo e più precisamente a Melbourne, in Australia, dove ha avviato una nuova carriera come carpentiere, è riuscito a guadagnare una consistente somma di denaro e ha cominciato una nuova vita nel fiorente sobborgo di Kensington. Riflettendo sul suo viaggio e sulla sua esperienza P.K afferma: “Melbourne è riuscita a centrare molti obiettivi riguardo a come una città dovrebbe essere pianificata e sviluppata: è sicura e i livelli di criminalità sono relativamente bassi”.
E continua: “Il clima è gradevole, ci sono molti parchi e strutture pubbliche, la città è provvista di buone scuole, ospedali, strutture per la prevenzione e la tutela della salute del cittadino, infrastrutture importanti come l’aeroporto internazionale, mezzi di trasporto efficienti, il tutto curato nei dettagli”.
Il signor P.K. ha, però, anche qualche piccola lamentela da fare: “Il costo degli affitti è troppo elevato e sta generando un’espansione urbana incontrollata, l’intrattenimento è costoso e i trasporti pubblici possono diventare un vero problema nelle periferie”.
Tuttavia, sostiene, nonostante i prezzi più elevati, trascorre molto più tempo fuori casa a Melbourne di quanto non facesse in Irlanda, sia per fare esercizio fisico che per socializzare, oltre che per visitare gli innumerevoli splendidi luoghi della città. E poi conclude: “Da quando vivo qui, trascorro molto meno tempo in automobile”.
Melbourne vs. New York
Le parole del nostro amico P.K. trovano conferma nelle testimonianze di tanti altri che sostengono che Melbourne sia la New York d’Australia. Le differenze, però, sono evidenti non appena si mette piede fuori dall’aeroporto di Tullamarine, l’aeroporto internazionale di Melbourne, per prendere un taxi. È immediatamente chiaro che, a parità di distanza, i trasporti sono molto più veloci e più fluidi di quelli in qualunque altra metropoli del mondo, New York inclusa. Eppure le due città hanno anche molte cose in comune: entrambe sono le capitali culturali dei rispettivi paesi, sono città protagoniste negli sport e sono popolate di etnie proveniente da ogni angolo del globo. Ma se torniamo alle differenze, si scopre che, al di là delle dimensioni, ci sono aspetti meno evidenti e che potrebbero sfuggire a chi visita Melbourne e New York per la prima volta che distinguono fortemente le tue cities.
Tanto per cominciare il tasso di omicidi a Melbourne è nettamente inferiore di quello di New York: nella capitale australiana le cifre si attestano intorno al 2,7 su centomila abitanti, mentre per la città statunitense i dati rivelano un 6,4 su centomila. La minaccia di atti di terrorismo a Melbourne è di gran lunga inferiore a quella esistente a New York, gli spazi verdi sono molto più estesi, la città dovrebbe eliminare completamente l’uso del carbone entro il 2020 e se parliamo poi di accesso ai servizi pubblici come scuola e ospedali, New York è completamente fuori gioco. Si pensi che New York viene usata come punto di riferimento dall’Economist Intelligence Unit ogni hanno quando stila la classifica delle città più vivibili al mondo, ed ecco perché ora è facilmente comprensibile come mai Melbourne sia risultata più volte vincitrice.
Numeri utili Melbourne
Taxi sull’acqua Melbourne Water Taxis 0416 068 655
Pullman turistici AAT Kings (03) 9663 3377; Australian Pacific Tours 1300 655 965
Noleggio bici Rentabike @ Federation Square 0417 339 203; Bike Now (A sud di Melbourne) (03) 9696 8588; St Kilda Cycles (03) 9534 3074.
Vivere a Melbourne: eventi
- Australian Open: il più importante torneo di tennis australiano che è anche una delle quattro prove dello Slam, si tengono a gennaio;
- Big day out: manifestazione di musica rock;
- Capodanno cinese;
- Melbourne Fashion Festival: festival della moda;
- Melbourne Food & Wine Festival: tributo alla cultura enogastronomica australiana e internazionale a marzo;
- Gran Premio di Formula 1: la pista di Albert Park ospita uno dei gran premi del campionato del mondo di Formula 1 a marzo;
- Melbourne International Film Festival: festival cinematografico di levatura internazionale;
- Melbourne Festival: arti visive, teatro, danza e musica durante serate all’aperto o all’interno di locali, una buona alternativa al Melbourne Fringe Festival e si tiene ad ottobre;
- AFL Finals: gli appassionati di sport dovranno cercare la difficile strada dell’acquisto dei biglietti per le finali di football australiano, a settembre;
- Melbourne Cup: non è solo un concorso ippico, ma un vero e proprio evento simbolo della città; In questi giorni oltre alla corse si susseguono una serie di eventi che interessano ogni settore e si tiene a novembre;
- Boxing Day Test: il boxing Day a Melbourne non è molto diverso da un incontro di cricket e si tiene a dicembre.
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