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Gestire i rapporti interpersonali difficili

Riuscite a ricordare l’ultima volta che avete avuto a che fare con una persona negativa o difficile? O l’ultima volta che qualcuno vi ha detto qualcosa con l’intento di ferirvi? Come avete gestito la situazione? Qual è stato il risultato delle vostre azioni? Cosa pensate di poter fare in futuro per uscire fuori da queste situazioni con eleganza e grazia? Non importa in quale parte del mondo siamo, incontreremo sempre persone negative, che si oppongono per partito preso alle nostre idee, che ci insultano o alle quali semplicemente non piacciamo. Là fuori ci sono oltre sei miliardi di persone e il conflitto, che è parte della vita, è inevitabile.

Il punto centrale della questione però non riguarda il conflitto ma la nostra risposta emotiva: le emozioni sono ciò che ci riportano indietro ai nostri istinti di sopravvivenza di base come la reazione e l’attacco per difendere noi stessi. In questi momenti nei quali l’istinto si fa predominante, rischiamo di perdere la nostra parte più lucida per diventare un animale umano con la necessità di proteggersi da un attacco.

Si tratta di una reazione assolutamente naturale ma in ogni caso siamo gli unici animali che hanno avuto la benedizione di un’intelligenza razionale che ci permette di controllare le nostre risposte emotive.

Come possiamo riuscirci però? Tanto per cominciare non dobbiamo lasciarci urtare dalle persone negative o dalle loro parole. Certo non è facile e ci vuole del tempo prima di superare la naturale urgenza di proteggersi e attaccare in risposta. Non è facile perché se lo fosse stato le persone difficili non sarebbero nemmeno esistite. Proviamo ora a esaminare le ragioni per le quali è importante controllare le nostre risposte emotive.

Il rancore danneggia solo noi

Tenere il broncio a qualcuno equivale più o meno a bere una pozione velenosa e aspettarsi che sia un altro a morire. In realtà le uniche persone che si fanno male siamo noi. Quando reagiamo alla negatività disturbiamo il nostro spazio interiore e creiamo del dolore mentale a noi stessi.

Non riguarda voi, riguarda loro. Imparate che quando una persona emana negatività, non fa altro che promanare all’esterno il suo stato interiore e voi siete stati così sfortunati da intercettarlo. Non è qualcosa di personale, quindi perché prenderla sul personale? In breve: perché il nostro ego ama i problemi e i conflitti. Le persone sono così spesso annoiate e infelici delle proprie vite da voler trascinare gli altri giù con loro. Sono le stesse persone che lasciano di proposito commenti negativi su forum, blog o siti e poi controllano in continuazione per vedere se qualcuno ha risposto aspettando il momento buono per rispondere con ancora più negatività.

La battaglia dell’ego. Quando rispondiamo in maniera impulsiva, la nostra è una risposta naturale. Qual è allora la cosa più intelligente da fare? E cosa possiamo risolvere agendo in maniera intelligente? La risposta è molto semplice: nulla. Tuttavia l’agire istintivo ha almeno un risultato: nutre il bisogno di conflitto del nostro ego. Avete notato che quando avete una risposta aggressiva vi sentite incredibilmente soddisfatti in testa ma allo stesso tempo molto poco nell’animo? Avete mai osservato come in quei momenti lo stomaco si stringe e cominciamo ad avere pensieri violenti? Quando reagiamo in maniera irrazionale, la conversazione si trasforma da espressione della negatività di uno solo a battaglia tra due ego. Insomma tutto diventa una battaglia non necessaria e improduttiva per stabilire chi ha ragione.

L’ira alimenta l’ira, la negatività alimenta la negatività. Raramente viene fuori qualcosa di buono da una reazione contro qualcuno immerso in uno stato di negatività. L’unico risultato sarà quello di rinforzare l’ira e generare un ulteriore risposta reattiva dalla persona in questione. Se reagiamo in maniera impulsiva, avremo investito energia nel difendere noi stessi e man mano che andiamo avanti ci sentiremo sempre di più costretti a difenderci. Avete notato che più i nostri pensieri diventano arrabbiati più noi ci arrabbiamo? È una spirale negativa che ci trascina verso il basso.

Il rancore: solo una perdita di energia

Dove va l’attenzione, lì va l’energia. Ciò su cui noi ci concentriamo tende a espandersi. Dal momento che possiamo focalizzarci su una cosa alla volta, l’energia che spendiamo a concentrarci sulla negatività avrebbe potuto essere spesa per il nostro personale benessere.

