La storia di Riccardo Agostini, life coach
Ad essere intervistato in questo primo mese del 2016 è Riccardo Agostini,
un personaggio davvero “fuori dal comune”, che prende seriamente il suo lavoro, ma non se stesso!
Il 2016 doveva assolutamente iniziare con un’intervista ad effetto! Dopo aver ascoltato l’appassionante storia di Giulia Gagliardi: una piemontese a Londra, il mio interesse è stato catturato da un ragazzo che oserei definire, come Ulisse nell’Odissea, “dal multiforme ingegno”, un uomo che ha raggiunto traguardi importanti, tra cui la realizzazione professionale e personale, ma che, ciò nonostante, non smette mai di aggiornarsi e migliorarsi, un imprenditore che ha concretizzato una vocazione in un lavoro poco conosciuto, come quello del Life Coach, che ha saputo sfruttare le proprie potenzialità, così come quelle del web per creare un business che fa bene al prossimo.
Ma adesso basta temporeggiare, scopriamo chi è e cosa fa Riccardo Agostini, esperto in oratoria e crescita personale, nonché consulente di comunicazione di Portale Australia.
E’ doverosa una presentazione, chi sei, cosa fai, cosa hai studiato e dove vivi.
Mi chiamo Riccardo, e quando leggo la tua domanda “Cosa fai?” La risposta che mi viene di darti è “Mi diverto”, anche se so che tu vuoi sapere ciò che faccio nella vita. Se dovessi riassumerlo in una parola ti direi che sono un formatore. Offro percorsi di formazione in oratoria (Public Speaking) e crescita personale. Vivo a Barcellona, anche se sono spesso in viaggio e sono laureato in lingue e letterature straniere all’Università degli studi di Perugia. La formazione come public speaker e life coach è successiva al periodo universitario.
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Sebbene Riccardo prenda con serietà il suo lavoro, lui stesso ammette di non prendersi sul serio. Così quando gli chiedo di pensare ad un oggetto che lo rappresenti, con candore e simpatia, risponde: “Un rum e coca”. “Rum e coca” chiedo io? “Rum e coca” risponde lui “Perché immagino me stesso composto da due parti, la coca cola energizzante e il rum rilassante e divertente!”. Non posso non trattenere una risatina, per poi realizzare che si tratta di una risposta così spontanea, quanto vera! Proprio come Riccardo, un uomo trasparente!
Quando hai capito cosa volevi fare nella vita?
L’ho capito a 30 anni. Per essere precisi l’ho capito il 5 maggio del 2008. Vedi, io avevo quello che mia madre chiama “un lavoro serio”, ovvero quello in cui ti alzi la mattina, vai in ufficio e torni a casa la sera. Vivevo in attesa. Il lunedì aspettavo che arrivasse il sabato per non andare al lavoro; il 7 gennaio aspettavo Pasqua e finite le vacanze di Pasqua aspettavo l’estate e finita l’estate aspettavo le vacanze di Natale. Il 5 maggio 2008 mi sono domandato: “Cosa stai aspettando, la pensione?”. Così mi sono licenziato.
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Come hai trasformato i tuoi obiettivi in traguardi?
Un obiettivo è come una donna. Te ne devi innamorare, la devi sedurre e non puoi averne più di una contemporaneamente. Quindi la prima cosa che faccio è scegliere un obiettivo che mi faccia innamorare. Lo devo desiderare, ci devo pensare giorno e notte. È la stessa cosa che accade con una donna: la vedi, ti piace, la desideri.
Allora passi alla seconda fase, inizi a provarci. Purtroppo una donna non è sempre disposta a iniziare una relazione al primo incontro. Devi continuare a provare, cercare nuove strategie fino a quando non trovi quella che funziona. Quindi la seconda cosa che faccio per raggiungere il mio obiettivo è perseverare. Continuo a provare anche quando sembra che tutto sia perduto. La terza cosa è stabilire un obiettivo alla volta. In questo modo posso dedicare tutta la mia attenzione, il mio amore ed interesse a un un’unica cosa e non disperdere energie.
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Cosa significa per te “comunicazione” e che ruolo ha nella nostra vita?
La comunicazione è la vita. Pensa un momento: quanto tempo dedichi alla palestra? Magari sei ore a settimana; quanto tempo dedichi al lavoro? Magari quaranta ore a settimana; ma quanto tempo dedichi alla comunicazione? Se togliamo le ore in cui stai dormendo, probabilmente le dedichi 112 ore a settimana, ovvero l’intera vita. Noi stiamo continuamente comunicando!
Ci sono due tipi di comunicazione, quello che io chiamo Public Speaking e consiste nel modo in cui io mi relaziono con il mondo e il secondo tipo di comunicazione che io chiamo Crescita Personale ed è il modo in cui io comunico con me stesso.
