Le 10 caratteristiche di un buon datore di lavoro
Vi sarà capitato, ne siamo certi, di chiacchierare con gli amici a proposito dell’ultimo terribile capo australiano che vi tocca sopportare e loro vi avranno risposto per le rime dandovi la possibilità di comparare le diverse situazioni. Tuttavia, anche se si parla molto spesso di capi cattivi, non con altrettanta frequenza si discute di quali caratteristiche qualifichino un buon capo. Perciò come fa un manager australiano a sapere se si sta comportando bene? Semplice: proponiamo a tutti i “boss” australiani un decalogo delle caratteristiche che li renderebbero dei buoni capi agli occhi di tutti i loro dipendenti.
Un buon capo è…
1) Un buon ascoltatore: per gestire gli altri è necessario essere di buoni ascoltatori. Solo così un capo potrà valutare i bisogni dei propri impiegati e provare ad andare loro incontro.
2) Uno che non punta il dito contro: quando si trova davanti a un problema, un buon capo non punta il dito contro i suoi impiegati. Piuttosto si prende la colpa e la condivide coi componenti del dipartimento che ha causato il problema. Puntare il dito fa tanto scuola.
3) Uno che si sporca le mani: quando un capo si rimbocca le maniche per aiutare i propri dipendenti in difficoltà con una scadenza, allora dimostra di essere un buon capo. Perché capisce che se il lavoro non è portato a termine grazie al contributo di tutti, incluso sé stesso, allora il lavoro non può dirsi realmente compiuto.
4) Un mentore: un buon capo è colui che diventa il mentore di propri impiegati. Si tratta di una caratteristica che non viene mai esplicitamente richiesta ai manager ma tutti i migliori la possiedono. Essi fanno in modo che il proprio team cresca e si sviluppi al massimo delle proprie potenzialità.
5) Uno che comunica: dal momento che le capacità comunicative sono ovunque sottovalutate, un manager in grado di comunicare è una rarità preziosa. È quel tipo di manager che tiene gli impiegati sempre aggiornati in modo tale che non vengano mai colti di sorpresa e che riesce a creare un rapporto con tutti in modo tale da facilitare anche l’esposizione di problemi accelerandone la soluzione.
6) Uno di buon umore: un buon capo si riconosce anche dal tipo di umore che circola nella sua sezione. Non che non ci possano essere momenti negativi ma in linea di massima l’atmosfera sarà di positiva condivisione.
7) Uno che fornisce le giuste risorse: un buon capo è colui che mette i propri impiegati nelle condizioni di portare a termine il loro lavoro. Non sempre le società forniscono le giuste risorse e in questi casi un buon capo è colui che pensando fuori dagli schemi riesce ad aiutare il suo gruppo a completare i propri incarichi senza disagi.
8) Uno che sa quello che sta succedendo: il bravo manager non si lascia cogliere di sorpresa a proposito delle cose che accadono nel suo dipartimento. In caso contrario vuol dire che è scollegato dai propri dipendenti.
9) Uno che gratifica i propri impiegati: gratificare regolarmente, e non solo in fase di revisione, gli impiegati meritevoli è una delle caratteristiche del buon capo. Coloro che non lo faranno perderanno dei bravi impiegati.
10) Uno che comprende:quando nella vita privata degli impiegati si fanno urgenti esigenze ed emergenze varie, un buon capo è colui che comprende che il lavoro non è tutto.
Sfortunatamente pochi di noi hanno avuto la gioia di lavorare per capi con simili qualità ma, ammettiamolo, è quello che tutti vorremmo.
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