Avete deciso di trasferirvi per un po’ in Australia. Tutto è pronto, ma non volete lasciare a casa il vostro fido amico a quattro zampe? Ora che avevate le idee chiare su visti e certificati, un nuovo dubbio vi assale, qual è la procedura per portare con me il mio cucciolo? Leggete le prossime righe per farvi un’idea di tutto ciò che occorre per non arrivare in Australia da soli.
Regole molto severe
Portare il proprio animale di compagnia con sé nella Terra di sotto richiede diverse spese e numerose riflessioni. Vediamo innanzitutto, a grandi linee, tutto ciò che serve per ottenere l’ambito permesso.
Portare il vostro animale in Australia: come fare
Le fasi da seguire prevedono innanzitutto che vi accertiate dell’ammissibilità del vostro animaletto. Alcune razze sono proibite. Inoltre, ricordate che cani e gatti devono avere il microchip. A questo punto occorre presentare domanda per ottenere il permesso, chiamato Permit to Import.
Una volta approvato il permesso, saranno necessari diversi certificati veterinari e nell’email di conferma vi saranno spiegate tutte le fasi da seguire per ottenerli.
Un altro problema sarà la quarantena, che approfondiremo tra qualche riga, alla quale gli animali dovranno essere sottoposti, prima di essere liberi di calpestare le strade cittadine al vostro fianco. Ho sottolineato al vostro fianco perché in Australia ci sono molte regole da rispettare da parte di padroni e cuccioli.
Ci sono centri per la quarantena a Perth, Sydney e Melbourne. Tenete presente però che la richiesta per far ospitare gli stranieri a quattro zampe è molto alta e i posti disponibili limitati. Chiariti i primi passi da compiere, dovrete cercare un Veterinario riconosciuto dal Governo nel paese di provenienza, e dovrete preparare il necessario per assicurare il viaggio al vostro piccolo amico.
Vaccinazioni e certificati
Sempre quattro giorni prima della partenza occorrerà completare il Certificato Veterinario di tipo A, mentre il giorno di partenza si dovrà essere in regola con il Certificato veterinario di tipo B.
Animali in aereo e quarantena
Seguendo questo link troverete tutti i costi previsti per il periodo di quarantena. Sul sito web, inoltre, ci sono numerosissime raccomandazioni, come prima tra tutte quella di informarsi bene con il proprio veterinario di fiducia per sapere se il proprio animale sia in grado di sopportare uno stress così pesante.
Altre considerazioni da fare sono i prezzi molto alti per il posto in aereo, come già ho scritto, e il fatto che tutto l’iter per sbarcare in Australia col proprio amico a quattro zampe richiederà tantissimo tempo: bisogna iniziare anche più di un anno prima a preparare i documenti indispensabili ed inviare le richieste necessarie.
A questo punto, non resta che prendere la vostra decisione. Ma, ne vale davvero la pena?
Una piccola spiegazione sulla chiusura
Parto dal presupposto che sono cresciuto avendo cani e che insieme al cavallo, sono la mia più grande passione. Ora, a distanza di qualche anno dal mio arrivo in Australia posso confermare che dal mio punto di vista, se si hanno altre alternative, ovvero lasciare il proprio animale alla propria famiglia, per quanto doloroso possa essere, rimane la scelta migliore.
In oltre due anni in Australia ho cambiato oltre dieci case e quattro posti di lavoro, una situazione stressante che lo sarebbe stata ancora di più per il mio cane. Inoltre esco la mattina e rientro la sera e questo è uno stile di vita prettamente comune a moltissimi qui in Australia, forse alla maggior parte.
Magari il vane in Italia è già inserito in un gruppo familiare e sradicarlo per introdurlo in un ambiente totalmente nuovo, per non parlare del lungo viaggio e processo di quarantena, è una cosa che a mio avviso è da evitare.
Qui non stiamo parlando di una vacanza in Francia, ma di un’esperienza dall’altra parte del mondo e verso un futuro ignoto, perchè si, l’idea è quella di un futuro migliore ma prima che si possa concretizzare magari passano anni e in più avere la preoccupazione di un fido a casa potrebbe metterci ancora più stress.
Il discorso cambia invece quando, una volta arrivati si trova un buon lavoro, magari uno sponsor, una casa stabile e solo in qual caso si può pensare a far arrivare in Australia anche il cane.