La cosa sorprendente è che nessuno ci aiuta a capire quale è il modo migliore per farlo.
Perché ti sei fermato in Spagna e non in un’altra parte del mondo?
Nel 2008, dopo otto anni, si è conclusa la relazione con la mia ex ragazza. Lei è greca. Ci eravamo conosciuti all’università, avevamo vissuto insieme per quattro anni poi lei è tornata in Grecia. La relazione a distanza è durata altri quattro anni, poi, un giorno, mi è arrivata una telefonata, ho risposto ed era lei che diceva: “Ti amo un po’ di meno”.
Quando ho incontrato Ana avevo chiara l’idea che non avrei fatto lo stesso sbaglio con lei. Avrei potuto farne degli altri, ma lo stesso no! Così mi sono trasferito a Barcellona dove lei lavora. La fortuna del mio lavoro è che non mi obbliga ad avere degli orari o sedi di lavoro fisse.
Cosa significa essere un imprenditore online?
Essere un imprenditore online e offline, significa accettare l’incertezza. Se te lo dovessi descrivere con un grafico ti direi che ci sono dei momenti con picchi altissimi di soddisfazione personale ed economica e ce ne sono altri con cadute tremende, periodi in cui non hai lavoro e quindi poca occasione di divertirti con la gente.
C’è una parte che mi piace molto dell’essere un imprenditore online, ovvero essere obbligato ad essere sincero con il prossimo. Oggi non puoi ingannare le persone promettendo una cosa e non mantenendo la promessa perché così come è arrivato, il successo se ne va.
Quando è importante oggi per avviare un business saper sfruttare a dovere la tecnologia e il web?
Sai cosa mi capita ultimamente? Magari sono in stazione, in un pub o per strada e si avvicina una persona che mi dice: “Io ti conosco, tu sei Riccardo Agostini, quello che parla di comunicazione su YouTube”.
Il web oltre a darti visibilità, ti offre o ti toglie credibilità. Per questo la mia risposta è che saper utilizzare la tecnologia è molto importante per avviare un business ma, come in tutte le cose, bisogna farne buon uso.
Visitando il tuo sito, ho visto che hai fatto viaggi splendidi a piedi o in bicicletta. Qual è lo scopo di questi “percorsi”, come ti hanno cambiato? Il viaggio che ti ha segnato maggiormente?
Come ti dicevo io mi innamoro di una cosa, lavoro o viaggio che sia, e la faccio. Lo scopo è quello di mettermi alla prova. Non credo di essere una persona competitiva, non mi piace competere con gli altri, ma se c’è una persona che amo sfidare, è me stesso.
I viaggi sono stati la cosa più importante perché si sono dimostrati la metafora della vita. Se tu vuoi ottenere un risultato la prima cosa da fare è stabilire un obiettivo e poi lavorare giorno dopo giorno fino a raggiungerlo. Nei viaggi a piedi vale la stessa cosa, cerco una meta che mi innamori, stabilisco un percorso per raggiungerla e giorno dopo giorno, passo dopo passo, mi avvicino. Sai cosa ti frega in un viaggio a piedi o in bicicletta? Al contrario di quanto le persone credano, non ci vuole un fisico allenato per raggiungere la meta, ma ci vuole una mente allenata. Quando le cose non vanno come ci si aspettava, quando il risultato tarda ad arrivare, nella nostra mente nasce il dubbio. Starò facendo la cosa giusta? Avrò preso la strada giusta? E cominciamo a pensare di aver sbagliato, di aver fatto la scelta errata e questi pensieri ci portano ad abbandonare il viaggio-obiettivo.
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Che differenza c’è tra uno psicologo e un life coach?
C’è una bella differenza. In veste di life coach non posso aiutarti a risolvere i problemi del tuo passato, non ne ho veramente le competenze e non saprei assolutamente come fare, ma c’è una cosa in cui sono bravo, aiutarti a vedere il risultato che vuoi ottenere e stabilire un piano d’azione per raggiungerlo.
Credi che tutti dovremmo essere capaci di parlare in pubblico? Che benefici o vantaggi si ottengono?
Io dico sempre che i miei corsi di Public Speaking sono una copertura. Io ti vendo il Public Speaking ma dietro c’è dell’altro!
Le persone, i ragazzi, vengono perché vogliono superare la paura di parlare in pubblico, vogliono sentirsi più sicuri, estroversi, capaci di relazionarsi con le persone dell’altro sesso. Io gli spiego le tecniche e poi passiamo giornate intere a provare, e sai cosa fa la differenza? Non sono le tecniche, ma il fatto che tu inizi a cambiare la percezione di te stesso, cominci a credere di avere queste abilità, e cominci a sentirti più sicuro. È questo il regalo delle giornate di formazione. Le tecniche per parlare in pubblico sono alla portata di tutti, il mio valore aggiunto è portarti a diventare la persona che desideri.
