Il Morisset park è rinomato per essere il luogo dove vedere i canguri in libertà. Ecco l’esperienza di una divertente gita fuori porta a Sydney in una domenica libera.
Se hai voglia di vivere un’esperienza emozionante e tipicamente australiana, ma hai molti fondi da spendere, né troppi giorni giorni a disposizione, ho l’attività giusta per te: una gita fuori porta al Morisset Park per vedere i canguri in libertà.
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Il Morisset park
Fin da quando sono arrivata a Sydney lo scorso luglio, ho desiderato visitare questo parco così rinomato tra i turisti per l’incredibile numero di esemplari di canguri che si possono vedere saltellare liberamente in mezzo ai prati e nella boschi. Domenica scorsa sono finalmente riuscita a realizzare questo desiderio e, nonostante il tempo avverso sono partita alla volta di Morisset Park insieme alla mia coinquilina che per ironia della sorte si chiama proprio come me, Rachele, tanto da aver coniato il soprannome “Le Rachelas”. Per prima cosa ti suggerisco di andarci di domenica, così da spendere solo 2,50 dollari di viaggio in tutto il giorno (per chi non lo sapesse a Sydney l’Opal card la domenica ti consente di viaggiare ovunque e con qualsiasi mezzo a soli 2,50 dollari!).
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La direzione da prendere è verso Newcastle partendo da Central station, mentre la durata del viaggio è approssimativamente di circa due ore, durante il quale, se non vuoi leggere, dormire o chiacchierare, puoi ammirare lo splendido panorama naturale che si allarga subito fuori Sydney, ricco di vegetazione, corsi d’acqua e animali.
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L’arrivo al parco
All’arrivo alla stazione di Morisset station avrai due possibilità: prendere uno shuttle che al prezzo di 3 dollari ti porterà direttamente nell’area migliore per l’avvistamento dei canguri, oppure avviarti a piedi per circa quattro chilometri seguendo la cartina che potrai chiedere direttamente in stazione. La pioggia ci ha spinto a propendere per il pulmino, anche se ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto camminare in mezzo ai boschi.
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Avendo piovuto abbondantemente, i prati erano completamente zuppi d’acqua, ma la buona notizia è che il numero di canguri era altissimo, proprio grazie alla pioggia che li ha spinti ad uscire fuori dalle zone d’ombra. Un vero e proprio spettacolo! Prima di scendere dal veicolo, il conducente si è raccomandato di non dare da mangiare ai canguri, di non avvicinarsi troppo e di stare alla larga da quelli particolarmente grandi: “Se non volete perdere un occhio!”. Come dire: “Fai attenzione!”. E’ vero che probabilmente questo canguri sono abituati alla presenza umana tanto da non scappare e, anzi avvicinarsi per curiosità o per la ricerca di cibo, ma restano comunque animali selvatici.
Nonostante l’espresso divieto a nutrire i canguri, si vedono molti turisti allungargli carote o banane o erba di cui sono ghiotti. I piccoli canguri si avvicinano senza paura ed è in quel momento che è possibile scattare splendide foto insieme. Qualcuno addirittura si immortala in un selfie coi canguri da manuale, pronto a postarlo sui social network un attimo dopo.
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Curiosità sui canguri
Per chi non lo sapesse il canguro appartiene alla famiglia dei Macropodidi e all’ordine dei marsupiali. Il primo nome deriva dal latino e significa “grandi piedi” e fa riferimento alle dimensioni delle zampe inferiori nettamente più grandi e sviluppate di quelle anteriori, mentre i marsupiali hanno come caratteristica la presenza di una tasca anteriore dove si sviluppano i piccoli crescono e completano il loro sviluppo.
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Esistono circa sessanta specie di canguri che si differenziano per colore, caratteristiche, peso e dimensione e l’Australia è il Paese che ospita il numero maggiore di esse insieme alla Nuova Guinea. Curiosità per curiosità: i canguri non hanno la capacità di retrocedere, sono uno degli unici animali che salta solo in avanti! Il più piccolo può pesare solo un chilogrammo, mentre il più grande fino a 90 chili e per spostarsi saltano aiutandosi con la loro possente coda.
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Passeggiando per Morisset park abbiamo visto canguri in gruppo, piccole famigliole comprese tenere mamme canguro con il piccolo letteralmente “incastrato” nel marsupio, canguri che si grattavano, canguri che giocavano e si stiracchiavano, canguri sdraiati al sole e canguri saltellanti.
Proseguendo la passeggiata abbiamo costeggiato il lago e ci siamo fermate in una delle tante aree attrezzate per picnic e abbiamo consumato un pasto frugale preparato la mattina. Una giornata indimenticabile!
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Quindi se anche tu non sai come passare la tua domenica libera e vuoi fare l’esperienza di vedere i canguri, animali simbolo dell’Australia, non perdere l’occasione di fare visita a questo parco splendido che in una manciata di ore potrà regalarti forti emozioni e un incredibile contatto con la natura.