Il Diavolo della Tasmania
Il Diavolo della Tasmania (Sarcophilus harrisii) non può essere confuso con nessun altro marsupiale. Le sue grida agghiaccianti, la sua pelliccia di colore nero e il suo cattivo temperamento, hanno spinto i primi coloni europei a chiamarlo “diavolo”. Anche se non è più grande di un cane di piccola taglia, può sembrare, nei versi e nell’aspetto, incredibilmente feroce.
Descrizione
Noto come il più grande marsupiale carnivoro superstite al mondo, il diavolo ha una corporatura tozza, con una testa relativamente ampia e grossa, e una coda corta e spessa. La pelliccia è prevalentemente o totalmente nera, ma spesso può avere delle macchie bianche sulla groppa e sul petto. Anche le dimensioni del corpo variano, a seconda della dieta e dell’habitat. I maschi adulti di solito sono più grandi delle femmine adulte. I maschi grandi pesano fino a 12 Kg, e raggiungono circa 30 cm di altezza alla spalla.
Storia
Un tempo i diavoli vivevano sul continente australiano, come testimoniano i molti fossili ritrovati. Ma si ritiene che il diavolo si sia estinto sul continente circa 400 anni fa – prima della colonizzazione europea. Qui i diavoli si estinsero probabilmente a causa di un aumento crescente dell’aridità e della diffusione dei dingo, che non è potuto arrivare in Tasmania a causa della presenza dello stretto di Bass.
Oggi il diavolo è un’icona della Tasmania, ma non ha sempre goduto di questo status. I diavoli della Tasmania erano considerati un fastidio dai primi coloni europei di Hobart Town, che si lamentavano delle loro incursioni nei pollai. Nel 1930 la Van Diemen’s Land Company introdusse una serie di taglie per rimuovere i diavoli, così come le tigri della Tasmania e i cani selvatici, dalle sue proprietà: 2/6 (25 centesimi) per i diavoli maschi e 3/6 (35 centesimi) per le femmine.
Distribuzione
Le testimonianze suggeriscono che il numero di diavoli era piuttosto variabile nel secolo scorso, con dei massimi storici risalenti a circa 10 anni fa. I diavoli erano particolarmente comuni nella foresta, nei boschi e nelle aree agricole della Tasmania settentrionale, orientale e centrale.
Questi numeri sono scesi in seguito alla comparsa nel 1996 del Devil Facial Tumor Disease (DFTD) – una malattia irreversibile dei diavoli della Tasmania, caratterizzata da tumori intorno alla bocca e sulla testa. Da quando è emersa la malattia, c’è stato un calo degli avvistamenti del 64%. Nel nord-est dello stato, dove sono stati segnalati i primi casi, il calo degli avvistamenti medi è stato di circa il 95% dal 1993-95 al 2002-05.
Habitat
Nonostante il calo degli ultimi 10 anni, le popolazioni di diavoli della Tasmania rimangono diffuse dalla costa fino alle montagne. Vivono nella brughiera costiera, nella foresta sclerofila aperta, e nella foresta mista sclerofila-pluviale – in effetti, quasi ovunque possano trovare rifugio di giorno e cibo durante la notte.
Accoppiamento
I diavoli si accoppiano solitamente in marzo e i piccoli nascono nel mese di aprile. La gestazione è di 21 giorni. Una volta nati i cuccioli vengono alloggiati nell’apertura posteriore della madre, a forma di tasca, in cui si trovano 4 capezzoli. Anche se nella tasca possono sopravvivere fino a quattro cuccioli, la media è di 2 o 3. Ogni cucciolo, ben attaccato al capezzolo, viene portato nella tasca per circa 4 mesi. Dopo questo periodo i cuccioli iniziano ad avventurarsi fuori dalla tasca e vengono poi lasciati in una semplice tana – spesso un tronco vuoto. I cuccioli sono svezzati a 5 o 6 mesi di età, e per la fine di dicembre lasciano la madre e cominciano a vivere da soli nella boscaglia. Probabilmente cominciano a riprodursi alla fine del loro secondo anno. La loro longevità è di 7-8 anni.
