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Le comunità australiane: gli Australiani Italiani

Secondo il censimento del 2001, più di 800.000 Australiani (il 4.3 per cento) si dichiarano discendenti di italiani con 218.718 residenti stabilmente australiani che sono nati in Italia. Più dell’80% dei residenti nati in Italia hanno ottenuto la cittadinanza australiana. L’italiano è la seconda lingua più parlata in Australia con più di 353.000 persone che la parlano. Nel 2003, più di 41.000 italiani hanno visitato l’Australia e più di 71.000 australiani sono venuti in visita in Italia. Si stima che in Italia vivano almeno 30.000 australiani.

I primi Italiani in Australia

Antonio Pigafetta

Si crede che i primi italiani che hanno avvistato l’Australia fossero marinai, appartenenti alla spedizione spagnola capitanata da Magellano nel 1520. Uno di loro, Antonio Pigafetta, ha tenuto il diario di questo viaggio. Il primo italiano ad aver messo piede sul territorio australiano molto probabilmente è stato Mario Sega, un marinaio di Genova, che è arrivato in Australia a bordo di una nave olandese, la Eendracht, nel 1616. È sbarcato a Shark Bay nell’Australia Occidentale ed è fuggito con una donna Aborigena. Gli italiani che dopo di lui hanno messo piede sulla terra d’Australia sono stati Giacomo Matra e Antonio Ponto, che erano a bordo dell’Endeavour con il Capitano James Cook durante il suo viaggio di esplorazione nel 1770. Nei primi giorni della colonizzazione è arrivato un gruppetto di italiani, costituito da detenuti e marinai, tra cui anche molti marinai siciliani fatti prigionieri e deportati dall’Inghilterra.

Nel corso dell’Ottocento

Nel 1843 tre sacerdoti italiani sono stati portati a Sydney da John Polding, il primo vescovo cattolico in Australia. Al loro seguito sono giunte moltissime suore, accompagnate da numerosi sacerdoti e missionari che hanno aiutato il lavoro degli Irlandesi nel portare la chiesa cattolica in molte zone dell’Australia.

Dalla corsa dell’oro nel 1850 il numero di Italiani in Australia è cresciuto costantemente. Raffaello Carboni si è unito ai minatori, divenuto un contestatore ed  stato l’autore dell’Eureka Stockade, la principale causa scatenante della rivolta dei minatori.

Nel 1855, una nave sarda, la Goffredo Mameli, ha portato 84 migranti. Nel 1881 317 migranti italiani sono stati accettati con lo statous di rifugiati dopo il fallito tentativo di colonizzare un’isola fuori dalla Nuova Guinea. Loro alla fine si sono sistemati nei pressi di Lismore, in quella che è diventata la New Italy, la Nuova Italia.

Gli italiani famosi nella storia australiana

Dalla fine del secolo ci sono stati dottori, artisti, musicanti, sacerdoti, ingegneri, scienziati, uomini di successo e intellettuali nati in Italia e trasferitisi in Australia. Alcuni di questi hanno dato un contributo notevole al processo di colonizzazione.

Tra questi c’è stato il Dottor Tommaso Fiaschi. Arrivò a Sydney nel 1875 e ha istituito uno studio medico a Windsor. Ha dato un notevole contributo medico e militare distinguendosi in numerose guerre  ed ha ottenuto riconoscimenti come il Distinguished Service Order per l’incredibile coraggio e la devozione alla causa. Pietro Baracchi è stato presidente della Royal Society of Victoria. Joseph Bosito è stato un farmacista che ha testato i prodotti a base di olio di eucalipto ed è diventato il primo Sindaco di Richmond e in seguito membro della Victorian Legislative Assembly.

Ettore Cecchi è stato un ingegnere civile presso il Public Works Department. Carlo Catani un altro ingegnere civile che ha supervisionato diversi progetti nei dintorni e nel cuore di Melbourne. Ci sono stati anche diversi musicisti originari del Belpaese, come Pietro Cecchi, primo insegnante di Nellie Melba e compositore.

Il novecento

Dal 1891 sono arrivati 3912 italiani in Australia, la maggior parte uomini. Nell’ultimo decennio dell’Ottocento i numerosi migranti italiani si sono stabiliti in comunità molto unite e compatte. Nei primi anni del Novecento pescatori siciliani hanno fondato un grosso gruppo di produzione ittica sulla costa dell’Australia orientale.

