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Per prima cosa, scrivi con l’intento di creare interesse, per persuadere il datore di lavoro australiano a sceglierti. Scrivere con questo obiettivo, renderà il tuo curriculum più incisivo rispetto a un curriculum scritto semplicemente per catalogare la tua storia personale nel mondo del lavoro.
Indice della guida su “come fare un curriculum vitae australiano”
- Lista per il perfetto curriculum vitae
- La cura della forma
- Precisione e accuratezza
- Curriculum vitae australiano: inserire le abilità
- Come scrivere una corretta lettera di presentazione
- Cosa non deve mancare in un curriculum australiano
- I processi di selezione
- Post del forum consigliati
Lista per il perfetto Curriculum Vitae
Le informazioni che seguono devono essere interpretate semplicemente come una guida. Ciò che ti consiglio è di personalizzare il CV con uno stile unico, tenendo sempre a mente di fare un rapido punto della tua situazione.
- Usa un programma di videoscrittura semplice come MS Word. Molte aziende australiane preferiscono i CV inviati elettronicamente. Questo dato potrebbe essere cruciale quando ci si candida in aziende australiane da ogni parte del mondo. Crea il tuo CV con un programma semplice e comune come potrebbe essere MS Word, in modo che sarà facile aprirlo e leggerlo da parte dei destinatari del CV.
- Fornisci una breve esperienza nelle aziende italiane. Ricorda che i datori di lavoro in Australia non hanno molta familiarità con le compagnie italiane. Qualche volta è utile fornire una breve descrizione del settore di lavoro dell’aziende dove hai lavorato precedentemente, includendo di cosa si occupano e il tipo di azienda.
- Non lasciare dei vuoti nel tuo CV. Se ti sei preso un anno sabbatico, o hai vinto una borsa di studio o viaggiato per sei mesi, scrivilo, altrimenti i potenziali datori di lavoro potrebbero pensare al peggio.
La cura della forma
Una sovrabbondanza di sottolineature farà immediatamente perdere serietà professionale al tuo curriculum, che sarà con altrettanta rapidità cestinato. Preoccupati inoltre, di conformare il tuo cv alla professione che eserciti, ad esempio: se sei un graphic designer, un curriculum abbellito da elementi di graphic design o da alcuni (non troppi!) dei tuoi lavori migliori può essere un’ottima carta di presentazione, in grado di ben predisporre il reclutatore a convocarti per un colloquio. In breve, maggiore è l’impatto visivo del tuo cv, maggiori saranno le possibilità di essere convocati per dei colloqui.
Precisione e accuratezza
La lunghezza non è un vero problema – circa quattro pagine sono la norma per un CV australiano. Il CV australiano tende a essere molto dettagliato, molto più di quelli cui siamo abituati in Italia. Non cercare di fare entrare necessariamente tutto in due pagine al massimo, piuttosto sii preciso e accurato e non dimenticare nessuna informazione necessaria. - Includi il link al tuo sito web, se ne possiedi uno. Se hai un sito web personale, dove è possibile trovare informazioni sulla tua esperienza lavorativa, inserisci l’URL sul tuo CV, ma non inviare semplicemente l’indirizzo web al posto del CV!
- Limita il numero di informazioni per pagina. Quando realizzi il tuo CV, assicurati che sia ricco di spazi bianchi. Non inserire troppe informazioni in una sola pagina, e non usare una grafica ridondante o font molto piccoli, che renderebbero difficile la lettura.
- Ricordati di correggere gli errori! Questa è la prima impressione che fornirai di te al tuo potenziale datore di lavoro, perciò prenditi del tempo per realizzarlo nel modo giusto. Se possibile, chiedi a qualcuno di leggere e correggere il tuo CV per correggere ogni possibile errore di grammatica, o qualche svista grafica – non fidarti di una sola rilettura.
- Allega il tuo CV all’email. Non fare copia e incolla del testo nel tuo programma email, altrimenti potrebbero alterarsi le impostazioni grafiche.
