Tutti quanti adorano le storie di fantasmi, specialmente quando sono vere! Fin dai tempi più antichi l’umanità ha amato poche attività più che terrorizzarsi l’un l’altro con storie sovrumane quindi c’è ben poco da stupirsi se esistono intere industrie del turismo costruite solo su questo. Per questo oggi vi portiamo attraverso cinque dei luoghi più terrificanti d’Australia… boo!
1. Quarantine Station
“Nessuno vada fuori di testa stanotte”, sussurra la guida mentre i turisti stanno accalcati sul pontile della Quarantine Station alla luce della lanterna. Dal 1830 al 1984 nello stesso punto esatto della riva nord del porto di Sydney, i migranti sbarcavano dalle navi contaminate per via di una qualche epidemia e nello stesso luogo venivano trattenute fino a quando non venivano considerate “sicure”, cioè libere da qualunque forma di contagio possibile. Tuttavia alcune non lasciarono mai quel pontile. La leggenda vuole che gli spiriti di coloro che morirono lì si trattengono in quello che viene ritenuto uno dei punti d’Australia più infestati dai fantasmi.
Nel blocco delle docce, tra due lunghe file di box in disuso, raccontano che sia possibile percepire qualcosa che vi passa accanto nell’oscurità più profonda mentre in sottofondo si sente l’acqua gocciolare. Ma è l’obitorio il luogo più terrificante in cui potreste rischiare veramente di perdere il controllo: pare che qui si nasconda un fantasma che ha un occhio di riguardo per le signore, perciò state attenti se sentite una sensazione come di una leccata attorno alle caviglie. Anche gli alloggi sono infestati, garantisce la guida quando il tour si avvia alla conclusione e questa è un’evidenza innegabile che otglie la voglia di esplorare più oltre.
Non siete dei tipi che amano spaventarsi? Sentite questa: a quanto pare nell’area della Quarantine Station e della School of Artillery si sono sviluppate una fauna e una flora completamente diverse da quelle delle zone circostanti. È notevole fare una passeggiata attraverso la vegetazione bassa che termina con una piccola ma perfettamente formata spiaggia dalla quale potete osservare sfrecciare il traghetto Manly mentre immergete i vostri piedi nelle acque poco profonde.
2. Fremantle Prison
La Fremantle Prison ha chius come penitenziario regolare di recente, nel 1991, una cosa difficile da immaginare mentre camminate intorno ai giardini pavimentati dell’edificio e date un’occhiata alle sbarre d’acciaio su tutte le finestre. Costruito dai carcerati tra il1852 e il 1859, è attualmente l’unico sito patrimonio UNESCO presente in Western Australia. Potete esplorare la prigione alla luce inquietante delle torce ma, anche se non mancano certo le storie di fantasmi, in questo caso l’attenzione dei tour serali si concentra sulla storia. Il manager Luke Donegan dice che: “L’idea è quella di dare alle persone il senso di come deve essere stato per i carcerati.
Raccontiamo ai visitatori le vere storie di alcuni detenuti e si tratta di storie davvero tragiche e tristi alle volte, tanto che spesso i visitatori se ne vanno sopraffatti dal dispiacere”. Non c’è nessuna promessa di avvistamenti di fantasmi o di manifestazione di attività paranormali mentre vi aggirate attorno al blocco principale o le celle di isolamento ma la visita al palo per le frustate, alla forca e all’obitorio raggeleranno anche l’animo più ardente. “I nostri tour possono spaventare tutti quanti senza la necessità di raccontare storie di fantasmi” promette Donegan. Se non vi interessa spaventarvi, optate per un tour dei sotterranei della prigione. Munitevi di elmetto e di lampada per esplorare i labirintici cunicoli creati dal duro lavoro dei prigionieri.
