Essere Leader : quali caratteristiche
Alcuni sostengono che leader si nasce, altri che si diventa. Ma effettivamente cos’è che rende una persona un vero leader? Mark Twain in proposito ha detto: ” Guardiamo in faccia la realtà: Fare il leader non è cosa semplice. A volte è necessario un grande coraggio in una maniera molto personale”. In realtà le caratteristiche che definiscono un leader sono molteplici ma ce ne sono alcune che sono fondamentali:
– essere capaci di pensare in maniera creativa per offrire una visione diversa e una soluzione alternativa ai problemi.
– Rimanere calmi anche quando si è sotto pressione e prendere comunque le decisioni n maniera lucida.
– Possedere eccellenti doti comunicative.
– Avere il desiderio di fare grandi cose.
– Essere bene informati e conoscere la materia dei propri affari.
– Possedere un’aria di autorità.
Un buon leader fa apparire semplice il suo operato: la capacità di rimanere calmo in situazioni in cui gli altri potrebbero non riuscirci, aiuta la squadra ad avere fiducia nel fatto che non mancherà l’obiettivo. Sia chiaro, neppure i leader sono perfetti, anche loro sbagliano lungo il cammino. Vanno avanti però e quando sbagliano si risollevano. Hanno una resilienza che gli altri non possiedono e una straordinaria fiducia nel quadro generale che riescono a intravedere. Imparano man mano che guidano gli altri e attraverso la loro perseveranza e la loro forte consapevolezza della ragione per cui stanno andando avanti, ispirano gli altri a fare lo stesso.
I leader forti sono…
Un leader forte a una visione complessiva delle cose e ha chiara la direzione nella quale vuole guidare gli altri. Un leader vede il quadro generale con le sue connessioni ed è in grado di creare i passaggi necessari per rendere concreta la propria visione. Oltre a pensare fuori dagli schemi riesce a riflettere in maniera analitica e a guardare simultaneamente i singoli pezzi del puzzle e il disegno generale; così facendo è in grado di scomporre i problemi nelle sue parti costitutive e di risolverli pezzo per pezzo. Un bravo leader è tenace e persistente nel suo desiderio di raggiungere gli obiettivi.
La capacità dei veri leader di pensare fuori dagli schemi, di rispondere ai cambiamenti necessari e di risolvere i problemi nel momento in cui si presentano sono alcune delle qualità che attraggono gli altri convincendoli a seguire i leader. Un buon leader vuole riuscire bene in ciò che sta facendo, si considera vincente e non vuole per nessuna ragione al mondo arrivare secondo. Hanno standard elevati ai quali aderiscono e si aspettano l’eccellenza dal proprio team. Un leader forte è colui che riesce a funzionare bene in molteplici e differenti situazioni: le persone si rivolgeranno a lui quando sperimenteranno l’incertezza e avranno bisogno di rassicurazioni. Dal suo canto un buon leader risponderà con incoraggiamenti e rassicurazioni. Sarà inoltre in grado di resistere alle svariate circostanze che possono verificarsi quando un team lavora a stretto contatto: durante cambiamenti inaspettati, intoppi emotivi e momenti frenetici i leader diventano una fonte di forza per superare i tempi bui.
Come essere un buon leader
Un leader a volte deve prendere decisioni difficili, anche se potrebbe risultare impopolare. Possiede convinzione, sicurezza e impegno necessari per raggiungere gli obiettivi che si prefiggono. Un leader indeciso perderà tempo prezioso, risorse e opportunità oltre a creare frustrazione. Coraggioso, audace, capace di correre rischi e di agire anche quando il quadro della situazione non è ancora perfettamente chiaro, un vero leader è in grado di analizzare i fatti e le opzioni possibili per raggiungere l’obiettivo con determinazione.
Un leader riesce a convincere tutti coloro che sono coinvolti nel suo progetto ad avere la sua stessa visione delle cose, convince gli altri che possono fare cose delle quali non si sentono capaci, ispira gli altri a credere in determinati valori, li ascolta e fa in modo che ciascuno si senta importante e parte integrante del team di lavoro, rassicurando sul fatto che il contributo di tutti è importante. In più chi h contagia gli altri con questo entusiasmo a la stoffa del leader è sempre entusiasta di ciò che fa e, motivandoli a raggiungere lo stesso obiettivo.
La vera base della forza di un leader però sono le sue virtù: onestà, lealtà, competenza, affidabilità, stabilità, sicurezza in sé stesso. L’integrità insomma è una caratteristica fondamentale per un buon leader.
Un buon leader ha molte qualità e sa fare gioco di squadra
Come se non bastassero le qualità che vi abbiamo elencato finora, un buon leader pensa positivo e agisce di conseguenza e inoltre è capace di rimanere focalizzato sugli obiettivi che vuole raggiungere. Non è inoltre da sottovalutare la capacità di pensare in maniera divergente e di offrire idee innovative imparando dal passato così da poter apportare dei miglioramenti. In aggiunta un buon leader:
– costruisce buoni rapporti con le altre persone;
– è in grado di fare scelte difficili;
– sa adattarsi ed è capace di apportare cambiamenti quando si rende necessario;
– vede opportunità in ogni situazione;
– impara sempre cose nuove, cresce in continuazione ed è aperto a nuove idea;
– si circonda di persone che compensano le sue debolezze personali;
– non cerca di fare sempre tutto alla perfezione da solo;
– cerca aiuto quando ne ha bisogno;
– è un buon comunicatore;
– fa in modo che i membri della sua squadra sappiano cosa vogliano e riesce a sostenere le idee dei singoli presso gli altri;
– riesce a calibrare il proprio stile comunicativo in base alla persona (o le persone) con cui sta parlando;
– sa ascoltare attivamente;
– riesce a leggere tra le righe ma si basa su ciò che una persona dice;
– è capace di ritornare sui punti importanti in modo che tutti abbiano le idee chiare in proposito;
– è interessato a tutti i membri della sua squadra;
– vuole che tutti quanti riescano bene in ciò che fanno e valorizza gli altri;
– vuole che il proprio team, raggiunga il suo pieno potenziale in modo da sfruttarne tutti i benefici;
– tira fuori il meglio dalla propria squadra;
– riesce a relazionarsi con gli altri in maniera da fare loro sentire che si sta relazionando con ciascuno in maniera individuale;
– è in grado di connettersi con gli altri, di spiegare loro la propria visione e di fare in modo che tutti identifichino le proprie qualità speciali.