La negatività si diffonde. Se lasciamo la negatività entrare in un’area della nostra vita, essa comincia immediatamente a insinuarsi sottilmente anche nelle altre aree. Quando siamo in uno stato d’animo negativo o teniamo il broncio a qualcuno, non ci sentiamo molto bene. Ci portiamo dietro quell’energia per tutta la giornata in ogni cosa che facciamo. Quando non ci sentiamo molto bene perdiamo lucidità e potremmo avere delle reazioni istintive in altri settori della nostra vita, senza che questo sia necessario.

La libertà di parola. Le persone hanno il diritto a esprimere la loro opinione, proprio come ce l’avete voi. Lasciate che esprimano il modo in cui si sentono e accettatelo. Ricordatevi che ogni cosa è relativa e tutto è una questione di prospettiva. Ciò che noi consideriamo positivo potrebbe essere considerato negativo da qualcun altro. Quando reagiamo la conversazione si trasforma in un conflitto a due per chi ha ragione. Alcune persone potrebbero essere dotate di meno eloquenza per esprimere sé stesse, magari possono anche essere offensive ma ne hanno il diritto. Hanno il diritto di esprimere le loro opinioni e noi abbiamo il potere di scegliere che tipo di reazioni avere. Possiamo scegliere la pace o il conflitto.

Quindici suggerimenti per gestire i rapporti difficili

Avendo a che fare con la negatività, capirete quanto è importante, prima di ogni altra cosa, lavorare su voi stessi. Quando vi sorprenderete in una posizione difensiva, potrete costatare come i risultati non saranno mai buoni. Il punto è che dopo tutto siamo esseri umani, con le nostre emozioni e il nostro ego. In ogni caso se teniamo il nostro ego sotto controllo ed esercitiamo la nostra intelligenza emotiva, non solo faremo un favore alla nostra salute e al nostro spazio mentale ma porremo anche un freno a una situazione che avrebbe potuto degenerare senza motivo.

1. Il perdono. Cosa avrebbe fatto il Dalai Lama se si fosse trovato in una situazione del genere? Molto probabilmente avrebbe perdonato. Ricordatevi che nel profondo siamo tutti buoni ma il nostro giudizio può offuscarsi e potremmo dire cose che feriscono. Chiedetevi: cosa c’è in questa situazione o persona che posso provare a capire e perdonare?

2. Aspettate. A volte si avverte l’urgenza di rispondere per difendersi all’istante. Tuttavia le risposte cariche di emozioni non ottengono mai il risultato che speriamo, aggiungono solo benzina sul fuoco. Quello che invece aiuta sul serio è prendersi del tempo per sbollire. Potete pensare a una risposta carica di emotività ma non pronunciatela o non scrivetela. Aspettate di esservi tranquillizzati prima di rispondere, ammesso che decidiate di rispondere.

3. Importa davvero avere ragione? A volte rispondiamo con l’intenzione di difendere la parte per cui abbiamo preso posizione. Se vi trovate a discutere solo per il gusto di avere ragione, fermatevi un istante e chiedete a voi stessi se ne vale davvero la pena. È così importante per voi avere ragione? Se la risposta è si, chiedetevi perché avete bisogno da avere ragione e cosa otterrete con questo risultato.

4. Non rispondete. Molte volte quando una persona comincia ad avere un atteggiamento negativo o a lanciarvi un messaggio per mettervi chiaramente in difficoltà, sta cercando di suscitare una vostra reazione.

Quando reagiamo stiamo dando loro esattamente ciò che vogliono. Mettiamo un freno a questo circolo vizioso di negatività e neghiamo alle persone negative ciò che cercano. Semplicemente non rispondete.

5. Smettetela di parlarne. Quando avete un problema o un conflitto nel corso della vostra vita, non vi siete accorti che le persone amano parlarne? Così finiamo a ripetere la stessa storia a tutti quelli che ascoltano. Esprimiamo quanto odiamo una situazione o una persona. Quello che manchiamo di riconoscere in questi momenti è che più parliamo di un argomento più noteremo le cose che non vanno. Ad esempio più parliamo di quanto non ci piace una persona, più alimenteremo questo sentimento negativo e noteremo tutte le minuzie che non vanno. Smettete di dare energia a questo circolo, smettetela di pensarci e di parlarne. Fate del vostro meglio per non ripetere la stessa storia ad altri.