L’immigrazione italiana è aumentata enormemente dopo l’istituzione della Federazione Australiana avvenuta nel 1901. Ciò è stato dovuto all’entrata in vigore dell’Immigration Restriction Act ( Comunemente conosciuto come il ‘White Australia’ policy), che ha permesso ai migranti italiani di stabilirsi in Australia per rimpiazzare altra manodopera persa. Al tempo del primo Commonwealth Census nel 1901, la popolazione nata in Italia era aumentata a 5678 unità, e nel 1911 a 6719.

In seguito al subbuglio della Prima Guerra Mondiale i migranti che riempivano i transatlantici hanno spinto a far nascere una vera e propria rotta verso l’Australia. Molti dei migranti erano uomini e trovavano lavoro nelle fattorie.

Le raffinerie di zucchero hanno attratto molti lavoratori nel Queensland, lavori nel settore delle costruzioni e delle fattorie verso Victoria e impieghi nell’ambito delle miniere e della pesca nell’Australia Occidentale. Quando i migranti avevano messo da parte abbastanza denaro molto spesso lo inviavano alle proprie famiglie. Disseminate per tutto il paese c’erano piccole aziende, negozi di frutta e bar che hanno avuto un impatto significato sullo sviluppo economico  culturale dell’Australia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli italiani che vivevano in Australia venivano considerati “nemici stranieri”, anche quelli che erano nati in Australia da genitori italiani. I primi italiani ad essere diventati prigionieri di guerra sono stati marinai e passeggeri delle navi italiani attraccate nei porti australiani, o che navigavano nelle acque territoriali. 268 uomini di mare italiani sono stati internati. Dal 1942 3631 Italiani che vivevano in Australia sono stati internati. L’internamento è terminato nel 1943  quando, in seguito all’armistizio con gli Alleati, l’Italia ha intrapreso la guerra contro il Nazismo tedesco.

Tra il 1947  e il 1976,l’incertezza politica, sociale ed economica in Italia  e un governo in difficoltà ha spinto circa 360000 italiani ad emigrare in Australia dove c’era una notevole possibilità di lavoro e una politica basata sulla convinzione che una crescita sostanziale della popolazione sarebbe stata essenziale per il futuro del paese. Molti dei nuovi arrivati si sono stabiliti a Melbourne, a Sydney e ad Adelaide e in particolare dove era facile trovare lavoro nell’ambito agricolo. Gli uomini trovavano lavoro nelle industrie pesanti, nei lavori di manodopera, nelle costruzioni. Le donne invece, nell’industria leggera o nei negozi, nei bar e in altre piccole attività commerciali.

Sebbene fossero molto ristretti i servizi assistenziali, con il tempo l’immigrazione si è trasformata in immigrazione di ricongiungimento: molti immigrati ormai raggiungevano altri membri della propria famiglia arrivati in Australia da tempo, dai quali venivano aiutati ad integrarsi nel nuovo mondo. Ci si aiutava tra persone che provenivano dalla stessa regione e ciò ha permesso di mantenere vive le proprie origini. A ciò ha contribuito anche la Chiesa Cattolica.

Gli Italiani in Australia oggi

Australian Italian Festival

Gli Australiani italiani celebrano ancora il proprio patrimonio artistico e culturale con festival in giro per il Paese. I più conosciuti sono il Lygon Street Festival a Carlton, Melbourne, e l’Australian Italian Festival – il cui motto è Mangiamo, beviamo e cantiamo, che si tiene a Ingham, nel Queensland del nord. Il La Campana Festival a Queanbeyan è iniziato 48 anni fa e sta crescendo anno dopo anno. Come le festività di stampo sociale che abbiamo appena citato, ci sono molte feste di natura religiosa per celebrare i santi patroni di alcune città italiane. Nell’Australia meridionale circa 40 santi vengono onorati con altrettanti 32 feste ricche di eventi.

Gli italiani hanno dato uno straordinario contributo alla cultura australiana, ma non solo. Notevole è infatti stato anche il contributo offerto ad altri aspetti della vita in Australia, come quelli sociale ed economica. Al giorno d’oggi ci sono moltissimi italiani o australiani di origine italiana che ricoprono ruoli importanti e di potere o che contribuiscono significativamente allo sviluppo del Paese nei più diversi settori.

Tra questi, dal passato ad oggi, troviamo:

Fonti

I dati statistici inerenti la presenza di Italiani in Australia sono stati presi qui  (Department of Foreign Affairs and Trade)

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