3. Port Arthur
Il “Reverendo George” è stato visto più di una dozzina di volte negli ultimi centocinquanta anni dalle parti di Port Arthur, la storica colonia penale in Tasmania. “Viene regolarmente avvistato nella canonica dove morì nel 1870, abbiamo anche delle foto che lo provano” dice Jake Bradshaw, il coordinatore dei tour.
E poi ci sono i detenuti. “Uno avvistato regolarmente è John Gould, un uomo dal carattere particolarmente cattivo, avvistato nel corso degli anni mentre sbirciava malevolmente i turisti”. Questa però è solo la punta dell’iceberg perché a Port Arthur potete trovare più di duemila resoconti di attività inspiegabili, tutti quanti raggruppati in venti cartelle debordanti piene di storie di avvistamenti di fantasmi e strane reazioni emozionali davanti agli edifici.
La guida sostiene che si tratta del luogo più infestato d’Australia, ecco perché i tour notturni del luogo sono tanto popolari. “Non c’è niente di costruito, nessun trucco, tutto riguarda le storie delle persone reali”. Mentre alcuni attribuiscono gli alti livelli di attività paranormali alle sofferenze che hanno popolato il luogo negli anni in cui era una prigione, altri considerano il luogo in sé come dotato di una particolare energia, spiega Bradshaw. “Le persone vengono qui aspettandosi di trovare una prigione terrificante ma quello che trovano invece è uno splendido angolo della Tasmania. Non avete voglia di farvi rizzare i capelli in testa? Spiriti a parte, questo luogo è patrimonio UNESCO dell’umanità poiché è un esempio ben preservato degli antichi luoghi di detenzione australiani e i tour quotidiani sono così numerosi da deliziare gli appassionati di storia.
4. Williamstown
Una volta era un centro ribollente di marinai sbronzi e signore turbolente, il primo porto di Melbourne trasuda ancora uno spirito marinaro, adesso di un genere piuttosto spettrale. Williamstown fu fondata nel 1837 e rimane una delle aree costiere più affascinanti della capitale del Victoria.
I residenti della città e i turisti vi affluiscono numerosi per immergersi nel suo fascino storico. I suoi abitanti originari sembrano piuttosto affezionati al luogo e corre voce che le apparizioni continuino a infestare le sue stradine di mattoni scuri aggirandosi tra gli obitori in disuso e i cimiteri. Se non vi piacciono le avventure da brivido potete sempre optare per uno dei tanti ristoranti o pub sul litorale che pullulano a Williamstown dove non v’è certo penuria di luoghi in cui reperire un buon pasto o fare una bella bevuta. In alternativa potete prendere un traghetto e fare una parte del percorso dei vecchi marinai.
5. Adelaide Gaol
Tempo fa pare che una giovane e scettica signora si sia trovata faccia a faccia con il fantasma del governatore William Baker tra le mura del carcere di Adelaide, dominio appunto del governatore in questione. Uomo piuttosto in carne, morì nei suoi alloggi e, quando si irrigidì per via del rigor mortis, dovette essere calato giù dalla finestra con un sistema di funi e pulegge. “Questa ‘uscita imbarazzante’ è la ragione per cui probabilmente si aggira ancora da queste parti”, dice Penny Wilkinson, presidente dell’associazione che si occupa di preservare il carcere.
Prima di questa ultima apparizione erano passati anni dal suo ultimo avvistamento ma la cosa non stupisce poiché è il comportamento abituale dei fantasmi che entrano ed escono dalla terra a loro piacimento. La Wilkinson stessa era una scettica quando cominciò a lavorare nella prigione ma l’esperienza lì, assieme agli altri innumerevoli che ha incontrato, la ha resa più aperta ai fenomeni soprannaturali. Per chi non ama le storie di fantasmi sono possibili altri tipi di tour come quelli guidati dai volontari (tra cui alcuni ex detenuti) che illustrano gli affascinanti segreti degli interni o, più semplicemente, potete scegliere di fare un giro senza alcuna guida. Siete sicuri che riuscirete a non spaventarvi da soli?