Dieta
Il diavolo è fondamentalmente uno spazzino e si nutre di tutto ciò che è disponibile. Potenti denti e mascelle gli permettono di divorare completamente la sua preda – ossa, pelliccia e tutto il resto. Si nutre di wallaby e altri piccoli mammiferi e uccelli – predandoli o trovandoli già morti. Rettili, anfibi, insetti e persino ascidie sono stati trovati nello stomaco di diavoli selvatici. Carcasse di ovini e bovini costituiscono il cibo dei diavoli delle zone agricole. I diavoli mantengono l’igiene della boscaglia e delle fattorie nutrendosi delle carcasse. Questo aiuta a ridurre il rischio di attacco alle pecore da parte del moscone della carne, poiché elimina le carcasse su cui le larve di questo si sviluppano.
I diavoli sono famosi per il loro mangiare in gruppo intorno alle carcasse – i versi e le posizioni vengono utilizzati per stabilire la gerarchia all’interno del branco.
Comportamento
Il diavolo è notturno (attivo dopo il tramonto). Durante il giorno si nasconde di solito in una tana, o nella fitta boscaglia. Può coprire distanze notevoli – fino a 16 km – lungo sentieri ben definiti, in cerca di cibo. Di solito si muove lentamente con un’andatura caratteristica, ma può galoppare velocemente con entrambe le zampe posteriori insieme. I giovani diavoli sono più agili e possono persino arrampicarsi sugli alberi. Anche se non sono territoriali, i diavoli hanno un territorio di caccia. La nota espressione del diavolo con la bocca spalancata, come in uno sbadiglio, che sembra così minacciosa, può essere fuorviante. Questa viene eseguita più per paura e incertezza che come aggressione. I diavoli producono un forte odore quando sono sotto stress, ma quando sono calmi e rilassati non emettono odore. Il diavolo fa una serie di rumori feroci, da una tosse dura a dei ringhi fino a degli strilli. Uno starnuto acuto viene utilizzato come una sfida verso altri diavoli, e spesso viene emesso prima di uno scontro. Molti di questi comportamenti spettacolari sono bluff e parte del rituale per ridurre gli scontri violenti tra individui, mentre si nutrono in gruppo attorno a una carcassa.
Condizioni
Nel maggio 2008, lo stato del diavolo della Tasmania è salito ufficialmente alla condizione di “rischio” secondo il Threatened Species Protection Act 1995. Il Threatened Species Scientific Advisory Committee (SAC) ha completato la revisione quinquennale delle specie elencate nei programmi di legge, e ha portato il diavolo della Tasmania a un livello più alto sulla lista a causa della sua crescente vulnerabilità.
Nel frattempo, il governo federale ha incluso il diavolo della Tasmania sotto il Commonwealth’s Environment Protection and Biodiversity Conservation Act 1999. Adesso i diavoli sono interamente protetti.
Storicamente il loro numero varia in base alla disponibilità di cibo, alla competizione tra individui e con i quoll, alla perdita di habitat, alla persecuzione e agli incidenti stradali. Ma oggi la più grande minaccia ai diavoli in tutta la Tasmania è diventata il tumore facciale (DFTD). Nel settembre 2006 la malattia del diavolo della Tasmania è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell’Animal Health Act come malattia da denunciare.
Una potenziale minaccia, non quantificata, è l’introduzione in Tasmania della volpe rossa, che è in competizione diretta con i giovani di diavolo della Tasmania. Entrambe le specie hanno preferenze per le stesse tane e gli stessi habitat, e sono di dimensioni simili.
I diavoli si nutrono di animali caduti nelle trappole, e si ritiene che catturino agnelli e pecore. Per un secolo sono stati intrappolati e avvelenati e sono diventati molto rari. Sembrava fossero prossimi all’estinzione, come la tigre della Tasmania. Nonostante questo il diavolo della Tasmania non è stato protetto dalla legge fino al giugno del 1941. Da allora, e fino a poco tempo fa, questa popolazione è aumentata gradualmente e il diavolo della Tasmania è stato scelto come simbolo del Tasmanian National Parks an Wildlife Service.