- Non allegare altri documenti a meno che non siano espressamente richiesti. Al primo contatto solitamente non vengono richiesti, sebbene alcuni form di candidatura online ti permettono di caricare ulteriori documenti. Di solito ti verranno richiesti prima di un colloquio.
Curriculum Vitae Australiano: inserire le abilità
Elencare le vostre abilità
Cosa fa la differenza per un potenziale datore di lavoro? Cosa vuole realmente vedere sul tuo curriculum? Cosa si aspetta di trovare? Le tue abilità. In che cosa sei particolarmente bravo? Quali talento naturale possiedi? Quali abilità speciali hai coltivato e stai coltivando tuttora? Tutte queste cose aiuteranno l’intervistatore a decidere se le tue caratteristiche fanno di te un impiegato potenzialmente abile e produttivo, se andrai d’accordo coi colleghi e se farai fare bella figura alla compagnia. Gli esperti di lavoro suggeriscono ai candidati di creare un curriculum apposito per ogni domanda che presentano. Resta comunque difficile capire quali sono le cose giuste da mettere su un curriculum per fare una buona impressione. Per questa ragione è importante che tu sia consapevole di quali sono le tue abilità specifiche, della categoria nella quale rientrano e del perché è importante includerle. Prima di andare a sistemare il tuo curriculum ed elencare così tutte le tue abilità, ti propongo una breve panoramica delle varie categorie di abilità, corredate da qualche esempio.
Se credi che questo sia un articolo utile per la stesura del tuo curriculum vitae australiano e che potrebbe essere d’aiuto anche ad altri, condividilo su Facebook o lascia un commento qui su Portale Australia.
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Soft skills
Le cosiddette “soft skills” sono quelle abilità di base richieste da qualunque datore di lavoro, note anche come interpersonal skills (abilità interpersonali) o people skills. Ecco cosa include questa categoria:
- capacità comunicative;
- capacità di risolvere problemi, di negoziare e di risolvere conflitti;
- capacità di pianificare e organizzare;
- capacità di fare lavoro di squadra;
- capacità di leadership e di delegare;
- capacità di gestire il tempo;
- capacità di ricerca e analisi;
- senso di responsabilità e autocontrollo;
- integrità e onestà.
Inoltre tutto ciò che può essere considerata un’abilità interpersonale rientra in questa categoria.
Hard skills
Si tratta di tutte quelle abilità specifiche che possono essere insegnate, esse includono:
- dattilografare;
- usare macchinare specifici;
- parlare una lingua straniera;
- usare software specifico;
- conoscere i protocolli del computer;
- amministrazione delle vendite;
- procedure finanziarie
In più tutto ciò che puoi imparare con delle lezioni o dei workshop può essere inserito in questa categoria. Ovviamente potresti anche includere ogni apprendistato riconosciuto ufficialmente o qualunque tipo di formazione per il commercio o in ambito tecnologico.
Essential skills
Le essential skill sono le nove abilità chiave necessarie per lavorare, imparare, vivere e sono:
- leggere testi;
- usare i documenti;
- contare;
- scrivere;
- comunicare oralmente
- lavorare in collaborazione con gli altri;
- imparare continuamente;
- capacità di pensare;
- usare il computer.
Se ti manca qualcuna di queste abilità prova a contattare l’ufficio di collocamento locale e accedere più facilmente a un corso di formazione o di aggiornamento gratuito che potrà esserti molto utile a colmare le lacune che pensi di avere.
Transferable Skills
Con transferable skill si intendono tutti quei talenti e quelle esperienze che potrai portare con te quando passerai da un lavoro a un altro. È molto importante sottolinearle nella vostra lettera di presentazione e durante i colloqui di lavoro.
Il prossimo passo
Ora che hai capito quali abilità vanno inserite in ciascuna categoria, è arrivato il momento di sedersi e fare una lista di tutte quante le tue abilità. Dividile nelle categorie appropriate e contrassegnale con una T le transferable skills. Da questa lista, infatti, dovrai attingere quando confezionerai il tuo curriculum e quando stenderai le lettere di presentazione e ti preparerai per i colloqui.
Sei bloccato?