6. Mettetevi nei loro panni. Per quanto possa suonare come un cliché, tendiamo a dimenticare quanto diventiamo ciechi in certe situazioni. Proviamo a metterci nella posizione dell’altro e a capire come potremmo avere urtato i suoi sentimenti. Questa comprensione vi garantirà una nuova prospettiva consentendovi di rimanere razionali e potrebbe anche aiutarvi a sviluppare compassione per l’altro.

7. Cercate la lezione. Nessuna situazione è perduta se possiamo trovare in essa una lezione che ci aiuti a crescere e a diventare persone migliori. Indipendentemente da quanto una situazione possa sembrare negativa, c’è sempre un dono nascosto sotto forma di lezione. Trovatela.

8. Scegliete di eliminare le persone negative dalla vostra vita. Le persone negative possono essere delle vere e proprie sanguisughe per la vostra energia. E le persone profondamente infelici faranno di tutto per trascinarvi in basso dal punto di vista emotivo, così da non essere più da soli nel loro abisso. Fate attenzione a questo e siatene consapevoli. A meno che non abbiate molto tempo a disposizione e non vi preoccupiate del risucchio di energia, è meglio se tagliate queste persone fuori dalla vostra vita. Lo potete fare tentando di limitare al massimo le interazioni con loro. Ricordate che avete la facoltà di scegliere le persone delle quali vi volete circondare e che possiedono le qualità che ammirate: ottimismo, atteggiamento positivo, pacifico e incoraggiante. Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo.

9. Diventate osservatori. Quando cominciamo a osservare i nostri sentimenti, i nostri pensieri e la situazione in generale, ci distanziamo automaticamente dalle nostre emozioni. Invece di identificarci con le emozioni e lasciare che ci consumino, le osserviamo con chiarezza e distacco. Quando vi rendete conto di identificarvi troppo con le vostre emozioni e con i vostri pensieri, portate la concentrazione sul vostro respiro.

10. Andate a fare una corsa … o una nuotata o qualunque altra cosa. L’esercizio fisico può aiutarvi a rilasciare l’energia negativa e quella in eccesso. Usate un esercizio come uno strumento per schiarirvi le idee e allontanare l’energia negativa stagnante.

11. Il peggiore dei casi. Ponetevi due domande:

  1. Se non rispondo quale sarà la cosa peggiore che potrà capitare?
  2. Se rispondo, quale sarà la cosa peggiore che potrà capitare?

Rispondere a queste domande spesso aggiunge una prospettiva diversa alla situazione e così vi renderete conto che nulla di buono ve ne verrà se reagirete. La vostra energia si disperderà e il vostro spazio interno ne risulterà disturbato.

12. Evitate le discussioni accese. Quando siamo emotivamente carichi, siamo talmente dentro la nostra testa da seguire l’istinto pur di avere ragione e per difendere noi stessi per grazia de nostro ego. Raramente la razionalità e la risolutezza possono tirarci fuori da queste discussioni. Se una discussione è necessaria, attendete che tutti i partecipanti si siano calmati prima di prendervi parte.

13. Le cose più importanti. Fate una lista delle cose importanti per voi nella nostra vita. Poi chiedetevi se reagire a quello che una persona negativa vi ha detto servirà in qualche modo alle cose che contano di più per voi.

14. Dispensate dolcezza. Questa strategia non sempre funziona ma a volte neutralizza le persone che cercano di diffondere veleno. Fate i complimenti all’altra persona per qualcosa di buono che ha fatto, ditele che avete imparato qualcosa di nuovo interagendo con lei e magari offritele la vostra amicizia. Ricordate di essere onesti. Potreste dover scavare a fondo prima di trovare qualcosa che apprezzate in una persona del genere.

15. Sfogatevi … ma con calma. Prendete un pezzo di carta straccia e buttate fuori tutti i vostri pensieri negativi scrivendoli liberamente senza preoccuparvi della forma. Continuate a farlo finché non vi resterà più nulla da dire. Adesso accartocciate il foglio, chiudete gli occhi e visualizzate la circostanza che ormai tutta l’energia negativa è dentro la palla di carta. Buttate il foglio appallottolato nella spazzatura.

Liberatevene!

E voi, come vi siete regolati con le persone difficili nella vostra storia passata? Cosa ha funzionato secondo voi? Come avete fatto a tranquillizzarvi quando eravate infuocati e arrabbiati?

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