Per gli australiani e i neozelandesi di tutto il mondo il venticinque di Aprile è la data prescelta per celebrare l’Anzac day, laddove Anzac è un acronimo che sta per Australian and New Zeland Army Corps. All’inizio questa denominazione fu coniata per designare i soldati che erano sbarcati a Gallipoli, in Turchia, durante la prima guerra mondiale; successivamente nel corso degli anni è passata a indicare qualunque australiano o neozelandese che ha combattuto su un qualsiasi teatro di guerra. Perciò ogni anno, alla data del venticinque aprile, è possibile commemorare tutte le vite che si sono spente in guerra, indipendentemente dal versante per cui hanno combattuto.
Ovviamente non si tratta di un evento in alcun modo celebrativo della guerra in sé e per sé, anzi tutt’altro: durante le marce dell’Anzac Day è possibile vedere uomini e donne appartenenti a schieramenti diversi sfilare fianco a fianco in memoria dei commilitoni caduti. La guerra è certamente una delle espressioni più crudeli e riprovevoli dell’umano, tuttavia può non essere sbagliato onorare chi è morto combattendo per quello che credeva giusto.
La memoria dei veterani
Spesso chi ha partecipato alle guerre, mondiali in particolare, non ama condividere il ricordo delle proprie esperienze belliche, neanche con le persone più care. Tuttavia durante l’Anzac Day potrete vedere molti veterani che, tirata fuori la migliore uniforme e lucidate le medaglie, sfilano con orgoglio fianco a fianco degli ex compagni di battaglione lungo la Swanston Street di Melbourne. Fieri e lieti di essere appartenuti anche a piccoli e bistrattati battaglioni come quello degli “Old Comptemptibles” (gli spregevoli vecchi), nomignolo dispregiativo affibbiato a uno dei battaglioni da un ufficiale tedesco.
Le celebrazioni sulla spiaggia di Gallipoli
Ogni anno, il venticinque Aprile, all’alba dell’Anzac Day, tutti gli australiani e i neozelandesi si riuniscono in gruppi fin nei più remoti angoli del pianeta. Una delle celebrazioni più notevoli è proprio quella che siete sulla spiaggia di Gallipoli, il luogo in cui per la prima vola venne alla luce lo spirito dell’Anzac. Australiani e neozelandesi, vecchi e giovani, parenti dei caduti e ufficiali del governo compiono dei veri e propri pellegrinaggi in questo luogo che è ormai diventato un santuario dedicato ai caduti di entrambi gli schieramenti. Chi c’è stato racconta dell’atmosfera indimenticabile che si crea durante la celebrazione del Dawn Service, un’austera funzione che commemora proprio lo sbarco a Gallipoli. I gruppi che raggiungono questo luogo il venticinque Aprile hanno il privilegio di ascoltare le preghiere recitate per i caduti e la lettura dell’Ode; infine si ode il triste ritornello denominato Last Post.
Questo il testo dell’Ode:
“They shall grow not old, as we that are left grow old:
Age shall not weary them, nor the years condemn
At the going down of the sun and in the morning
We will remember them”.
“Loro non invecchieranno, proprio come noi che siamo rimasti invecchieremo:
L’età non li logorerà e neppure la condanna degli anni
Al tramonto del sole e al mattino
Noi li ricorderemo”.
E gli astanti rispondono aggiungendo la frase: “Lets we forget” cioè: “Dimentichiamo”.
L’Anzac day a Melbourne
Ufficialmente la mattina dell’Anzac day non è consentita nessuna forma di intrattenimento ma i pomeriggi sono tutt’altra storia: si aprano le danze! In Australia il football regna incontrastato e così il pomeriggio del venticinque aprile è diventata ormai una tradizione lo scontro tra due sobborghi di Melbourne: Collingwood, che schiera la squadra dei Magpies, e Essendom, che affida la difesa del suo onore sportivo ai Bombers. Generalmente le partite di questo sport attraggono su per giù diecimila spettatori tutti pronti, almeno il giorno dell’Anzac Day, a tirare fuori le forti emozioni trattenute nel corso delle celebrazioni commemorative della mattinata.
Questo match specifico viene sempre aperto con una breve commemorazione e alla fine della partita una medaglia viene assegnata al giocatore più coraggioso. Un tipico gioco australiano (anche se i “kiwi” – come gli australiani chiamano ironicamente e con una punta di disprezzo i neozelandesi – la pensano diversamente sulla paternità di questo gioco) che può essere giocato soltanto durante l’Anzac Day è il two-up, illegale durante tutto il resto dell’anno: un battitore designato lancia in aria due monetine collocate su una piccola paletta e la gente intorno scommette su quale lato atterreranno i penny. Insomma non ci sono delle gran belle cose in Australia? In ogni caso prima che inizi il divertimento la massima importanza è attribuita alle celebrazioni per ricordare un giorno speciale nel quale sono caduti uomini e donne ai quali la nazione deve molto.