Torniamo a delle domande un poco più usuali, ma non per questo meno insidiose o importanti durante il colloquio, come quelle su cosa vi interessa nel lavoro per cui state sostenendo il colloquio o su come potreste contribuire allo sviluppo della compagnia. Aggiungiamo una domanda veramente contemporanea, quella sul modo in cui gli impiegati dovrebbero gestire i social network durante l’orario di lavoro.
98) Gli impiegati dovrebbero usare i social media a lavoro?
(Should employees use social media at work?)
Per farsi un’idea della vostra etica lavorativa e della vostra curva dell’attenzione, i datori di lavoro potrebbero chiedervi durante un colloquio se credete accettabile che gli impiegati usino i social media sul posto di lavoro. Nel caso in cui rispondiate in maniera affermativa potrebbero chiedervi in aggiunta quanto tempo credete sia lecito lasciare agli impiegati da trascorrere sui siti social. I datori di lavoro sanno che Facebook, Pinterest, Twitter, Instagram e altri social network sono talmente invasivi nella vita delle persone che sta diventando sempre più comune tra gli impiegati controllarli a ogni ora se non più di frequente. È chiaro che questa cosa potrebbe generare un serio danno alla produttività.
Come rispondere
È importante articolare la vostra risposta in modo da affermare la vostra etica lavorativa senza sembrare troppo accondiscendente ai pareri altrui. Chi lo sa, magari il vostro intervistatore è una di quelle persone che lavora con il profilo di Facebook sempre aperto. Quindi evitate di avere un approccio che potrebbe suonare dispregiativo nei confronti delle persone che vanno spesso sui social media a lavoro. Certo l’onestà è importante, ma sicuramente volete anche chiarire al vostro intervistatore che per voi la priorità è portare a termine un lavoro di qualità e non aggiornare lo status del vostro profilo Facebook o scorrere le pagine di Tumblr. Dopo tutto venite pagati per portare svolgere un compito e non per trascorrere del tempo libero su Internet. Il vostro potenziale datore di lavoro ha bisogno di essere rassicurato sul fatto che siete in grado di gestire il vostro tempo massimizzando la vostra produttività così da guadagnarvi a buon diritto il salario. Nella vostra risposta dovrete dimostrare che avete l’autocontrollo sufficiente per stare fuori dai social network il tempo necessario a portare a termine il vostro lavoro piuttosto che trascorrere il tempo con oziose attività online come forma di procrastinazione.
Rispondere nel modo migliore
Se state sostenendo un colloquio per una posizione che richiede la vostra presenza attiva su Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest o Tumblr, come un lavoro da social media marketer o da strategist, dovreste chiarire che riuscite a tenere separata la vostra vita lavorativa online dalla vostra presenza personale sul web. Potreste dire qualcosa del genere: “So che la natura di questo lavoro mi richiede di passare molto tempo online ma so come rimanere concentrato sul mio lavoro e quindi non mi distraggo tanto facilmente”. Vi diamo qualche altro esempio di risposte costruite sulla base dei suggerimenti che vi abbiamo dato fin qui:
– “Credo che vada bene se gli impiegati entrano per un breve periodo di tempo su Facebook o altri social network una volta al giorno ma questo in fin dei conti non può avvenire a spese della produttività“.
– “Anche se è comprensibile che qualcuno voglia rimanere aggiornato su tutte le notizie più fresche, credo che gli impiegati dovrebbero limitare il tempo che trascorrono sui social media all’ora di pranzo.”
– “Io cerco di rimanere fuori dai social network durante l’orario di lavoro. Ho un applicazione sul mio computer che blocca questi siti durante l’orario di lavoro e la trovo molto utile alla mia produttività”.
– “Controllo solo i siti social collegati in qualche modo con la compagnia e limito il tempo che trascorro su di essi così da non distrarmi”.
99) Cosa ti interessa di questo lavoro?
(What interest you about this job?)
