Le origini del dingo
Le origini del dingo, chiamato anche warrigal, sono avvolte nel mistero e assai controverse. Quello che è certo, è che non si tratta di un animale originario dell’Australia ma è arrivato sul continente tra i 3500 e i 4000 anni fa. In ogni caso, quali che siano le sue origini, il dingo è stato per lungo tempo un amico fedele delle popolazioni Aborigene. Compagno nella caccia e cane da guardia, il dingo teneva i nativi australiani caldi durante la notte. Alcuni credono addirittura che il dingo sia stato portato in Australia proprio dagli Aborigeni su zattere e imbarcazioni. Altri invece pensano che sia arrivato coi pescatori indonesiani e del sud est asiatico che visitavano la costa nord dell’Australia.
La diffusione sul territorio australiano
Il dingo è diffuso ovunque in Australia: dai deserti riarsi alle foreste lussureggianti. Questo perché si tratta di un animale resistente e con grande spirito di adattamento, capace di vivere praticamente in ogni dove. L’unico stato australiano nel quale non lo troverete è la Tasmania. La sopravvivenza di questo animale nel deserto è strettamente collegata con le possibilità di accesso all’acqua. Il numero dei dingo allo stato selvatico però diminuisce sempre di più, man mano che l’uomo si addentra nelle aree più incontaminate e selvagge del continente, magari accompagnato dal suo più fedele amico: il cane.
Differenze tra il dingo e il cane
Il dingo selvatico è molto diverso dal cane domestico: tanto per cominciare non abbia ma ulula e latra,ha un’andatura differente e le sue orecchie sono sempre erette. Per natura è un animale snello e slanciato e il suo pelo è di un colore che va dal crema al giallo rossastro con delle chiazze bianche, oppure nero con dei punti marrone chiaro. Un dingo adulto può arrivare ad essere alto sessanta centimetri e a pesare all’incirca quindici chilogrammi. Insomma è appena più piccolo di un german Shepherd.
Le abitudini di vita
Per il dingo è naturale vivere da solo oppure in piccoli gruppi, a differenza di molti altri canidi selvatici che prediligono la vita in branco. I dingo hanno un territorio chiaramente definito che lasciano molto di rado e che proteggono dagli altri membri della stessa specie ma che possono condividere con altri dingo quando formano un gruppo per catturare una preda più grossa del normale. Le dimensioni del territorio “privato” dei dingo variano in base alla disponibilità di cibo. Generalmente questi animali cacciano principalmente di notte. I gruppi sono controllati da un maschio dominante e i diversi membri che lo compongono si mantengono in contatto tra loro marcando le rocce e gli alberi all’interno del proprio territorio e ululando, specialmente nella stagione degli accoppiamenti.
La dieta
La dieta del dingo è costituita prevalentemente da mammiferi nativi d’Australia, inclusi i canguri, anche se alcuni animali domestici o di fattoria fanno parte pure del suo menu abituale. Questo ovviamente rende l’animale molto poco popolare tra i contadini. Si pensa addirittura che il dingo sia stato determinante per l’estinzione sul continente della thylacine, o tigre della Tasmania, per via della competizione sul cibo. In ogni caso il dingo è un animale intelligente e non è pericoloso per l’uomo più di quanto lo siano altri canidi selvatici. Preda naturale del dingo infatti sono i piccoli mammiferi e gli uccelli che nidificano a terra anche se con lo stabilirsi degli esseri umani sono diventati una minaccia per le pecore, gli agnelli e il pollame al punto che si sono rese necessarie delle misure, come le recinzioni a prova di cane, per tenerli sotto controllo.
La vita amorosa
I dingo cominciano ad accoppiarsi quando raggiungono l’età di uno o due anni ma solo i maschi dominati riconosciuti dal gruppo hanno il diritto di farlo. Si accoppiano solo una volta all’anno, generalmente durante l’autunno o al principio dell’inverno e, dopo una gestazione di nove settimane (proprio come quella dei cani domestici), danno alla luce quattro o cinque cuccioli che vengono sistemati in un tronco cavo, in una fessura tra le rocce o in una vecchia tana di conigli. Entrambi i genitori si occupano della crescita dei cuccioli che raggiungono la piena maturazione all’età di sette mesi. Un dingo può arrivare a vivere fino a dieci anni.
Il rapporto con l’essere umano
I dingo selvatici sono diffidenti nei confronti degli esseri umani e non attaccano senza essere provocati. Se si avvicinano agli accampamenti nel bush è perché sono alla ricerca di cibo o anche solo per semplice curiosità. I dingo possono essere tenuti come animali domestici ma devono essere presi quando sono ancora molto piccoli per abituarli alla vita e al legame con gli esseri umani. In ogni caso, anche se cresciuti fin da piccolissimi dagli uomini, i dingo non sembrano mai perdere del tutto il loro istinto a uccidere pollame e piccoli animali in generale. In Australia non tutti gli stati consentono di tenere i dingo come animali domestici e spesso è richiesto un permesso speciale. L’esportazione dei dingo è illegale.
Le minacce per la sopravvivenza
I dingo e i cani domestici si sono accoppiati tra loro in natura e questo molto poco spesso ha dato come risultato la nascita di dingo purosangue. Questa circostanza minaccia evidentemente la capacità del dingo di sopravvivere come una specie a sé stante. Un’altra minaccia alla sopravvivenza di questo splendido animale è la pubblica ostilità perché, dal momento che uccide il bestiame, il dingo è considerato un vero e proprio flagello.