Obesità in Australia: un pericolo da non sottovalutare
L’obesità è diventata oggi uno dei problemi di sanità globale più allarmanti. Poco più di due miliardi di persone al mondo (circa un terzo della popolazione globale) sono sovrappeso o obesi. Pensa che la obesità in Australia ha raggiunto i livelli degli Stati Uniti: si tratta di circa undici milioni di persone con problemi di peso. Ma come fare per cambiare la situazione?
I fatti: numeri spaventosi per la obesità in Australia e nel mondo
L’obesità è diventata una grande sfida mondiale per la salute.
Nel 2014 il giornale medico “The Lancet” ha pubblicato un articolo a proposito dell’obesità nel mondo, che riportava i risultati di uno studio longitudinale che partiva dal 1980 per arrivare al 2013, un’analisi sistematica per il Global Burden of Disease Study 2013. I risultati della ricerca sono stati i seguenti:
- Nel 2010 l’obesità e il sovrappeso hanno causato tra i tre e i quattro milioni di morti l’anno;
- La proporzione di adulti sovrappeso dal 1980 al 2013 è passata dal 28,8% al 36,9% negli uomini e dal 29,8% al 38% nelle donne;
- Per quanto riguarda le nuove generazioni, i numeri non promettono bene: nel 2013 il 23,8% dei bambini e il 22,6% delle bambine era sovrappeso o obeso. In particolare riferendosi alla obesità in Australia si tratta di un bambino su quattro;
- È inoltre emerso che quasi il 63% della popolazione adulta australiana è sovrappeso, contro il 49% del 1980. Si parla di circa undici milioni di persone, di cui poco più di cinque milioni sono obesi. Questo significa che i numeri dell’Australia sono oggi pari a quelli degli Stati Uniti.
- Nonostante il Paese con più problemi di obesità nel mondo sia la Nuova Zelanda (con il 66% degli abitanti sovrappeso), la percentuale di persone affette da obesità in Australia sta aumentando più rapidamente che in ogni altro stato.
Le cause della obesità in Australia
Le cause di questo fenomeno spaventoso, in Australia come nel resto del mondo, sono il consumo esagerato del cosiddetto “cibo spazzatura” e una carenza di esercizio fisico. Il dipartimento della sanità e dell’invecchiamento australiano consiglia almeno un’ora di esercizio al giorno, soprattutto per i bambini dai 12 ai 17 anni. Inoltre viene sconsigliato di passare più di due ore davanti agli schermi (televisione, videogiochi ecc.), scongiurando così ulteriormente il problema della sedentarietà.
Ma a quanto pare anche il background socioeconomico incide sul peso nell’età dello sviluppo: da alcune ricerche risulta che i bambini che crescono con meno opportunità finanziarie sono più inclini a diventare sovrappeso rispetto agli altri.
Le statistiche relative ai giovani hanno un peso maggiore perché è opinione diffusa che educare il pubblico infantile sia di primaria importanza per fermare la crescita dei tassi di obesità nel mondo.
Per sapere di più a proposito della cucina australiana leggi anche questo articolo e se vuoi, nel podcast qui sotto ti parlo di come (secondo me) si mangia in Australia.
Gli effetti dell’eccesso di peso
Il peso eccessivo comporta gravi problemi di salute: si parla di aumento del rischio di morte prematura ma anche di disturbi psicologici. Il più diffuso problema di salute legato al sovrappeso è il diabete di tipo due, ma non si tratta dell’unica patologia in cui si può incorrere: anche malattie cardiovascolari e respiratorie, ipertensione, osteoartrite e alcune forme di cancro vanno considerate tra le conseguenze dell’obesità.
Problemi forse meno evidenti ma che hanno altrettanto peso sono gli effetti psicologici e l’alterazione della qualità di vita. Gli obesi sono soggetti a bassa autostima, ansia e depressione. Inoltre soprattutto negli adolescenti aumentano i rischi di incorrere in disturbi dell’alimentazione come l’anoressia o la bulimia.
L’opinione degli esperti
Il professor Rob Moodie, ex presidente della National Preventative Health Taskforce, ha affermato che la nostra dieta è cambiata drasticamente nel corso degli ultimi 30 anni. I cibi di cui si nutre gran parte della popolazione purtroppo sono ricchi di zuccheri e grassi. Il governo dovrebbe scoraggiare l’industria dei fast food e smettere di pubblicizzare alimenti poco salutari, dando il buon esempio ai bambini.
