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Come vincere la timidezza

Introduzione

Riesci a ricordare qual è l’ultima volta che sei entrato in una stanza piena di gente e hai provato quella spiacevole sensazione di autoconsapevolezza che ti sommergeva? O quel sobbalzo al cuore quando volevi proporre a qualcuno di uscire con te ma eri troppo timido per farlo? O ancora, quando volevi approcciare qualcuno per una questione di lavoro ma hai esitato troppo? Insomma stiamo parlando di quell’ansia che ti stritola la bocca dello stomaco quando ti trovi in una situazione sociale: la percepisci come qualcosa che ti trattiene sempre?

Indipendentemente dal fatto che tu sia una persona introversa o estroversa, tutti proviamo il sentimento della timidezza a un certo punto della loro vita. Di solito si crede che solo gli introversi sperimentino la timidezza, ma non è vero. La timidezza ha più a che fare con il non sentirsi a proprio agio con se stessi specialmente quando si è con altre persone.

Indice:

Cos’è la timidezza

Secondo il dottor Bernardo J. Carducci dello Shyness Research Institute, la timidezza ha tre componenti:

  1. Eccessiva autocoscienza, specie nelle situazioni sociali;
  2. Eccessiva auto svalutazione, ovvero, in altre parole, un’immagine fortemente negativa di sé stessi;
  3. Eccessiva preoccupazione per sé stessi in senso negativo, vale a dire troppa attenzione, specialmente nelle situazioni sociali, a ciò che stai facendo di sbagliato.

Se hai sperimentato la timidezza almeno una volta nella tua vita, sono sicuro che potrai identificarti almeno in una di queste tre caratteristiche, se non in tutte. Ma ti sei mai chiesto perché proviamo timidezza? Tutti quanti proviamo timidezza anche se con diversi gradi d’intensità. Tuttavia le radici di questo sentimento possono risalire a una delle ragioni che ti elencherò qui di seguito.

1. Immagine debole di sé stessi. Questa problematica risale al tempo della scuola superiore in genere, quando, per qualche ragione, ci convinciamo che le nostre doti uniche non siano interessanti, o inutili. Così cerchiamo di imitare qualcun altro con il risultato di non sentirci a nostro agio nei panni che indossiamo.

2. Preoccupazione per sé stessi. Quando siamo con gli altri diventiamo estremamente sensibili a quello che stiamo facendo, specialmente quando ci troviamo al centro dell’attenzione. Questa circostanza genera ansia e ci induce a mettere in dubbio ogni mossa. La nostra attenzione si concentra solo su noi stessi e particolarmente su ciò che stiamo facendo di sbagliato. Così inneschiamo una spirale che ci stritola.

3. L’etichettarsi. Quando da soli ci etichettiamo come persone timide, psicologicamente ci disponiamo per vivere secondo questa aspettativa. Magari diciamo a noi stessi: “Sono una persona timida, deve essere per forza così. Questo è il modo in cui sono, questa è la mia situazione”. Quando etichettiamo qualcuno, costui ha la percezione di essere fissato in un’immagine ben definita e quindi di dover vivere secondo le aspettative che quella etichetta genera. Dopo aver capito da dove viene la nostra timidezza, è molto importante capire come fronteggiarla ed eventualmente risolverla.

Qualche rimedio

Ecco a te allora venti suggerimenti che potrebbero aiutarti a vincere la timidezza.

1. Comprendi la tua timidezza. Cerca di comprendere l’unicità della tua timidezza e il modo in cui essa si manifesta nella tua vita. Prova a capire quali situazioni generano questo sentimento e di cosa ti preoccupi in quelle occasioni.

2. Trasforma l’autocoscienza in autoconsapevolezza. Devi riconoscerlo: il mondo non ha gli occhi puntati su di te. Basti pensare che tante persone sono così impegnate da non riuscire a guardare sé stesse neppure per un istante. Invece di guardare a te stesso come se fosti un’altra persone, porta la tua consapevolezza verso l’interno. Dopo aver compreso cosa scatena la tua timidezza, cerca dentro te stesso e diventa la presenza che osserva i tuoi pensieri. L’autoconsapevolezza è il primo passo verso qualunque cambiamento orientato a un miglioramento nella propria vita, e di conseguenza anche al superamento della timidezza.

3. Trova i tuoi punti di forza. Tutti abbiamo delle qualità uniche e dei modi differenti di esprimerle. È importante conoscere e accettare appieno le cose che sappiamo fare bene, anche se differiscono dalla norma. Se tutti fossimo uguali, il mondo sarebbe un posto abbastanza noioso. Cerca qualcosa in cui sei bravo e focalizzati. Una forza identificabile amplificherà in maniera naturale la tua autostima e il tuo ego, aiutandoti a identificarti meglio con te stesso. Chiaramente è un aggiustamento a breve termine ma ti darà la sicurezza che ti serve per distruggere la barriera di paura che ti sei autoimposto. Come secondo passo, guarda in che modo la tua forza ti dà un vantaggio. Se ad esempio ti piace passare del tempo da solo, potresti sfruttarlo per imparare ad ascoltare meglio o a notare dettagli che ad altri sfuggono magari durante una conversazione. Inoltre potresti scoprire che la solitudine comporta una migliore comprensione di sé stessi.

