La vita da chef in Australia
L’Australia negli ultimi anni ha registrato una carenza di personale nel settore della ristorazione. I motivi più rilevanti sono un alto numero di ore lavorative settimanali, un basso stipendio e uno stile di vita irregolare. Il lato positivo è la disponibilità di assunzione degli immigrati in questo campo lavorativo. E tu, vuoi fare lo chef in Australia?
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COSA VUOI SAPERE?
- Ti presento la vita dello Chef
- La carenza di Chef nel paese
- Le ragioni del calo di questa figura professionale in Australia
- Vuoi diventare chef e lavorare down under? Portale Australia può aiutarti!
- Lo stipendio di uno Chef
- Gli stipendi non si possono aumentare e gli chef reagiscono come possono al loro stile di vita faticoso
- Conclusioni
Ti presento la vita dello chef in Australia
Immagina di stare per dodici ore di fila in una stanza soffocante, con 47°C che seccano l’aria. Le tue mani sono piene di tagli, vesciche e bruciature. Le tue gambe chiedono pietà, una sedia per riposare cinque minuti, una boccata d’aria fresca per ricordarti la sensazione del vento sulla pelle imperlata di sudore. Ma c’è del lavoro da fare, non ti puoi permettere di cadere: a denti stretti, continui a lavorare cercando di mantenere la concentrazione. Devi avere la mente lucida, non puoi permetterti di fantasticare sulla libertà e sul riposo o rischi di bruciare qualche pietanza fumante. L’odore è intenso e addirittura nauseabondo dopo ore che ti è entrato nel naso senza pietà.
La sincronizzazione con il tuo team è tutto e tu devi essere perfettamente in tempo nella preparazione dei piatti. Il tuo successo non dipende dalla tua bravura nel cucinare, ma dalla coordinazione impeccabile del tuo team. Il tuo successo è legato al loro, e il loro successo è legato al tuo.
Quando finalmente il servizio finisce, uscendo dal ristorante ti accorgi che è già notte. Torni a casa, sei esausto e il tuo unico desidero è fare una doccia, per liberarti dall’odore del cibo e dal peso della stanchezza.
Questa è la realtà quotidiana di uno chef, in poche parole uno stile di vita che non tutti sarebbero disposti ad abbracciare.
La carenza di chef in Australia
Se vivi con uno chef devi essere pronto alla convivenza con uno stile di vita che potrebbe essere molto diverso dal tuo. Una buona giornata è quando si riesce a cenare insieme. Una buona settimana è quando lavora meno di 70 ore. Un buon mese è quando si riesce a passare almeno un giorno con il piacere della reciproca compagnia. A volte è davvero molto difficile affrontare tutto questo. Orari diversi, lavori diversi, pochi momenti per stare insieme. E la vita di uno chef è piena anche di questi vuoti.
L’unione di questi fattori non può che portare ad una carenza di chef in Australia.
Nel 2014 il Governo Federale Australiano ha aggiunto la mansione dello chef nella Skilled Occupation List (SOL). Facendo ciò, ha permesso agli immigrati di fare domanda nell’industria della ristorazione, ottenendo un visto permanente senza uno sponsor, per occupare la posizione lasciata vacante dai lavoratori australiani.
Nel New South Wales, le aree metropolitane stanno lottando per assicurarsi la presenza di chef e la domanda continua a crescere. Nel 2014 si è registrata una carenza di più di 35.000 chef in Australia.
Ecco un po’ di dati a proposito per chiarirti la situazione:
- Il ricambio nel campo della ristorazione è cresciuto del 7.6% nel settembre 2015, mentre negli anni precedenti era cresciuto del 17.9%;
- Il numero di offerte di lavoro per gli chef nel New South Wales postate online è cresciuto nel settembre 2015 dell’8.1%;
- Il numero di chef che completano il loro apprendistato nel New South Wales si aggira intorno ai 760 dal 2014 al 2015 (un numero simile ai tre anni precedenti). Tuttavia il numero di qualifiche non sta crescendo: il numero di persone che comincia il percorso per la qualifica è diminuito del 15% dal 2014 al 2015.
Questi dati indicano che la domanda di lavoro nell’industria della ristorazione sta crescendo di anno in anno, ma l’offerta di chef qualificati che entrano nella forza lavoro sta diminuendo. Per tirare le somme, il numero di chef in Australia è pericolosamente basso e si può parlare di una vera e propria carenza.
Per saperne di più sulla vita nel settore della ristorazione leggi anche l’articolo: Hospitality: una prerogativa tutta italiana?
Le ragioni della diminuzione di chef in Australia
I media hanno aperto il dibattito sulla diminuzione degli chef in Australia e la maggior parte delle emittenti ha attribuito questa carenza al fatto che i giovani sono meno inclini ai lavori manuali rispetto al passato. In realtà non penso che si tratti di questo. Prova a rispondere a questa domanda: saresti capace di affrontare la quotidianità descritta poco fa? A meno che tu non sia un grande appassionato di cucina, penso che la tua risposta non possa che essere no. Ma non dobbiamo essere considerati persone pigre solo perché non vogliamo svolgere questo tipo di mansione. Si tratta delle inclinazioni personali, delle passioni che vogliamo coltivare e di quelle che non ci appartengono.