Jane Martin, portavoce della Obesity Policy Coalition, ha affermato che l’obesità è un problema che i governi possono affrontare in diversi modi. Ad esempio con delle campagne educative promosse dallo stato.
Seguire l’esempio della campagna contro il tabagismo
Per l’Australia utilizzare una campagna educativa si è già rivelato efficace per quanto riguarda il tabagismo: l’iniziativa è stata talmente efficace da aver provocato una diminuzione del numero di fumatori in modo esemplare.
La manovra consisteva nel vendere i pacchetti di sigarette con sopra le immagini dei devastanti effetti del fumo. Alcuni hanno definito tali immagini scioccanti, altri pensano che non basti vedere qualche fotografia a limitare il desiderio dei tabagisti. Però l’Istituto Australiano di Sanità ha riportato che la percentuale di fumatori tra i maggiorenni è scesa dal 15,9% al 13,3% e le morti causate dal tabagismo sono scese al 6,5%.
Si può dire che oggi la obesità in Australia, ma non solo, causi più morti del tabagismo. Infatti secondo uno studio del dipartimento della sanità australiano pubblicato sull’Australian Journal of Public Health, il contributo del peso eccessivo sulla cattiva salute è più che raddoppiato in appena sei anni.
Il tasso di obesità in Australia: una triste prospettiva per il futuro
Secondo una previsione del Centre of Research Excellence in Translating Nutritional Science to Good Health, nel 2025 circa due terzi della popolazione australiana avrà seri problemi di peso e un terzo svilupperà il diabete di tipo due nel corso della propria vita.
Quattro associazioni di consumatori e mediche hanno chiesto al governo di prendere provvedimenti; si è parlato in particolare dell’introduzione di una tassa sulle bevande contenenti zucchero e della regolamentazione della pubblicità alimentare rivolta ai bambini.
L’85% degli intervistati in uno studio condotto dal Consumers Health Forum ha dichiarato di ritenere il consumo di cibo poco salutare un problema da risolvere con urgenza.
Fiona Nash, vice-ministro per la salute, ha lanciato la proposta di introdurre il metodo Health Star Rating, anche chiamato “metodo delle stelle”. Questo sistema consiste nell’attribuire ad ogni alimento un numero di stelle che può variare da mezza stella a cinque a seconda del contenuto di sale, zucchero e grassi, cioè del valore nutrizionale.
Le iniziative già in atto contro la obesità in Australia
In seguito alle ricerche che hanno mostrato i dati spaventosi riguardanti la obesità in Australia, sono nate diverse associazioni con lo scopo di prevenirla e curarla.
Il Dipartimento di Salute e Invecchiamento australiano nel 2010 ha commissionato al National Health and Medical Research Council la creazione di un documento con le linee guida da seguire per evitare l’obesità negli adulti, negli adolescenti e nei bambini (Clinical Practice Guidelines for the Management of Overweight and Obesity for Adults, Adolescents and Children in Australia). Queste linee guida promuovono programmi sani di consumo e un maggiore esercizio fisico come primo approccio alla gestione della obesità per gli individui.
Inoltre il governo australiano per promuovere uno stile di vita sano ha dato vita ad un sito dedicato alla salute (A Healthy and Active Australia), dove è possibile trovare tutti i dati relativi all’obesità nel Paese, le pubblicazioni a riguardo, le iniziative contro il sovrappeso e una serie di raccomandazioni e linee guida da seguire per evitare di incorrere nel problema dell’obesità.
Una nota conclusiva sul problema di obesità in Australia
Ora che il problema è stato chiaramente identificato, non solo il governo ma tutti i cittadini dovranno pensare alla propria salute e cercare di modificare il proprio stile di vita, in linea con i suggerimenti dello stato australiano. Le iniziative per incoraggiare un cambiamento sono tante, le associazioni ancora di più. Ora sta agli australiani accettare l’aiuto che il governo sta dando. In fondo le campagne educazionali avranno anche un peso, ma sta agli individui pensare alla propria salute e non scoraggiarsi.