Se non riesci a tirare fuori niente per la tua lista non disperare. Capita a tutti di bloccarsi. Siediti, fai un bel respiro e pensa che tutti quanti hanno qualcosa di speciale da offrire a un datore di lavoro. Guarda con occhi sgombri dall’ansia alle cose che hai fatto in passato o a quelle che stai ancora facendo: attività di volontariato, di doposcuola, partecipazione a organizzazioni locali, pratica di sport o frequenza a workshop. Il cuore del problema sta nel modo in cui tu stesso percepisci queste attività e sei abile a tradurle nel tuo curriculum.
Come scrivere una corretta lettera di presentazione
- Sii breve. La tua lettera di presentazione ideale non dovrebbe superare una foglio A4, e deve essere ben distribuita.
- Realizza ogni lettera di presentazione in base alla descrizione dell’annuncio. Dove possibile, elenca punto per punto i requisiti richiesti dal datore di lavoro e spiega nel dettaglio perché tu, e non altri, sei così qualificato da possedere tutti questi requisiti.
- Sii chiaro e conciso. Usa parole chiare e forti che dimostrino azione e voglia di fare, per esempio parole come supervise e organise.
- Cerca informazioni sulla persona giusta da contattare. Fai una piccola ricerca e se il nome non compare da nessuna parte, cerca almeno di capire a chi andrà il vostro CV. Non dimenticare i dettagli dei tuoi contatti diretti (fai una doppia ricerca per sicurezza).
- Pensa bene alla struttura. La tua lettera deve includere un’introduzione e un’identificazione della posizione (per esempio, inserisci il numero di riferimento all’annuncio di lavoro che ti interessa), qualifiche rilevanti, la tua posizione corrente e un riassunto di come le vostre qualità combacino perfettamente con le esigenze dell’azienda.
- Scrivi riguardo i criteri essenziali e le qualità richieste nell’annuncio. Fai il punto delle tue qualità, dell’esperienza accumulata e le qualifiche che combaciano con i requisiti dell’annuncio. A volte potrebbe essere utile l’uso dello stesso titolo che è stato usato nell’annuncio, con una o due brevi frasi che lo richiamano. Fai attenzione alle parole chiave (per esempio team player, flexible, outgoing, dynamic), che rivelano direttamente quali qualità loro stiano ricercando e che dimostrano come tu le possieda. Se dimostri di possedere i criteri essenziali, aumenterai in maniera sensibile la possibilità di essere chiamato per un colloquio.
- Rileggi e correggi tutto meticolosamente! Chiedi a un amico fidato, o a un collega di rileggere sia il CV, sia la lettera di presentazione, prima di inviarla. È fondamentale che non ci siano errori, se vuoi essere preso seriamente in considerazione.
Cosa non deve mancare in un curriculum australiano
Se si analizza la situazione dal punto di vista dei responsabili delle risorse umane, ben si comprende perché questi non siano interessati a una descrizione altisonante e poco obiettiva, che non aggiunge alcun valore al curriculum e non offre loro alcuna valida motivazione per assumerti. Potresti avere tutte le migliori qualità ed essere il candidato perfetto, tuttavia, non avrai mai la possibilità di dimostrarlo, perché sicuramente il tuo curriculum verrà cestinato nel giro di qualche secondo.
Come scrivere una buona descrizione
Un buon modo di presentarsi sul proprio curriculum è creare un riassunto delle qualifiche o uno schema della propria esperienza lavorativa. Evita di raccontare al lettore che stai cercando un’opportunità per migliorare le tue qualità, suggerisci invece quali caratteristiche potrai realmente migliorare in quello specifico ruolo.
Un curriculum mirato include un profilo mirato, che incoraggerà il lettore a proseguire nella lettura del testo, piuttosto che cliccare sul file del tuo curriculum per cestinarlo. Per esempio, immagina di proporti per un impiego nell’ambito delle tecnologie dell’informazione in Australia.
In questo caso saranno necessarie competenze nella programmazione, e perciò potrebbe essere una buona idea quella di inserire in un elenco le tue competenze nell’ambito con un profilo introduttivo. In questo modo il lettore sarà ancora più stimolato nella lettura e sarà incuriosito per scoprire se davvero possiedi le competenze che sono richieste per quella determinata posizione.