La vita di tutti i giorni di uno chef è insostenibile se non è quello che vuoi davvero fare nella vita. Attribuire una carenza nazionale alla pigrizia è un disservizio all’industria della ristorazione e ai giovani professionisti.
Ad ogni modo se il tuo sogno è quello di diventare uno chef in Australia, sappi che è un settore con molta disponibilità visti i fatti sopra citati.
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Lo stipendio di uno chef in Australia
È bene che tu sappia a cosa stai andando incontro se sei intenzionato a lavorare come chef in Australia. Un aspetto importante che devi valutare e che sicuramente è tra le cause della carenza di chef è lo stipendio basso. Prendiamo ad esempio lo stipendio medio di un sous chef in Australia, in particolare a Sydney. La media annuale dei salari è di circa 55,945$ all’anno, al lordo della tassazione. Togliendo le tasse si devono sottrarre circa 854,63$ a settimana.
Lo stipendio minimo nazionale consentito in Australia è di 659,90$ al lordo delle tasse, per uno standard di 38 ore di lavoro settimanali. In seguito alla tassazione, la cifra slitta a circa 585,90$ a settimana.
A prima vista, dal confronto tra il salario medio di un sous chef e il salario minimo di un impiegato risulta che lo chef guadagna molto di più. Tuttavia non viene considerato il fatto che lo chef non lavora 38 ore a settimana: solitamente si tratta di più di 60 ore settimanali! Facendo un altro paio di calcoli, risulta che l’impiegato con uno stipendio minimo viene pagato circa 15,41$ l’ora per 38 ore settimanali, mentre il sous chef guadagna circa 14,24$ all’ora per 60 ore settimanali. Quindi a fine settimana lo chef può dire di guadagnare di più, ma ha lavorato anche più duramente dell’impiegato. E i vantaggi che trarrà in denaro uno chef in Australia dall’aver lavorato così tante ore in più sono minimi in confronto allo sforzo che questo tipo di lavoro richiede.
Non è sorprendente quindi che lo stipendio allontani le persone dal settore della ristorazione. La soluzione sembrerebbe ovvia: pagare di più gli chef. Ma in realtà non è così semplice come si può pensare.
Per avere altre informazioni sugli stipendi medi in Australia leggi anche questo articolo: Stipendi medi in Australia: un confronto.
Gli stipendi non si possono aumentare e gli chef reagiscono come possono al loro stile di vita faticoso
Proviamo a considerare la possibilità che un ristorante a Sydney aumenti gli stipendi al di sopra della media. Vista la situazione di competitività che si crea tra ristoranti nella stessa città, alcuni proprietari non potranno permettersi di rispondere all’aumento degli stipendi in un altro locale; così molti saranno costretti a chiudere. Altri potranno permettersi di aumentare gli stipendi ma decideranno comunque di non farlo.
La seconda manovra per la quale si potrebbe optare sarebbe pagare di più gli chef e aumentare anche il prezzo dei piatti per compensare. Ma sempre per via della grande competitività tra ristoranti, questo comporterebbe una grossa perdita di clienti: a Sydney ci sono più di mille ristoranti tra cui scegliere, e i più costosi rischiano di essere scartati.
Questa situazione di stallo rende difficile la vita dei giovani chef in Australia, che per sopperire alle difficoltà spesso fanno uso di alcool e fumano sigarette. In uno studio del 2013, il National Centre for Education and Training on Addiction (NCETA) ha scoperto che il 65% degli chef apprendisti presi in analisi ha consumato più di cinque bevande alcoliche fino a tre volte a settimana. Secondo questa ricerca le cause sono principalmente lo stress e gli orari di lavoro irregolari. Se aggiungiamo poi le condizioni di abuso verbale, patriarcato e bullismo tipiche del settore della ristorazione, parlare di stress è dir poco. La cultura dell’industria della ristorazione è propensa a questo tipo di comportamenti: rilassarsi con un drink a fine giornata o fumare una sigaretta per calmarsi quando non si riesce a stare in cucina sono atteggiamenti diffusi. Ma nessuno di questi comportamenti favorisce uno stile di vita sano e sostenibile.
Concludiamo: cosa ti devi aspettare dalla vita da chef in Australia?
Ricapitolando, se vuoi fare lo chef in Australia devi esserne davvero convinto. Per un immigrato è facile trovare lavoro, ma si tratta di una mansione che potrebbe portarti ad avere poco tempo libero, una grande quantità di stress e purtroppo pessime abitudini legate all’alcool e al tabacco. Per di più i tuoi sforzi verranno ricompensati con uno stipendio davvero misero in confronto al lavoro che offrirai.
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