Quando vi viene chiesot cos’è che vi interessa dell’impiego per cui state sostenendo il colloquio, il modo migliore per rispondere è elencare le qualifiche richieste sull’offerta di lavoro e poi connetterle alle vostre capacità ed esperienze. In questo modo il datore di lavoro vedrà che siete informati a proposito del lavoro, e non tutti lo sono, e che avete le qualifiche necessarie per svolgerlo. Per esempio se state facendo un colloquio per lavorare come manager delle risorse umane sarete responsabili, qualora assunti, del reclutamento, orientamento e formazione della forza lavoro. Non perdete allora occasione per parlare di come vi siete presi la responsabilità di queste mansioni in passato e del perché volete continuare ad ampliare la vostra esperienza nel settore delle risorse umane. Se invece concorrete per un posto da programmatore o analista informatico dovreste sottolineare il vostro interesse nell’imparare a usare ogni nuova tecnologia cercando di eccellere, la vostra esperienza nel programmare nuove applicazioni e il vostro interesse nonché la vostra abilità nel risolvere problemi. In tutti i casi farete sicuramente bene a far convergere l’entusiasmo per l’opportunità offerta dal colloquio con la vostra salda abilità di svolgere il lavoro.
100) Perché non dovremmo assumerti?
(Why shouldn’t we hire you?)
I reclutatori vogliono farsi un’immagine ben bilanciata dei candidati durante il colloquio, ragion per cui non è insolito che rivolgano domande mirate a scoprire quali sono i vostri limiti. Per esempio potrebbero chiedervi “Perché non dobbiamo assumerti?” per avere consapevolezza delle vostre debolezze ma anche per farsi un’idea più chiara del modo in cui vi adatterete al nuovo posto di lavoro.
Il modo migliore di rispondere
Questa è una domanda insidiosa che potrebbe costringervi a dover pensare una risposta su due piedi se non siete preparati. La migliore risposta è quella che inizia con “Non dovreste assumermi se…”e poi continua con una qualità che può essere vista come una forza all’interno della giusta cultura aziendale o del giusto ruolo. In un’altra società o in un altro ruolo la stessa qualità potrebbe non essere nemmeno contemplata. Se per esempio prediligete i lavori e le compagnie che apprezzano la capacità di pensare in maniera indipendente, potreste dire: “Non dovreste assumermi se state cercando una persona che si sente a suo agio in un ambiente in cui il management prescrive tassativamente come ogni compito deve essere svolto. Personalmente lavoro meglio quando mi vengono fornite delle linee guida e richiesto un risultato e poi ho un ragguardevole margine di libertà per portare a termine il mio compito”. Un altro modo potrebbe essere enfatizzare un tratto della personalità che in alcuni lavori viene visto con occhio benevolo e in altri no. Potreste ad esempio dire: “Non dovreste assumermi se una persona estroversa non si adatterebbe bene nella vostra compagnia o al lavoro. Mi trovo a mio agio nell’interagire con colleghi e clienti. Sono capace di concentrarmi sul mio compito ma costruire relazioni di segno positivo con le persone è evidentemente la mia priorità”.
Preparatevi alle domande successive
È chiaro, dovete condividere le qualità che avete con il lavoro e la compagnia. Preparatevi a domande che potrebbero seguire a questa, del tipo: “Fammi un esempio di come la tua estroversione ti ha aiutato nel corso del tuo ultimo lavoro”. Potrebbe anche capitarvi una domanda più diretta sulle vostre debolezze. In questo caso siate pronti a parlare di una debolezza non cruciale per il lavoro o di una che avete tamponato con successo.
101) Quale contributo puoi dare a questa azienda?
(What can you contribute the company?)
Una domanda tipica per scoprire in che modo assumervi rappresenterebbe un beneficio per la compagnia è “Che contributo puoi dare a questa azienda?” Il modo migliore per rispondere è fornire degli esempi dei risultati che avete ottenuto in passato e collegarli a ciò che potreste riuscire a ottenere in futuro. Descrivete nello specifico il modo in cui vi siete comportanti ricoprendo altre posizioni, i cambiamenti che avete implementato e gli obiettivi che avete raggiunto. Parlate dell’ampiezza e della profondità delle esperienze connesse che avete avuto. Parlate anche della vostra capacità di raggiungere gli obiettivi proposti dal datore di lavoro. Di certo volete fare sapere al vostro intervistatore che avete le capacità necessarie a svolgere il lavoro per cui stanno assumendo, l’abilità di affrontare le sfide e la diplomazia per lavorare bene con gli altri impiegati e con la dirigenza.
Risposte esemplificative
– “Sono un gran lavoratore e ho l’esperienza per portare a termine i compiti con efficienza”.
– “Posso contribuire con la mia capacità organizzativa e la mia abilità di lavorare bene in squadra”.
– “Ho l’esperienza, i contatti e il sapere giusto per contribuire ala rapida crescita di questo business”.
– “La visuale. Ho esperienza nel settore in cui questa compagnia ha bisogno di crescere e la mia abilità di pianificare in anticipo servirà a facilitare la crescita”.
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