Cristina è in Australia da tre mesi con il primo Working Holiday Visa e le ho chiesto di raccontare la sua esperienza agli amici di Portale Australia.
Ciao Cristina, chi sei e di cosa ti occupavi in Italia?
Un saluto ai lettori di Portale Australia, mi chiamo Cristina, ho 20 anni e sono di Rimini (Emilia-Romagna).
Mi sono diplomata quasi due anni fa e pochi mesi dopo aver finito la scuola turistica ho iniziato un tirocinio come aiuto-pasticciere, professione che mi ha sempre incuriosito e che mi ha portato parecchie soddisfazioni.
Purtroppo è stato possibile solo per quattro mesi ma fortunatamente ho trovato subito un altro lavoro come barista e gelataia per un anno, impiego a tempo indeterminato che ho abbandonato per partire per l’Australia.
I rischi erano tanti…ma ho deciso di correrli!
Perché proprio l’Australia?
L’idea di “trasferirmi” all’estero l’ho sempre avuta.
Quando ho cominciato a pensare all’Australia molti miei amici si trovavano già a Sydney o Melbourne e sentendo le diverse esperienze ho deciso di prendere in seria considerazione l’idea.
Non è stato facile, ci ho pensato parecchio ma alla fine mi sono decisa.
L’Australia mi è sempre piaciuta e la mia idea era sempre stata quella di venirci come turista ma dopo aver scoperto il Working Holiday ho capito che potevo essere una turista con qualche marcia in più.
La possibilità di lavorare in una terra in cui l’opportunità di realizzarsi professionalmente è ancora possibile (cosa che in Italia ormai è molto difficile purtroppo).
Amo viaggiare e odio la monotonia, era ora di cambiare aria!
Come ti sei preparata alla partenza?
La mia preparazione alla partenza è stata abbastanza lunga ed accurata.
Per prima cosa ho richiesto il visto (novembre 2013) e la fatidica mail col visa number è arrivata dopo 45 minuti!!
Poi ho prenotato il volo per il 15 febbraio 2014 e per stare ancora più sicura anche il ritorno. Tra novembre e febbraio ho cercato più informazioni possibili attraverso il web (tra cui il forum di Portale Australia) e racconti di amici che hanno già vissuto questa esperienza o la stanno vivendo tutt’ora.
Mi sono informata accuratamente sulla Medicare, poi ho richiesto la patente internazionale ecc.
Come ti sembra Sydney?
Sydney mi ha impressionato fin dal primo giorno…una metropoli in cui puoi trovare persone di ogni nazionalità e di tutte le età.
Ancora non posso dire molto su questa città poiché ci sono stata solo tre settimane, dopodichè sono partita alla ricerca delle farm per avere così gli 88 giorni necessari per il secondo visto.
L’idea è quella di tornare a Sydney subito dopo aver finito il mio farmwork. Per ora posso dire solo che la vera vita australiana, a mio avviso, è quella delle campagne che sto vivendo ora a 370 km nord-ovest di Brisbane, in un paesino di soli 1800 abitanti, abitando in una cottage sulla sponda del fiume e impacchettando mandarini.
Come è stato il volo e come ti sei mossa i primi giorni?
Il volo è stato tranquillo ma veramente infinito.
Fortunatamente al momento dell’acquisto del biglietto il ragazzo dell’agenzia di viaggi mi ha fatto notare che il volo più economico era con Air China e prevedeva uno scalo di due notti a Pechino…ho colto così l’occasione anche per visitare la capitale cinese, una città semplicemente incredibile.
La tratta Milano-Pechino è stata abbastanza leggera poiché ero seduta in sedili da due posti, tra il mio ragazzo e il corridoio.
La tratta Pechino-Sydney è stata tremenda, ci sono stati assegnati i sedili nel centro dell’aereo con sconosciuti su entrambi i lati che hanno dormito tutte le 11 ore e che abbiamo dovuto svegliare numerose volte per alzarci. Ma a parte questo il personale di volo è stato sempre gentile e disponibile e il cibo era accettabile.
