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Il Funkhouse di Sydney

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L’ostello Funkhouse Backpacker di Sydney è una vera e propria incarnazione del colore: dal pavimento al soffitto, e anche nel mezzo, è letteralmente ricoperto di opere d’arte di ogni forma e genere. Gli artisti, armati di pennelli e bombolette di colore spray, hanno lasciato il segno del loro passaggio su ogni pezzetto di muro disponibile dando vita a una caotica danza di arcobaleni. Il risultato però, bisogna ammetterlo, è spettacolare. Non appena metterete piede nel Funkhouse Backpacker vi renderete conto di quanto è adorabile questo ostello. La sua entrata, lungi dall’essere un ingresso pretenzioso, si colloca appena fuori da Darlinghurst Road, a King’s Cross. Entrando potreste rimanere spiazzati dagli stridenti abbinamenti cromatici di nero e arancione ma addentrandovi di più siamo sicuri che rimarrete strabiliati. La reception è minuscola e le opere sui muri la rendono una specie di miniatura ed è troppo stretta anche se ci sono poche persone ma fin da lì potete sentire qualcuno che urla, generalmente l’animatore di turno: “Benvenuti al Funkhouse, vi auguriamo una buona giornata funky!”

Le prime impressioni

Se fate il check in e prendete la vostra chiave potete imboccare le scale per raggiungere la vostra stanza. Anche le scale hanno ricevuto lo stesso trattamento del pian terreno, solo che con più colore. Immaginate quali sconcertanti emozioni potrebbero travolgervi se doveste rientrare una notte dopo aver esagerato un po’… Trovare le stanze lungo i corridoi è semplice perché anche se i numeri non sono troppo visibili ogni stanza è caratterizzata da un affresco unico sulla porta. Le camere più lontane dalle scale sono anche abbastanza silenziose. Le stanze però sono solo l’inizio, infatti l’ostello è un luogo da esplorare a fondo e in cui perdersi per ammirare tutte le bellezze artistiche che rivestono ogni angolo.

Cucine, bagni e altre amenità

Gli unici luoghi dell’edificio non ricoperti da murales sono i bagni, la cucina e le aree per la cena e per guardare la tv. Come in molti altri ostelli la zona destinata alla cena e alla tv è straboccante di volantini e brochure di ogni genere che pubblicizzano qualunque esperienza australiana garantita al cento per cento. Però c’è anche la televisione via cavo, un’aria condizionata funzionante e abbastanza posti a sedere per far sì che si possa condividere la cena e conoscere nuova gente o starsene un poco da soli. Anche la cucina è ben organizzata. I frigoriferi sono quasi sempre pieni e ci sono molti pensili in giro per la cucina adatti a conservare il cibo secco. È abbastanza sorprendente che la cucina durante il week-end non sia sovraffollata, specialmente in considerazione del fatto che è abbastanza piccola: ci sono solo otto fornelli ma non così tanti ripiani per preparare le pietanze. Tuttavia è amministrata bene e viene mantenuta una grande pulizia. La seccatura più grande è quella di dover chiedere pentole e tegami alla reception ma forse c’è una logica in questo se si considera lo spirito del Funkhouse. I bagni sono molto ordinati e puliti su entrambi i piani e non sono mai troppo affollati, anche quando l’ostello sembra essere sul punto di scoppiare. Un valore aggiunto è rappresentato dallo spazio esterno sul tetto, il luogo più cool di tutto l’ostello e quello in cui probabilmente iniziano tutte le feste. Ogni venerdì c’è un barbecue molto economico con birra inclusa, tempo permettendo, ma anche durante il giorno è possibile andarci e rilassarsi, incontrare persone e vivere la vita tipica dl backpacker. L’unico neo è che il terrazzo si trova molto vicino a tutte le deliziosamente maleodoranti cucine di hamburger della zona. Qualcosa di simile alla tortura insomma.

L’atmosfera del Funkhouse

Lo staff del Funkhouse è meravigliosamente disponibile, divertente e accogliente. È questo il genere di persone che dovrebbe lavorare in tutti gli ostelli. Dalla reception all’animazione, sono tutti sopra la media e sono sempre lieti di fermarsi a chiacchierare, a fare quattro risate o a darvi una mano. L’atmosfera che regna al Funkhouse è davvero particolare e non può non colpire i visitatori: è qualcosa che comincia dall’edificio e prosegue nelle persone che lo tengono in vita. Lo staff è costituito da un gruppo di persone allegre e gioiose, contente di essere nel bel mezzo di quel divertentissimo posto che è il Funkhouse e di esserne l’anima. Vi auguriamo di incappare in un Fluro Party. Di sicuro vi farà venire voglia di tornarci.

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