La capacità di ispirare
Essere un leader non vuol dire controllare, comandare o chiedere agli altri, senza alcuna ragione plausibile, di essere seguiti. Un buon leader non guida per mezzo dell’intimidazione. Al contrario semmai, essere un leader vuol dire avere la capacità di ascoltare le idee altrui, aprirsi all’ispirazione che altri potrebbero portare e ascoltare ci che gli altri hanno da dire. Chi comanda, se sa far bene il suo mestiere, vuole semmai che tutti diano il proprio contributo per raggiungere l’obiettivo stabilito, sentendosi così parte di qualcosa di più grande di loro stessi. Sanno che ognuno conta e sanno come fare in modo che tutti se ne rendano conto. Non sottovalutano mai nessuno.
Allo stesso tempo però, un buon leader, attraverso la propria forza, farà in modo che gli altri lo seguano e abbiano il coraggio di proseguire, di non rinunciare. Riuscirà insomma a motivare sempre e costantemente. Inoltre un leader è capace di vedere la direzione in cui il gruppo procede e di stabilire le priorità necessarie per portare a termine il lavoro. Di sicuro sanno come ottenere ciò che vogliono: conoscono i propri obiettivi e hanno una mappa precisa del modo in cui li raggiungeranno. Per questa ragione un leader è anche in grado di costruire un team di persone valide per centrare il bersaglio, sa come farlo lavorare efficacemente insieme e come fare in modo che ciascuno dia il suo meglio.
Non esiste un solo modo di fare il leader, tuttavia ogni leader ha la capacità di fare sentire gli altri ispirati e motivati: ogni leader ha il proprio stile, determinato e influenzato dalla personalità e dal sistema di valori complessivo. Un buon leader insegna qualcosa agli altri ma impara anche da loro e in genere lo fa abbastanza in fretta. Così si evolve e cresce rapidamente, guidano gli altri anche attraverso il proprio esempio. Infine i veri leader sono capaci di comunicare in una maniera efficace sia oralmente che per iscritto.
Una buona leadership regge alla prove del tempo
Un buon leader non deve essere perfetto. Piuttosto deve avere la capacità di prendersi la responsabilità per tutte le proprie azioni e anche per quelle del suo team: deve sapere come prenderlo per mano e condurlo a osservare il quadro generale della situazione. Ci sono molti tipi diversi di persone e un buon leader lo sa bene, per questo è capace di calarsi nei panni di ognuno e di valorizzare ciò che ciascuno ha da offrire. I leader valorizzano gli altri e li stimolano a raggiungere gli obiettivi. I leader si aspettano le battute di arresto e grazie alla propria esperienza sanno anche come superare gli ostacoli. Purtroppo però molti leader dimenticano la ragione per cui stanno guidando gli altri e per loro diventa più importante avere attenzioni e ottenere la gloria per sé stessi; così facendo però agiscono in senso contrario.
La storia, tanto nel mondo della politica quanto in quello della finanza, offre molti esempi di leader dotati delle qualità che abbiamo elencato. La loro eredità è stata durevole nel tempo e gli effetti dei loro conseguimenti sono visibili ancora oggi. Non è facile essere un buon leader e non tutte le persone che hanno potere lo sono. Ma quando un leader vero si presenta, è inconfondibile. Così, la prossima volta che seguirete un leader, chiedetevi quali qualità possiede e se è davvero il tipo di persona che dovreste seguire.
Quindi leader si nasce o si diventa? Voi che ne pensate?
Creare una cultura positiva del lavoro tramite il coaching
Il coaching è una grande competenza da avere nel mondo aziendale attuale. Molte persone associano questa parola allo sport ma non è solo di quel mondo che un coach si occupa: negli affari il coaching potrebbe essere definito come “il supporto agli individui affinché possano incrementale le loro performance”.
La crescita del rendimento e le iniziative per cercarla sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle capacità individuali. Questo da all’organizzazione la possibilità di avere personale più competitivo, innovativo e creativo. Gli impiegati che si sentono supportati sono più entusiasti, motivati a raggiungere gli obiettivi e felici sul luogo di lavoro. Un ambiente di lavoro positivo aumenta la produttività e fa sentire le persone importanti e rispettate.
Il coaching è un processo pianificato che permette ad un individuo di sviluppare le abilità e sentirsi supportato e guidato. C’è bisogno di una cultura della fiducia per permettere che questo avvenga. I lavoratori possono usare questa opportunità per conoscere il meglio di loro stessi e per avere una crescita personale. Nelle organizzazioni di oggi spesso i lavoratori trovano difficile progredire. Il coaching altro non è che una piattaforma per i lavoratori che li permette di sviluppare varie competenze in diversi settori.
Quella del coaching è un’abilità che tutte le posizioni di comando dovrebbero possedere.
Consigli pratici:
- il coaching comprende il management è gli obiettivi pianificati di crescita
- esso permette di conoscere abilità spesso sconosciute
- essere seguiti e appoggiati migliora il rendimento dei lavoratori.