Per questo credo che Public Speaking e Crescita Personale rappresentino un connubio perfetto.
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Descrivi una giornata tipo di Riccardo Agostini?
Alcune giornate le trascorro in viaggio, mi trovi in un aeroporto, su un bus o un treno. Mi piace il movimento, quando sono sui mezzi di trasporto vivo una sorta di trans e mi vengono un sacco di idee per il mio lavoro.
Altre giornate le trascorro offrendo formazione. Possono essere aziende, scuole, associazioni. E queste sono le giornate più belle. Sono insieme alle persone e faccio con passione il mio lavoro. Peso ogni parola perché so che quello che dico e che faccio per qualcuno farà la differenza. Me ne accorgo perché sento le persone ripetere le mie frasi, altre, finito il corso, si avvicinano e mi rivolgono delle domande, c’è chi mi abbraccia, chi piange, chi ride e chi mi scrive e questo è un bel modo per essere ripagato del proprio lavoro. Non potrei farlo solo per soldi.
E poi ci sono le giornate a Barcellona che sono le più tranquille. Scrivo, leggo, registro video, preparo corsi o show motivazionali.
Qual è la parte che ami di più del tuo lavoro?
Amo la parte creativa. Amo stare per ore davanti una tastiera per trovare nuove idee, amo leggere libri di formazione, amo viaggiare e la cosa che amo di più è stare davanti al pubblico cercando di regalare tutto ciò che ho imparato nella speranza che quel poco che ho da offrire possa fare la differenza per qualche persona.
Racconta un successo professionale
Ogni volta che qualcuno mi chiama è un “successo”, ma il ricordo più bello è stata la presentazione di un libro nel settembre 2011 a cui hanno partecipato 200 persone. Stare sul palco e vedere che quelle persone sono venute ad ascoltarti, e che non sono venute per il libro, ma che sono venute per te, perché ti vogliono bene, è stata la cosa più bella, l’emozione più intensa che ho provato.
Racconta un fallimento che hai vissuto nel tuo percorso lavorativo
Ora faccio un po’ il coach, io non credo di aver fallito 😉 Tu fallisci quando ti arrendi e smetti di provarci. Ma di cose che non hanno funzionato ce ne sono state molte ed ancora ce ne sono.
Ti faccio un esempio. Ho studiato a Perugia del ’98 al 2004 ed ho un bel ricordo di questa città. La mia idea era tornare una volta al mese per rivedere gli amici e fare festa, così ho pensato “perché non aprire a Perugia un centro di formazione in Public Speaking”. Ho provato per due anni e poi ho rinunciato ad aprire la scuola… non alle serate con gli amici!
Quali sono i valori fondamentali nella tua vita?
La mia nonna dice sempre “quando c’è la salute c’è tutto!”. Quindi il valore più importante è la mia salute fisica e mentale. Per me è importante stare bene perché se io sto bene gli altri stanno bene, sono contagioso!
Al secondo posto metto la mia famiglia di cui fa parte anche Ana, la mia compagna.
Al terzo posto l’amicizia. Gli amici sono importantissimi, non posso farne a meno ed ho bisogno di fare festa insieme a loro almeno una volta al mese.
Il life coach applica anche a se stesso i suoi principi, suppongo. Hai avuto bisogno, a tua volta, di un life coach o sei stato un buon allievo di te stesso?
Negli anni vado migliorando e riesco in molte occasioni a farmi auto-coaching, ma io credo di essere fortunato per aver conosciuto Ana. Lei è un coach nato.
Potrà sembrare strano, ma non sono un tipo che parla molto, quando lo faccio è perché ho bisogno che qualcuno mi dia una mano a fare chiarezza ed Ana in questo è bravissima.
Quanto la sfera personale (amore, affetti, famiglia, salute) influenza quella professionale? Le due sfere si possono scindere o sono strettamente correlate?
Ti direi che la sfera personale influenza la mia professione al 100%.
Io non ti offro un corso di formazione in Public Speaking o Crescita Personale, io ti offro un’esperienza e se non mi trovo al meglio del mio stato fisico e mentale non riesco ad essere efficace al 100%.
Se è la prima volta che partecipi ad un mio corso è possibile che tu non riesca a misurare il mio stato d’animo, ma dopo la seconda volta vedi la differenza.
Un progetto che nutri per il futuro
Il mio sogno è quello di presentare uno show di motivazione di fronte ad una platea di 2000 persone.