4. Impara a piacerti. Fai pratica nell’apprezzamento di te stesso e di quella espressione unica che rappresenti. Scrivi una lettera d’amore a te stesso, fai cose che ti piacciono, sii grato per il tuo corpo e per il fatto che funziona, spendi del tempo di qualità per conoscerti meglio. Vai a un appuntamento con te stesso.

5. Non conformarti. Cercare di stare nei panni di qualcun altro è sfibrante e non molto divertente. Cerca di capire che essere diverso va bene. Infatti nonostante le manifestazioni esteriori di sicurezza, tutti sperimentano insicurezza e autocoscienza in eccesso. Accetta il fatto che potresti non essere la persona più in vista e potresti non volere esserlo. Alla fine della giornata, non sarà la tua popolarità a renderti felici. Accettare l’unicità delle tue doti può renderti liberi.

6. Focalizzati sugli altri. Piuttosto che focalizzarti su te stesso nelle situazioni sociali, concentrati sugli altri e su quello che hanno da dire. Interessati a imparare qualcosa sugli altri e portali a parlare di sé stessi. E mentre interagisci puoi porti una domanda del genere: cosa mi piace di questa persona?

7. Rilascia l’ansia attraverso il respiro. L’ansia e la paura possono sopraffarti se stai cercando di diventare impositivi nel superare la paura. Una maniera semplice per calmare l’ansia è fare dei respiri profondi con gli occhi chiusi concentrandoti esclusivamente sul tuo respiro. Inspira ed espira lentamente mentre ti schiarisci le idee. Un’altra tecnica proviene dallo yoga e consiste nel “livellare” il tuo respiro. Facciamo un esempio pratico: respira normalmente e conta la durata di ogni espirazione e inspirazione finché il conto non sarà pari per entrambi gli atti. Poi aggiungi un conto in più durante l’espirazione. Così la tua respirazione sarà rallentata e se continuerai per alcuni minuti ti sentirai sollevato, a questo punto puoi aggiungere un altro conto all’espirazione. Puoi eseguire questo esercizio con facilità in bagno o in qualunque altra stanza desideri.

8. Rilascia l’ansia attraverso il movimento. Un altro modo di vedere l’ansia è considerarla come energia bloccata che ha bisogno di essere rilasciata. Possiamo rilasciare questa energia attraverso l’attività fisica. Esercizi come il jogging o una semplice camminata, possono aiutare a ri-canalizzare l’energia bloccata, ma ti aiuteranno anche a tirarti fuori dalla situazione di “stagnamento” e a cambiare il tuo stato mentale. Questo rinnovato stato mentale ti aiuterà a vedere le cose da più prospettive. Un’altra tecnica efficace è una semplice meditazione da realizzare attraverso un esercizio muscolare: siediti o distenditi. Porta la tua attenzione ad ogni singola parte del tuo corpo dalle dita dei piedi fino alla punta della testa. Per ogni parte del tuo corpo a cui porti attenzione, contrai i muscoli che vi si trovano per al massimo cinque secondi e poi rilassati. Ripeti il procedimento fino a che non arrivi alla sommità del capo. Ricorda di respirare.

9. La visualizzazione. Visualizza te stesso in diverse situazioni e immaginati come una persona sicura e felice in modo tale da modellare la percezione di te stesso quando sarai effettivamente in quella situazione. Chiudi gli occhi, siedi comodamente in poltrona, ascolta della musica rilassante e immaginati in una scena o in una situazione esattamente nel modo in cui tu vorresti essere. Come ti senti in questa scena? Cosa senti? Ci sono degli odori? Ti muovi? Cosa vedi? Coinvolgi tutti i tuoi sensi al fine di rendere tutto realistico.

10. L’affermazione. Le parole possono portare un’energia incredibile. Ciò che ripeti a te stesso in continuazione, viene udito dalla nostra parte inconscia che agisce di conseguenza. Se ti dici sempre di essere incapace o troppo timido per fare qualunque cosa, ti convincerai che si tratta della verità e che faremo di tutto per confermare questa immagine di noi stessi. Allo stesso modo se ti ripeti di essere capace, sicuro e meraviglioso, la tua mente inconsciamente ti condurrà a dimostrare queste affermazioni. Proprio perché non puoi mentire a te stesso, delle affermazioni e visualizzazioni positive possono aiutarti per una collocazione su dei percorsi positivi.

11. Non abbandonare una situazione spiacevole. Quando lasci le situazioni che ti mettono in difficoltà, quello che stai facendo è semplicemente rinforzare la tua timidezza. Piuttosto guarda la situazione in faccia e trasformala da evento spiacevole a momento di introspezione e crescita personale. Diventa un acuto osservatore e scava dentro te stesso e poi rispondi a queste domande: perché mi sento così? Cosa mi ha provocato questi sentimenti? Ci può essere una spiegazione alternativa a quello che sta accadendo?