Appena arrivata a Sydney ho aperto un conto in banca alla Commonwealth Bank of Australia; ho scelto questa banca poiché è una delle maggiori in Australia ed è presente quasi ovunque.
Il giorno seguente mi sono recata in un negozio Optus per acquistare la SIM australiana. Non è la compagnia più economica però funziona quasi ovunque…anche se nell’outback ancora non ho avuto l’occasione di testare la copertura!
Poi è stata la volta della Medicare, la cui tessera mi è stata recapitata in ostello dopo 10 giorni.
In seguito ho richiesto il TFN, procedura semplice e veloce online.
Prima hai accennato qualcosa sul fatto che sei partita per le farm,qual è la tua impressione su questa esperienza nelle farm?
La mia esperienza riguardo alle farm finora è abbastanza positiva. Inizialmente appena arrivati in paese ci è stato detto che avremmo dovuto aspettare 2 o 3 settimane prima di cominciare a lavorare perché la stagione dei mandarini doveva ancora iniziare.
Fortunatamente dopo solo una settimana di attesa abbiamo iniziato a raccogliere. È stata veramente dura e difficile…sole, borsa pesante e la paga era per bin quindi più eri svelto più guadagnavi.
Per mia “fortuna” sono stata licenziata dopo soli 5 giorni e una settimana dopo ho iniziato a lavorare nella packing shed più grande della zona, con paga oraria finalmente!
Purtroppo non tutti sono così fortunati e ho sentito parecchie esperienze negative riguardo al farmwork.
Possedere una macchina o un van è la cosa migliore poiché se non si è soddisfatti della zona in cui ci si trova basta salire in macchina e ripartire per cercare qualcosa di meglio.
Hai conosciuto qualcuno già dall’Italia?
Alcuni amici che hanno vissuto questa esperienza mi hanno dato contatti di persone che sono ancora qua che spesso sono riusciti a darmi una mano (soprattutto quando è stato il momento di acquistare l’auto) e a risolvermi alcuni dubbi.
Ho anche conosciuto un sacco di persone appena arrivata, e ovviamente ho incontrato gli amici che erano qui da prima di me per consigli e racconti.
Com’è il tuo Inglese e cosa stai facendo per migliorarlo?
Penso che il mio Inglese sia abbastanza buono.
All’inizio capire gli australiani è stata veramente un’impresa, ma una volta fatto l’orecchio mi è risultato molto più facile; solitamente riesco a comprendere e a farmi comprendere piuttosto bene, grazie ai numerosi viaggi in Regno Unito e Irlanda compiuti negli ultimi anni.
Devo ringraziare la mia coinquilina irlandese poiché grazie a lei ho imparato veramente tanto, dalle parole più comuni alle frasi più complicate fino alle espressioni più stupide. Grazie alla sua pazienza è stata un’ottima insegnante per me oltre che una grande amica.
Hai qualche consiglio che vorresti dare ai lettori di Portale Australia?
Ognuno deve seguire le proprie idee e i propri desideri.
Se siete interessati a questo bellissimo Paese, vi sentite pronti e avete la possibilità di spostarvi, fatelo!
Tenete però in considerazione che “non è tutto oro ciò che luccica”; se non avete una professione specifica un inglese buono è (quasi) indispensabile.
Armatevi di pazienza e di tanta forza di volontà, di voglia di imparare e di esplorare e soprattutto siate pronti a fare nuove esperienze perché questo è il posto giusto.
Le difficoltà ci saranno sempre ma il loro modo di ostacolarvi dipenderà da come voi le affronterete.
Come mi disse un ragazzo incontrato a Byron Bay “Stai tranquilla, l’Australia un modo per aiutarti lo trova. In Australia un modo c’è sempre”.
Quello che ho imparato finora è non perdersi mai d’animo.