Viaggiare in Australia da backpacker significa intraprendere un viaggio di lunga durata e munito del minimo indispensabile: pochi soldi e zaino in spalla, pagandosi l’avventura con lavori saltuari.
Ecco le testimonianze di quattro dei 150.000 backpackers che lavorano oggi in Australia.
Viaggiare in Australia: un ruolo importante per l’economia australiana
I backpackers provenienti da tutto il mondo aiutano l’economia del Queensland, non soltanto per quanto riguarda il settore turistico, ma soprattutto per il loro lavoro nel settore agricolo (occhio a non farti sfruttare, ne ho parlato qui). Infatti sono molte le fattorie del Queensland che assumono i backpackers per raccogliere e ordinare la frutta e la verdura, così come per potare gli alberi, diserbare, piantare i germogli e svolgere altri lavori manuali.
Marco, Justine, Per e Ryo sono quattro dei circa 150.000 turisti lavoratori attualmente in Australia. Vengono da diverse parti del mondo e oggi lavorano nella stessa fattoria di macadamia a Bauple, a nord di Gympie nel Queensland del sud.
Ecco le loro impressioni a proposito del nuovo stile di vita che conducono in Australia e dell’impatto che questo cambiamento ha avuto sulle loro vite.
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La vita avventurosa di Marco, dai safari del Sud Africa ai wallabies australiani
Marco è di origini italiane e ha passato tre anni a fare la guida turistica dei safari nel Sud Africa, ma ora per via di un problema con il suo visto non può tornare nel continente nero per un anno.
“Il giorno di scadenza del visto nel Sud Africa è stato scritto a penna e il ragazzo che ha scritto la data iniziale ha probabilmente cancellato senza volere la scritta: ora non si vede più e loro pensano che sia stato io a farlo volutamente”, ha detto Marco. “Così adesso non sono autorizzato a tornare in Africa fino a settembre 2016. Non mi restava che prendere il mio zaino in spalla e scegliere una nuova destinazione. Mi piace la vita selvaggia e amo stare all’aperto, così mi sono chiesto: cosa è rimasto là fuori di ancora selvaggio? Le aree remote del continente australiano.”
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Marco ha scelto di viaggiare in Australia con un visto vacanza lavoro di un anno (il famoso Working Holiday Visa) e dopo questo periodo ha in programma di tornare a lavorare nell’industria del turismo. Allo stesso tempo il suo impiego nella fattoria di Bauple, che è circondata dalla foresta, gli ha dato l’opportunità di incontrare i wallabies (marsupiali simili ai canguri ma di dimensioni inferiori, ne abbiamo parlato qui) e gli altri uccelli e animali nativi della zona come i suini selvatici.
Il ragazzo afferma di sentire la mancanza della sua famiglia e di essere circondato da persone che parlano l’Italiano, ma non prova nostalgia per il suo Paese natale. “Non consideri casa tua il posto in cui sei nato, ma il posto al quale nel profondo del tuo cuore senti di appartenere”, ha affermato Marco. “Per quanto mi riguarda, ora casa mia è il Sud Africa, sento vibrazioni positive quando sono in quel posto”. La vita da backpacker ha permesso a Marco di trovare la sua vera casa.
Dalla fattoria francese a quella australiana: Justine sente la differenza!
Justine è cresciuta nella fattoria della sua famiglia in Francia, coltivando piante come le barbabietole, le patate, le cipolle e l’orzo. “Amo questa vita e voglio portare avanti la fattoria di mio padre quando lui non potrà più”, ha detto Justine.
La ragazza che da sempre sognava di viaggiare in Australia, è oggi nella terra dei canguri per migliorare la sua conoscenza della lingua inglese prima di dedicarsi nuovamente agli studi presso l’Università dell’agricoltura in Francia. Visto il suo passato in fattoria, gran parte dei lavori dei quali si occupa attualmente nell’azienda agricola le sono familiari, nonostante ci siano alcune differenze alle quali deve abituarsi. “Qui il sole sorge prima che in Francia, così ci dobbiamo svegliare molto prima”, ha detto Justine. “In Francia cominciamo a lavorare alle sette del mattino e finiamo alle sei o sette di sera, ma qui si lavora dalle cinque, così le mattinate sono molto lunghe”.
Il fatto che gli agricoltori australiani inizino a lavorare così presto al mattino li aiuta a evitare le ore in cui batte più forte il sole, un problema meno preoccupante in Francia, dove il clima è molto più fresco. Ma Justine ha ancora difficoltà ad abituarsi alla sveglia che questo viaggio da backpacker le impone!
Per è sorpreso dalle distanze e dal paesaggio australiano
Per arriva dalla Danimarca e sta viaggiando per allargare i suoi orizzonti e sperimentare cose nuove prima di sistemarsi e intraprendere la carriera che ha scelto per il proprio futuro.
“Un domani voglio lavorare nel campo legislativo, ma finora ho fatto un sacco di cose diverse, ottenendo un po’ di esperienza in diversi ambiti lavorativi”, ha affermato Per.
Il ragazzo dice che viaggiare in Australia lo sta aiutando a provare empatia e a sviluppare le sue capacità di relazionarsi con gli altri. “Ti adatti velocemente, impari a capire le persone e a comunicare”.
Qualcosa che è venuto meno naturale a Per è stato adattarsi alle distanze presenti in uno stato grande come l’Australia. “Viaggiare da Bauple a Bundaberg richiedeva circa due ore di macchina; se avessi guidato per due ore da casa mia avrei superato i confini del mio stato”, ha detto. “In un giorno di viaggio si possono praticamente raggiungere i confini dell’Europa, ma spostarsi per lo stesso tempo qui significa andare solo un po’ più lontano lungo la costa.”
Pure il paesaggio è stato uno shock per il giovane. “Anche vicino a casa mia ci sono delle spiagge sabbiose, ma l’ambiente che contorna quelle australiane – la foresta pluviale, i cespugli e tutto il resto – è innaturale tanto per me quanto per uno Scandinavo”.
Ryo è stato incantato dalle stelle
Ryo arriva dal Giappone ed ha deciso di viaggiare in Australia solo per un paio di settimane. È venuto qui per una vacanza lavoro per migliorare il suo Inglese, ma finora è stato un allenamento anche per le sue abilità di guida. Lavorando in una fattoria di macadamia, Ryo ha sviluppato le sue abilità di guida molto più che nella vita di tutti i giorni a Tokio, non senza pericoli: gli è capitato infatti di scontrarsi con un muro mentre parcheggiava!
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La prima cosa che ha colpito Ryo dell’Australia sono state le stelle. “A Tokio non si possono vedere molte stelle”, ha detto il ragazzo. “Qui invece se ne possono osservare tante, e la Via Lattea è davvero uno spettacolo meraviglioso!”.
Se vuoi sapere tutti i migliori posti dove ammirare le stelle in Australia, leggi questo articolo.
Vivere da backpacker, ha cambiato questi ragazzi, è stata un’esperienza di cui tutti vanno fieri e che probabilmente gioverà anche al loro curriculum. Se vuoi scoprire anche tu cosa significa passare un periodo di tempo fuori porta, prendi il tuo zaino da viaggio, pochi spiccioli e una buona dose di spirito d’avventura!
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Ci vediamo in Australia!