Un posto che desideri visitare prima dei 50 anni
Il posto che vorrei visitare è quello di cui ti ho già parlato. Un teatro con 2000 persone che partecipano ad uno show di motivazione.
Ma se preferisci la risposta da viaggiatore ti direi che sto pensando di andare in Burkina con una onlus che si chiama Nasara. Voglio vedere come sta questa gente e riflettere. Sono convinto che verranno fuori belle idee e potrei fare qualche cosa di buono.
Nella vita è meglio fare programmi e pianificare o vivere il momento e prendere decisioni passo dopo passo?
Ti rispondo riprendendo la metafora del viaggio. In un viaggio ti serve sapere dove sei diretto, in questo modo puoi stabilire delle tappe ed hai l’entusiasmo di raggiungere meta che ti motiva. Poi però devi lasciarti andare e vivere il viaggio, essere disposto a cambiare programma se vedi che ci sono altre possibilità.
Positivo, negativo o neutrale e cauto, qual è il tuo approccio alla vita e, in generale, alle novità? Perché?
Ritengo che il termine più indicato sia curioso. In effetti credo di avere un approccio curioso alla vita. Quando mi sento bene e sono in forma mi piace provare cose nuove e solo dopo che le ho provate dico “ok questo funziona e questo no”.
Perché lo faccio? Perché credo che la vita sia in continuo movimento e sarebbe un peccato perdersi le novità solo perché si ritiene che il proprio punto di vista sia quello giusto.
Fai un augurio ai lettori di Portale Australia per il 2016
Cari amici di Portale Australia vi auguro un 2016 ricco di avventura, curiosità, incoscienza e bellissime sorprese.
Scrivi un aforisma in cui credi fortemente…
“Ogni cammino inizia con un passo”
I tuoi buoni propositi per il 2016 e, ultima domanda: credi nel destino o pensi che l’uomo sia completamente artefice del proprio, nel bene e nel male, e quindi anche della sua felicità?
Come ti dicevo, stabilisco un obiettivo alla volta, ed anche per questo 2016 ne ho stabilito uno ma per il momento lo mantengo segreto. È un bel progetto a cui sto lavorando con cui vorrei dare il mio contributo.
Se la domanda è…”L’uomo è artefice del suo destino?” Vorrei risponderti facendoti un gioco. Guarda la stanza dove ti trovi per 10 secondi e cerca di memorizzare tutto ciò che vedi di colore rosso. Adesso continua a guardare lo schermo del computer e leggi il messaggio che sto per lasciarti e poi chiudi immediatamente gli occhi. Ok? Il messaggio è: cerca di ricordare (con gli occhi chiusi) tutto ciò che hai visto nella stanza di colore verde!
A seconda dell’ambiente dove ci troviamo è possibile che ci siano più colori rossi o verdi, quello che però farà la differenza sarà il colore verso cui focalizzeremo l’attenzione. Tu puoi vivere a Barcellona ed essere infelice perché ti concentri su tutto ciò che di brutto ti offre la vita o vivere a Monrovia (Liberia) la città più povera del mondo ed essere felice perché vedi la bellezza della vita.
Visita il sito: https://www.agostiniriccardo.com/
Con la sua trasparenza e la sua genuinità, Riccardo Agostini è stato il protagonista della seconda intervista di questo 2016, un’intervista che definirei più una chiacchierata molto interessante con un uomo che pare davvero aver trovato qualcosa in cui è bravo e dove riesce a trasmettere il suo valore.
Mi auguro che anche tu, leggendo queste righe, possa riflettere sulla motivazione che ti guida ogni giorno verso il traguardo che desideri raggiungere! Credi in te stesso e ricorda che anche tu puoi fare la differenza.
Interessante intervista per l’intelligenza delle domande e per la schiettezza delle risposte. Ho da poco conosciuto per caso Riccardo Agostini attraverso i video, gli articoli, il suo libro, ho avuto modo di parlarci di persona e ritrovo piena corrispondenza fra questo articolo e l’idea che mi sono formata di lui. Una persona la cui eccezionalità risiede nella semplicità , nella simpatia, nella leggerezza, nella dolcezza, nell’essere fedele al bambino che è in lui senza perdere coerenza con il suo essere uomo, nell’essere fortemente radicato negli affetti familiari, nella sua terra natia, nelle tradizioni, Tenendo al contempo la mente aperta verso la diversità.
Sembra autentica la sua passione per il suo lavoro, che nella sua artigianalità ed originalità sembra esser scevra dalle logiche dell’apparenza e del business.
Credo che non tanto il tempo, ma i giusti mezzi di visibilità lo porteranno a raggiungere dei risultati più grandi di quelli che lui stesso si è prefissato .
Alessia