Quanto dovrebbe essere lungo il profilo introduttivo?
L’ultima cosa che devi fare è trasformare il tuo profilo in un saggio! Statisticamente un responsabile delle risorse umane potrebbe impiegare tra i quindici e i venti secondi quando “legge” il tuo curriculum. Se prosegue, aprendo il file e dando un’occhiata a metà pagina allora sei a buon punto. Un profilo ben scritto non dovrebbe superare le due o quattro frasi. Dev’essere mirato e deve parlare di valori reali.
I processi di selezione
Pre-selezione
Forse non tutti sanno che, come accennavo prima, molte società che offrono opportunità di lavoro, prima di sottoporre a un esperto di risorse umane i curricula dei potenziali candidati, li fanno scansionare da sistemi di tracciamento che ricercano parole ed espressioni chiave identificate dalla società stessa come fondamentali per la posizione cui si concorre. È importante allora che tali parole siano presenti nel tuo curriculum.
Come identificarle? Leggere con attenzione la proposta di lavoro per estrapolare i termini usati per descriverlo è un buon punto di partenza. Questi andranno poi riportati nel tuo curriculum, ammesso che non ti siano già. Visto che concorri per una specifica posizione, cerca di fare in modo che il tuo cv sia quanto più possibile focalizzato sul ruolo richiesto. Evita le informazioni inutili. Se il programma di tracciamento ti darà un alto punteggio avrai maggiori possibilità di essere convocato per la seconda fase: un colloquio di persona.
Il colloquio
Se hai passato la pre-selezione, molto probabilmente il tuo cv finirà nelle mani di un esperto di risorse umane che si occuperà di valutarlo ed eventualmente convocarti per un colloquio. Vista però la mole di lavoro da cui sono oberati al giorno d’oggi i reclutatori, il tempo che dedicheranno alla lettura delle tue esperienze passate sarà veramente esiguo: dieci secondi circa, come dicevo prima. Se in questo ristrettissimo lasso di tempo non troveranno quello che cercano, sarai automaticamente scartato. Come fare allora per indurli a soffermarsi un po’ di più sul vostro cv? Impara a venderti.
Cerca di mettere in luce le tue competenze e il tuo valore inserendo nella prima pagina esperienze pertinenti alla mansione richiesta, il tutto in maniera chiara e concisa. Un reclutatore deve poter capire fin dalla prima pagina del tuo curriculum che sei proprio la persona adatta a quello specifico posto di lavoro. Per questa ragione sono importanti le parole-chiave che utilizzerai per descrivere le tue passate esperienze lavorative e la tua formazione: assicurati che siano entrambe opportunamente ritagliate sul ruolo che desideri andare a ricoprire.
Lavoro garantito?
È chiaro che un curriculum ricco di esperienze formative e lavorative, redatto in maniera appropriata e curato nei dettagli anche grafici è fondamentale per essere convocati a un colloquio. Tuttavia, e questo è altrettanto evidente, non è di per sé sufficiente a garantire un lavoro: in fin dei conti il risultato dipenderà dal modo in cui giocherai la partita durante l’intervista.
Resta comunque importantissimo avere cura del proprio curriculum e soprattutto redigerne uno specifico per ogni posizione alla quale aspiri: un cv troppo generico e zeppo di esperienze non pertinenti rischia di mandare in confusione lo stesso reclutatore che, incerto sulle tue competenze, non saprà bene dove collocarti e preferirà scartarti. La competizione è elevata e l’addetto alle risorse umane assegnerà il posto a chi dimostra di essere maggiormente tagliato per il ruolo e di avere più competenze specifiche.
Una riflessione finale
Quando inizierai a scrivere il tuo nuovo curriculum, non dimenticare l’elemento più importante: il tuo curriculum è un documento da vendere. Se sceglierai di vendere nel modo migliore le tue qualità e le tue capacità, allora avrai reali possibilità di essere preso in considerazione, per un nuovo passo lungo il cammino della tua carriera.
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