12. Accetta il rifiuto. Accetta la possibilità di essere rifiutato e impara a non prenderla sul personale. Ricorda che non sei il solo, tutti sperimentiamo il rifiuto, fa parte della vita e del processo di apprendimento. La soluzione sta nel modo in cui gestiamo il rifiuto quando arriva. Prima che ciò avvenga, per essere mentalmente preparato è utile: -Non prenderla sul personale. Non è colpa tua, molto probabilmente la situazione non era adatta a te. – Trova qual è la lezione: cosa hai imparato? In ogni situazione si annida una preziosa lezione e tutte le lezioni insieme sono il potenziale per farti diventare una persona migliore e più forte. Niente è perduto se sei in grado di capire cosa ti sta insegnando la vita. Guarda a queste lezioni come una benedizione nella disgrazia. – Vai avanti. Impara a capire quando cadi nell’autocommiserazione e non riesci più ad andare avanti. Se ti compiangi, nulla cambierà. Quando comincerai a rendertene conto, diventerà chiaro che nutrire il tuo ego con il compianto non è altro che una perdita di energie. Tirati su, ripulisciti e passa alla prossima cosa. Prova, prova, prova. Fidati: pagherà.

Cambia il modo di rapportarti con il mondo

13. Metti da parte il perfezionismo. Quando fai paragoni, tendi a paragonarti con la persona più popolare nella stanza o con le celebrità che vedi in tv. Comparandoti irragionevolmente a persone molto diverse da te, ti carichi di aspettative eccessive e ti chiedi: perché non posso essere anche io così? Ti porti dietro un’idea di perfezione e ti aspetti di soddisfarla appieno. Quando non ci riesci, ti colpevolizzi chiedendoti perché hai fallito. Il problema risiede nell’enfasi posta sulla necessità di adattarsi a un’immagine che ti sei costruito in testa, ma che non corrisponde a quello che siamo. Lascia andare questa immagine perfetta e crea una visione di te stesso attinente a ciò che realmente sei, poi dai alla tua personalità la possibilità di fluire liberamente, naturalmente.

14. Smettila di etichettarti. Smettila di etichettarti come una persona timida. Tu sei tu, sei unico e bello. Possiamo lasciar perdere le etichette?

15. Migliora la tua capacità di rapportarti con gli altri. Come ogni altra abilità, anche le social skills possono essere coltivate attraverso la pratica e l’esperienza. Più ti cimenti lì fuori, più diventerà facile. Se hai avuto difficoltà a trovare qualcosa da dire, la prossima volta provvederai in anticipo a preparare le battute.

16. Fai pratica di situazioni spiacevoli. A volte non sono le social skills a mancarti, ma piuttosto la mancanza di fiducia nella possibilità che hai di avere successo e una paura sovradimensionata del fallimento. Piazzarti in situazioni spiacevoli ti aiuterà a desensibilizzarti rispetto alla tua paura in simili situazioni. Più ti costringi a fronteggiarle e a farne esperienza fino in fondo, più realizzerai che tutto sommato non è così male. All’inizio il tuo ego potrebbe fare fatica ad accettarlo ma rapidamente ti rendererai conto che puoi riderne e godertele.

17. Le tre domande. In situazioni sociali nelle quali potresti sperimentare nervosismo, chiediti periodicamente le seguenti tre domande. Così ti distrae dai tuoi pensieri autodistruttivi. Fallo diventare il tuo mantra. 1. Sto respirando? 2. Mi sto rilassando? 3. Mi sto muovendo con grazia?

18. Cos’è che ti fa sentire bene? Andare per pub e club non fa per tutti e questo va bene. Cerca di capire cosa ti fa star bene e trova persone, attività, comunità che ti regalano benessere. Puoi stare a tuo agio in situazioni sociali come in altre più intime. Non devi fare ciò che fanno tutti gli altri. Inoltre sappi che non tutti gli altri sono felici, a dispetto di quello che percepisci.

19. Focalizzati sul momento. Essere consapevole di ciò che stai facendo, indipendentemente da ciò che stai facendo, distoglierà l’attenzione da te stesso. Quando stai conversando, dimentica il modo in cui appari, focalizzati sulle parole, lasciati trasportare da esse e fatti assorbire dal discorso. Concentrati sui toni, sulle espressioni. Apprezzali e siatene grati.

20. Osserva e registra i tuoi successi. Quando supererai questa situazione che abbiano etichettato come timidezza, farai molte conquiste e avrai molte vittorie. Otterrai una conoscenza profonda della tua interiorità al di là degli schemi sociali. Comincerai a guardarti con occhi differenti e saprai che potrai diventare sicuro di te ed essere a tuo agio. Quando arriverai a queste conquiste, assicurati di avere un quaderno per annotarle. Tenere un registro del tuo successo non solo amplificherà la sicurezza in te stesso, ma porterà anche la tua attenzione verso qualcosa che può farti stare bene.

E tu hai mai dei momenti di timidezza? Cosa fai per superarli? Se non ci sei riuscito quale spiegazione ti sei dato e cosa pensi di fare la prossima volta che ti capiterà?

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